Terremoto Asahi Linux: lascia il fondatore, che spara a zero contro il mondo Linux

Hector Martin, fondatore del progetto Asahi Linux, ha annunciato le sue dimissioni dalla manutenzione del codice Apple Silicon per il kernel Linux e dalla guida del progetto. Nel suo blog, Martin ha spiegato che le difficoltà tecniche vissute e denunciato boicottaggi all'interno della comunità.
di Manolo De Agostini pubblicata il 15 Febbraio 2025, alle 07:14 nel canale Sistemi OperativiLinux
Hector Martin, fondatore del progetto Asahi Linux nato per portare Linux sui sistemi Apple con processori Apple Silicon, si è dapprima dimesso dalla manutenzione upstream del codice Apple Silicon per il kernel Linux, per poi lasciare la carica di responsabile del progetto di Asahi Linux.
In un post sul suo blog, Martin ha illustrato la genesi del progetto e il percorso che l'ha portato alla sua decisione. "Ho lanciato il progetto Asahi Linux e ho ricevuto un'enorme quantità di supporto e donazioni. Incredibilmente, ho avuto il supporto di cui avevo bisogno per realizzare il progetto solo pochi giorni dopo la mia chiamata all'azione, quindi mi sono messo al lavoro. I primi due anni sono stati incredibili", esordisce.
A un certo punto, però, l'incantesimo si è rotto. Col tempo sono emerse diverse difficoltà: da un lato, le complicazioni nell'integrare il codice nel kernel Linux, e dall'altro, le crescenti richieste e critiche degli utenti (ad esempio, richieste di supporto per Thunderbolt, monitor via USB-C, miglioramenti alla durata della batteria e al controllo della temperatura).
Nonostante il sistema venisse definito da molti come "alpha" e "instabile", migliaia di utenti lo utilizzavano quotidianamente. Alla fine, il continuo aumento delle aspettative ha fatto diminuire il sostegno economico, facendo sorgere il dubbio se il lavoro svolto fosse realmente apprezzato.
"Il picco massimo nel volume delle donazioni mensili è stato il primo o il secondo mese. Sembrava che più cose realizzassimo, meno supporto avessimo. Sapevo che il burnout era un rischio molto concreto e lo gestii limitando il tempo dedicato a determinate aree, come l'upstreaming del kernel. Funzionò abbastanza bene e fu per lo più sostenibile all'epoca. Poi è arrivato il 2024".
"L'anno scorso è stato incredibilmente tumultuoso per me, per motivi personali su cui non entrerò nei dettagli. Basti dire che ho finito per viaggiare per la maggior parte dell'anno, e nel frattempo ho dovuto gestire stalker che hanno molestato e attaccato me e la mia famiglia (e continuano a farlo)". Tutto questo ha rallentato lo sviluppo del progetto Asahi Linux.
Martin ha espresso anche la sua frustrazione per la gestione dell'integrazione di Rust nel kernel Linux, avanzando critiche alla leadership di Linus. A suo dire, si sta creando una situazione complessa che penalizza sia gli sviluppatori che gli utenti del progetto Asahi Linux.
"I problemi che Rust per Linux ha avuto sopravvivendo come progetto upstream di Linux sono ben documentati, quindi non li ripeterò in dettaglio. Basti dire che considero la gestione dell'integrazione di Rust in Linux da parte di Linus un grave fallimento di leadership. Un progetto così grande ha bisogno di un sostegno significativo da parte dei principali stakeholder per sopravvivere, mentre il suo approccio sembra essere stato quello di aspettare e vedere. Nel frattempo, diversi manutentori di sottosistemi a valle hanno fatto del loro meglio per fare ostruzionismo o per ostacolare il progetto, profondere insulti verbali inaccettabili e in generale per danneggiare il morale, senza alcuna conseguenza. Un importante manutentore di Rust for Linux si è già dimesso qualche mese fa".
"Come sapete, si tratta di una questione profondamente personale per me, poiché abbiamo scommesso su Rust per Asahi Linux. [...] Rust è l'unica ragione per cui il nostro driver per GPU è riuscito ad avere successo nei tempi previsti".
Martin prosegue parlando della criticità della comunità e, in particolare, i dissidi con i manutentori. "Ho scoperto che alcuni membri del kernel e degli spazi Linux adiacenti hanno giocato con me una partita a due facce, fingendo di sostenere me e Asahi Linux, ma nutrendo segretamente risentimento nei miei confronti e radunando il risentimento a porte chiuse".
"Tutto questo è avvenuto senza che nessuno mi abbia mai inviato un'e-mail privata o mi abbia in qualche modo informato di ciò che stava accadendo. Ho saputo che una di queste persone, che occupa una posizione di alto livello in diversi progetti con cui Asahi Linux deve interagire per sopravvivere, si è schierata e continua a schierarsi con persone che mi hanno maltrattato e molestato direttamente".
"Capisco che ad alcune persone potrebbero non essere piaciuti i miei post su Mastodon. Sì, a volte posso essere irritante, e questo è un difetto che ammetto. Ma questo non va bene. Non posso lavorare con persone che formano cricche dietro le quinte e mentono sulle loro intenzioni".
La mancanza di apprezzamento per il lavoro svolto, una presunta opera di boicottaggio dietro le quinte e la necessità di potersi "sedere e giocare a un gioco o guardare un film senza sentirmi in colpa" hanno portato Martin allo strappo definitivo.
"Mi dimetto da responsabile del progetto Asahi Linux, con effetto immediato. Il progetto continuerà senza di me e sto lavorando con il resto del team per gestire il trasferimento delle responsabilità e delle credenziali amministrative. Il mio Patreon personale sarà sospeso e coloro che mi hanno sostenuto personalmente sono invitati a trasferire il loro sostegno all'Asahi Linux OpenCollective (GitHub Sponsors non mi permette di sospendere unilateralmente i pagamenti, ma i miei sponsor saranno avvisati di questo cambiamento in modo che possano cancellare manualmente la loro sponsorizzazione)".
"Voglio ringraziare l'intero team di Asahi Linux, senza il quale non sarei mai arrivato da nessuna parte da solo. Voi tutti sapete chi siete. Esprimo inoltre la mia massima gratitudine a tutti i miei sponsor Patreon e GitHub, che hanno reso il progetto una realtà praticabile fin dall'inizio".
Anche il blog Asahi Linux ha confermato le dimissioni di Martin, mentre gli altri sviluppatori intendono continuare a lavorare per far girare Linux sui sistemi di Apple. Gli sviluppatori si concentreranno ancora sull'upstreaming del kernel Linux. Il supporto per Apple M3 e M4 è previsto solo dopo l'upstreaming di una parte maggiore del codice e i progressi nell'integrazione. Per quanto riguarda Apple M1/M2, quest'anno gli sviluppatori sperano di poter implementare la modalità DP Alt e il supporto per il microfono interno.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAlmeno il kernel linux sia programmato da qualcuno capace di gestire la memoria, non dai bambini che usano Rust
Detto questo, bisognerebbe sentire anche l'altra campana. Non è la prima volta che uno sviluppatore "esaurito" si sfoga contro tutto e tutti, magari dopo aver creato egli stesso le tensioni di cui si lamenta.
Può aver tutte le ragioni del mondo, oppure no.
Fatto sta che Asahi è un progetto un po' di nicchia, nato sotto l'hype che Apple aveva generato con l'uscita dei suoi nuovi chip.
Ai tempi qualcuno parlava di energie sprecate, poi invece si è dimostrato un discreto successo. Ora questa eccitazione è scemata, e con essa l'attenzione verso questo progetto.
Credo sia un andamento normale, come è normale che lo sviluppatore principale si demoralizzi.
Comunque, ricordiamoci che Linus è ormai in età da pensione. Oltretutto, con le politiche recenti americane, non so come il futuro di Linux verrà influenzato.
Sospetto che qualche grosso cambiamento avverrà presto.
Sarebbe il momento giusto, per l'UE, di battere un colpo.
Detto questo, bisognerebbe sentire anche l'altra campana. Non è la prima volta che uno sviluppatore "esaurito" si sfoga contro tutto e tutti, magari dopo aver creato egli stesso le tensioni di cui si lamenta.
Può aver tutte le ragioni del mondo, oppure no.
Fatto sta che Asahi è un progetto un po' di nicchia, nato sotto l'hype che Apple aveva generato con l'uscita dei suoi nuovi chip.
Ai tempi qualcuno parlava di energie sprecate, poi invece si è dimostrato un discreto successo. Ora questa eccitazione è scemata, e con essa l'attenzione verso questo progetto.
Credo sia un andamento normale, come è normale che lo sviluppatore principale si demoralizzi.
Tutti gli informatici hanno la spocchia, specialmente quando si parla del codice scritto da altri: il proprio codice è sempre il migliore possibile.
Detto ciò, se vuoi tenere una cosa in mainline devi fare come ti dicono i maintainers anche se ti dicono di fare cose che non vorresti fare, altrimenti ti fai il tuo fork di Linux come fanno tanti e ti mantieni da solo la tua patch, non c'è niente di male.
La gerarchia serve, altrimenti sarebbe il caos e un progetto come Linux non potrebbe semplicemente essere gestito.
Quindi?
Sospetto che qualche grosso cambiamento avverrà presto.
In che senso?
L'UE non esiste.
Detto ciò, se vuoi tenere una cosa in mainline devi fare come ti dicono i maintainers anche se ti dicono di fare cose che non vorresti fare, altrimenti ti fai il tuo fork di Linux come fanno tanti e ti mantieni da solo la tua patch, non c'è niente di male.
La gerarchia serve, altrimenti sarebbe il caos e un progetto come Linux non potrebbe semplicemente essere gestito.
Appunto.
Una certa gerarchia serve, purtroppo non può far contenti tutti.
In che senso?
Quindi, la gerarchia attuale si basa sulle decisioni ultime di Linus, che potrebbe domani dire "sono stanco, mollo".
Poiché poi lo sviluppo dei Linux dipende molto dalla legislazione americana (almeno attualmente), e gli USA puntano ormai direttamente all'isolazionismo, qualcosa ai vertici potrebbe presto cambiare.
Come vuoi.
Mah, ci sono i maintainer dei vari sotto-sistemi, quindi non è controlla tutto Linus.
Chiaro che sul core del kernel Linus possa dire ancora la sua. A meno che non si consideri cosa da poco, ad esempio, l'introduzione di Rust nel kernel Linux.
Dopodiché non vedo il problema: quando Linus deciderà di mollare (ho i miei dubbi, secondo me finché sarà in grado fisicamente non mollerà, o almeno non del tutto) il compito passerà ad altri.
Non so a cosa ti riferisci di preciso. Il kernel linux è open source con licenza GPL2, quindi dal punto di vista del codice cambierà poco.
Certamente molti sviluppatori sono americani, la stessa Linux Foundation è di base a San Francisco.
È un dato di fatto, purtroppo eh, mica sono contento di come sta messa l'Europa.
ha cominciato ad implementarlo anche 11 in 24H2
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Sospetto che qualche grosso cambiamento avverrà presto.
Sarebbe il momento giusto, per l'UE, di battere un colpo.
E che dovrebbe fare l'Europa, forkare il kernel preventivamente e finanziare lo sviluppo parallelo perché non si sa mai?
Rust centra veramente poco in questo caso, il punto è che Hector Martin ha scritto delle assurdità.
Se volete approfondire :
https://www.youtube.com/watch?v=8QcQ_128OIw
Puoi argomentare meglio altrimenti questa affermazione è totalmente falsa
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