Internet of Things: Intel presenta la nuova piattaforma IoT

Internet of Things: Intel presenta la nuova piattaforma IoT

Sempre più Internet of Things (internet delle cose) nel futuro ma anche nel presente della tecnologia. Intel presenta una nuova piattaforma per mettere basi solide in un settore in fortissima espansione

di pubblicata il , alle 16:31 nel canale Sistemi
Intel
 

Intel non ha bisogno di presentazioni, essendo un'azienda in primissima linea nel campo della tecnologia. Nella storia dell'azienda vi sono innumerevoli successi e ben poche macchie (anche se importanti, come quella di aver perso il primo treno nel settore mobile nel senso di smartphone e tablet) ma "the show must go on" e, guardando a un futuro che appoggia già i piedi nel presente, è fuori di dubbio che la prossima, grande rivoluzione nelle nostre vite prende il nome di Internet of Things, internet delle cose, intendendo con questo tutto quell'universo di oggetti di uso più o meno comune che saranno dotati di connettività, ampliandone enormemente il potenziale.

Seguendo una formula consolidata che ha saputo regalare molti successi, Intel presenta una nuova piattaforma chiamata IoT (evidente acronimo di Internet of Things), progettata per unificare e semplificare la connettività e la sicurezza per tutto il potenziale universo Internet of Things. Parlando di piattaforma intendiamo in questo caso non solo prodotti hardware ma anche software, al fine di mettere basi solide ad un ecosistema già pronto e funzionante quando il mercato prenderà vigore.

Intel

Oggi esistono già molti prototipi e sistemi funzionanti che si basano sul concetto di Internet of Things, ma la piattaforma IoT nasce per semplificare notevolmente ai fornitori di soluzioni il passaggio da semplice prototipo a prodotto commerciale vero e proprio, con elementi di base personalizzabili e replicabili. Intel cita l'esempio di Rudin Management, società immobiliare di New York, che ha prodotto una soluzione software chiamata DiBoss, in grado di gestire in maniera intelligente il consumo energetico dei propri edifici, e arrivando a risparmiare, in un solo edificio in un anno, più di 1 milione di dollari (sì, l'edificio deve essere davvero grande).

Con IoT, Intel mira a introdurre le innovazioni sul mercato più velocemente (di fatto creando uno standard chiaro), riducendo la complessità delle soluzioni e consentendo di estrarre più rapidamente informazioni strategiche per prendere decisioni, tramite l'offerta di una base definita e riproducibile che regola il modo in cui i dispositivi si connettono e inviano dati sicuri nel cloud. “Grazie a questa piattaforma abbiamo continuato a espandere la nostra famiglia di prodotti IoT oltre il silicio, con miglioramenti alle nostre soluzioni pre-integrate che rendono Internet delle Cose più accessibile ai fornitori di soluzioni”, ha affermato Doug Davis, Vice President e General Manager dell'Internet of Things Group di Intel. “Il mercato IoT è in rapida crescita, ma deve affrontare ostacoli relativi alla scalabilità. Semplificando il processo di sviluppo e facilitando l'implementazione di nuove soluzioni che rispondono alle esigenze del mercato, possiamo favorire l'accelerazione dell'innovazione”.

Quando parliamo di basi solide con cui partire, possiamo citare alcuni esempi di collaborazioni fra Intel e Accenture, Booz Allen Hamilton, Capgemini, Dell, HCL, NTT DATA, SAP, Tata Consultancy, Wipro e molte altre altre società, di fatto un consorzio che intende sviluppare e implementare soluzioni utilizzando gli elementi di base della piattaforma Intel IoT.

In questa ottica, Intel offre una roadmap di prodotti hardware e software integrati a supporto della piattaforma Intel IoT. Dai dispositivi periferici fino al cloud, la roadmap comprende software di gestione delle API e per la creazione di servizi, connettività e analisi edge-to-cloud, gateway intelligenti e una linea completa di processori IA scalabili. La sicurezza svolge un ruolo fondamentale nella roadmap, con prodotti dedicati e funzionalità integrate nelle soluzioni hardware e software.

Wind River Edge Management System fornisce connettività cloud per semplificare la configurazione dei dispositivi, i trasferimenti dei file, la cattura dei dati, l'analisi dei dati basata su regole e la risposta alle informazioni ottenute. Questo insieme di tecnologie pre-integrate consente ai clienti di realizzare rapidamente soluzioni IoT per specifici settori e integrare sistemi aziendali IT, utilizzando la gestione delle API.

I gateway Intel IoT sono attualmente disponibili presso sette ODM (Original Devices Manufacturer, di fatto i produttori di hardware), e ulteriori 13 rilasceranno sistemi a inizio 2015. McAfee, parte di Intel Security, ha annunciato Enhanced Security for Intel IoT Gateway a supporto della piattaforma Intel IoT.

Intel Security ha inoltre reso noto che la propria tecnologia Enhanced Privacy Identity (EPID) verrà estesa ad altri fornitori di silicio. EPID offre caratteristiche di utilizo anonimo, oltre a integrità rafforzata tramite software, ed è inclusa negli standard ISO e TCG.

Insomma, Intel sembra aver fatto tesoro della scoppola smartphone e tablet e sembra ben indirizzata per mettere le basi ad una Internet of Things by Intel convincente, almeno sulla carta. Sarà poi  il mercato a decidere, come spesso accade.

6 Commenti
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io7810 Dicembre 2014, 16:56 #1
@Bivvoz io sogno questo: il frigo vede cosa manca, manda la lista al supermercato, e la sera mi arriva a casa la spesa senza pensarci troppo.
g.luca86x10 Dicembre 2014, 17:34 #2
Originariamente inviato da: io78
@Bivvoz io sogno questo: il frigo vede cosa manca, manda la lista al supermercato, e la sera mi arriva a casa la spesa senza pensarci troppo.


pigrizia all'ennesima potenza :|
io la vedo così: la sera o al mattino prima di uscire per andare a lavoro mi faccio una lista di quello che manca. Prima di tornare a casa, dopo al lavoro, passo dal supermercato e compro quello che manca a casa...

internet delle cose: fanatismo puro!
bobafetthotmail10 Dicembre 2014, 19:06 #3
Bello Bello Bello. Si potrà hackerare di tutto e la casa ti si rivolterà contro! Oh Che Bello!



Prima di dare accesso ad una qualsivoglia rete ad uno qualsiasi dei miei elettrodomestici devono passare sul mio cadavere.

I firmware sono sempre scritti col didietro in una notte senza luna (programmatori senza colpa, son scelte commerciali più che tiramento di degli sviluppatori), dargli accesso ad internet o anche solo ad una rete locale è cercare grane. Grosse grane.

Il problema è che il frigo non devo comprare cosa manca ma cosa decido io.
Se mi sono rotto le balle di bere latte il frigo continua a comprarlo?
Se compro una volta il budino e poi scopro che mi fa schifo il frigo me lo ricompra in automatico?
Se chi lo progetta non è un deficiente come sono quelli che fanno i programmi delle lavatrici ( ) basta che ci sia una lista di roba stabilita dall'utente.

Quindi tu dici che per il giorno X devono esserci sempre il prodotto Y, il prodotto Z e il prodotto W in specifiche quantità.

Ora, per far funzionare una roba del genere dovrebbero mettere dei transponder (volgarmente chiamati "antitaccheggio" in tutti i prodotti che compri così il frigo capisce che diavolo gli stai mettendo dentro.

Sennò sei tu che gli devi dire che cosa sta entrando e cosa sta uscendo.

Resta il fatto che nel 99% dei casi un sistema del genere sarà progettato con lo scopo manifesto di fornire "statistiche di utilizzo anonime" a terze parti.
Axios200610 Dicembre 2014, 19:49 #4
Voglio proprio vedere alla prima sottotensione / sovratensione / blackout, cosa succede a tutti questi elettrodomestici connessi...

In B4: "Gruppo di continuità per tutta la casa obbligatorio".
Giachi6610 Dicembre 2014, 22:19 #5
Dai su, è stupido pure il nome: "Internet delle cose". Sembra il titolo di qualche B movie
ComputArte10 Dicembre 2014, 23:27 #6

Grande opportunità, ma grandi pericoli!

Se si penserà e reliazzerà hw e sw per come sono concepiti smartphone e tablet altro che opportunità....ci sarà solamente un desolante scenario di sionaggio continuativo che penetra la casa , l'intimità familiare e tanti di quegli elementi che 2incrociati" potranno dare informazioni aggregate che nemmeno gli utenti più smaliziati potrebbero mai giungere ad immaginare.

Avere tecnologia abilitante a nuove funzioni e potenzialità deve andare di pari passo con il rsipetto della privacy e della sicurezza dei dati altrimenti significherà vivere in una csa dai muri di vetro, con le OTT intente a guardarsi lo spettacolo mangiandosi i pop corn!!! :-)

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