I militari Norvegesi testano l'e-bike per pattugliare i propri confini con la Russia

La Norvegia condivide un confine artico lungo ben 196 km con l'adiacente Russia, sicuramente rappresenta una zona fortemente da sorvegliare per evitare passaggi non autorizzati dalle frontiere: le e-bike garantiscono movimenti rapidi e soprattutto silenziosi per un significativo vantaggio tattico
di Carlo Pisani pubblicata il 22 Agosto 2018, alle 11:21 nel canale SistemiSpesso parliamo di e-bike in ambito ricreativo o per facilitare gli spostamenti soprattutto nelle grandi città, dalla Norvegia invece arriva un'interessante progetto, in fase di sperimentazione, niente di meno che dall'ambito militare: parliamo delle e-bike usate come mezzo per pattugliare le zone di confine e non solo, in maniera green e soprattutto silenziosa.
La Norvegia condivide un confine artico lungo ben 196 km con l'adiacente Russia, sicuramente rappresenta una zona fortemente da sorvegliare per evitare passaggi non autorizzati dalle frontiere: la sorveglianza è di responsabilità dei soldati della guarnigione della regione Sør-Varanger, Garrison of Sør-Varanger (GSV), i quali solitamente pattugliano il confine norvegese con robusti e rumorosi veicoli militari su ruote in estate e motoslitte in inverno.
Due le condizioni che hanno portato ad interessarsi al settore delle e-bike: limitare i rumori, principale causa del riconoscimento a distanza dei soldati da parte dei clandestini, ridurre l'inquinamento di quelle zone, per la maggior parte incontaminate, salvaguardando il più possibile flora e fauna locali.
Il tenente colonnello Jørn Qviller, comandante della guarnigione GSV, afferma "Stiamo testando le caratteristiche tecniche delle biciclette elettriche e come si adattano al nostro concetto di guardia di frontiera. Abbiamo lunghe distanze da pattugliare. Questo mezzo di trasporto può coprire vaste aree e muoversi rapidamente" inoltre "Producono molto meno rumore e per nostra esperienza abbiamo notato che sia le persone che gli animali rimangono molto sorpresi quando ci avviciniamo improvvisamente a loro nelle aree di confine".
Le biciclette elettriche attualmente testate dal GSV sembrano essere delle e-bike con pneumatici FAT, ovvero particolarmente grandi, adatti a percorrere sentieri bagnati, accidentati o superfici innevate e ghiacciate. Parte dell'addestramento che i soldati GSV stanno ricevendo include anche la cura e manutenzione delle bici, particolarmente importanti sopratutto se utilizzate in condizioni estreme di freddo e bagnato.
Primi riscontri indicano che l'e-bike in questione non possono certamente sostituire completamente i veicoli a combustione usati fin'ora, ma sembrano essere una loro valida integrazione.
15 Commenti
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Probabilmente solo nel periodo estivo, mesi da giugno a settembre, negli altri mesi utilizzano veicoli.
Anni fa sono stato per lavoro in Norvegia e mi dicevano che da ottobre a marzo c'erano almeno 3 metri di neve, dato che il paese dove stavo era 150 km sotto il circolo polare artico presumo che le condizioni al confine con la russia siano peggiori, nei periodi di disgelo e invernali il terreno è praticamente impraticabile e il rischio che il confine venga attraversato molto basso.
pedalare scalda, eh!
ma che tristezza il ... MODE ON … MODE OFF ….
Lo stesso comunicato evidezia come lo usino per raggiungere persone ignare.
Veramente pensate che un povero cristo si faccia le foreste a pedalare, cosa pattuglia gli alberi del sentiero?
ps. Mi pare che il confine con la Russia sia di 125 miglia circa.
Le pattuglie in e-bike (o semplicemente bike) sono diffuse anche qui in Germania per sentieri, parchi e foreste, anche in pieno inverno e in piena notte. In italia dovrebbero capire che l'uomo non è biodegradabile e pioggia e freddo sono molto meno pericolosi di 35°C per 4 mesi di fila.
Costi di gestione minimi, flessibilità, facilità di trasporto e velocità, si chiama razionalità.
Il discorso dei sentieri impraticabili in inverno non ha senso, se un terreno norvegese è impraticabile per l'esercito lo è in automatico anche per qualche avventuriero o immigrato illegale.
Costi di gestione minimi, flessibilità, facilità di trasporto e velocità, si chiama razionalità.
beh, oddio.
una fat bike elettrica può costare anche 5-6000€ come niente.
una fat bike elettrica può costare anche 5-6000€ come niente.
ma che sciocchezze, uso tutti i giorni una e-bike da 7 anni, sarà anche vero che esistono e-bike da 6K, come esisono anche bici normali da oltre 10K, ma una e-bike di [U]alto livello[/U], fatta in Europa con ottima componentistica e il top delle motorizzazioni Bosch e Panasonic, all'utente comune costano circa 2500€ e costi di manutenzione irrisori, parliamo di circa 120-150€ annui di ammortamento batteria e circa 50€ di manutenzione ordinaria (cavi, lubrificanti, pastiglie freno e qualche pignone che dopo qualche anno va sostituito).
Esperienza di circa 9-12000Km annui, con qualsiasi clima, orario e terreno. Tra l'altro in un paese dove le e-bike sono diffusissime e quindi esiste anche una certa cultura a riguardo.
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