Requisiti Windows 11, Microsoft tira le somme: pochi cambiamenti e una scappatoia

Requisiti Windows 11, Microsoft tira le somme: pochi cambiamenti e una scappatoia

Microsoft ha rivisto leggermente i requisiti di Windows 11 espandendo la lista di CPU supportate. Si parla però di Core X e Xeon W di settima generazione, tagliate fuori le CPU AMD Ryzen 1000 basate su architettura Zen 1. Non tutto però è perduto, c'è una scappatoia per installare Windows 11 anche sui vecchi sistemi.

di pubblicata il , alle 07:28 nel canale Sistemi Operativi
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Microsoft ha rivisto i requisiti minimi di Windows 11, il sistema operativo che debutterà sui nuovi notebook e PC nel corso dell'autunno e successivamente arriverà come aggiornamento per i sistemi Windows 10 compatibili. L'azienda ha concluso il processo avviato dopo l'annuncio della nuova versione di Windows e la pubblicazione dei primi requisiti minimi che crearono grandi polemiche e la portarono ad annunciare una valutazione più approfondita.

Tema del contendere tra Microsoft e gli utenti, in particolare, il mancato supporto ai processori Intel Core 7000 e alle soluzioni AMD Ryzen/Threadripper 1000, basate su architettura Zen 1. "In seguito ai risultati dei nostri test, facciamo una piccola serie di aggiunte alla lista dei processori compatibili", esordisce Microsoft in un post sul proprio blog, "ma per il resto manteniamo i requisiti minimi di sistema impostati originariamente. Abbiamo concluso che i processori compatibili a 64 bit selezionati, 4 GB di memoria, 64 GB di spazio di archiviazione, avvio sicuro UEFI, requisiti grafici e TPM 2.0 sono i giusti requisiti minimi di sistema per rispettare i principi che abbiamo fissato per supportarti al meglio".

In soldoni, Microsoft ha aggiunto alla lista dei processori supportati i Core X e gli Xeon W di Intel basati sulla settima generazione dell'architettura Core, oltre al processore Core i7-7820HQ, anche se in questo caso solo i dispositivi selezionati "venduti con driver moderni basati sui principi DCH, incluso Surface Studio 2", puntualizza la casa di Redmond.

Alla lista vengono quindi aggiunti i modelli Core i5-7640X, i7-7740X, i7-7800X, i7-7820X, i7-7900X, i7-7920X, i9-7940X, i9-7960X e i9-7980XE e una schiera di Xeon W, mentre rimangono fuori i Core 7000 desktop come ad esempio il 7700K.

Per quanto riguarda invece le CPU AMD, "dopo aver attentamente analizzato la prima generazione di processori AMD Zen in partnership con AMD, insieme abbiamo concluso che non ci sono aggiunte da fare alla lista delle CPU supportate".

Microsoft afferma che i dispositivi che non rispettano i requisiti hanno evidenziato il 52% di crash "kernel mode" in più di quelli pienamente compatibili, che invece restituiscono un'esperienza "crash-free" per il 99,8% del tempo.

Potete visionare tutti i requisiti a questa pagina (all'interno ci sono i link per approfondire alcuni aspetti, come appunto la lista delle CPU supportate).

Microsoft aggiornerà l'app PC Health Check per rispecchiare i nuovi requisiti e aggiungere le CPU Intel interessate, oltre a renderla decisamente più chiara nell'offrire assistenza, nelle prossime settimane. L'azienda ha inoltre confermato che supporterà Windows 10 fino al 14 ottobre 2025 e prevede di pubblicare un nuovo feature update questo autunno.

Il tuo PC non rispetta i requisiti minimi di Windows 11? Non tutto è perduto ma…

Anche se Microsoft ha scritto i requisiti di Windows 11 nella pietra tra CPU supportate e presenza di TPM 2.0, l'azienda ha fatto sapere che non bloccherà le persone dall'installare Windows 11 su gran parte dei vecchi sistemi.

In pratica le restrizioni saranno valide solo quando si tenterà di aggiornare da Windows 10 a Windows 11 tramite Windows Update. Questo significa che chiunque abbia un PC con una vecchia CPU che non supera ufficialmente il test dell'app PC Health Check, può scaricare il file ISO di Windows 11 da Media Creation Tool e procedere con l'installazione manuale classica.

Perché è possibile? Microsoft ha spiegato che questa scappatoia è stata pensata principalmente per le aziende che vogliono sperimentare con Windows 11. L'azienda statunitense ha puntualizzato che le persone possono quindi aggiornare a loro rischio e pericolo, in quanto non potrà garantire stabilità del sistema e compatibilità dei driver. Di conseguenza Microsoft non consiglierà o pubblicizzerà questo metodo ai consumatori.

Ci potrebbe però essere un altro problema fondamentale, un pericolo ancora maggiore di qualche problema di driver o crash sporadico: l'azienda ha fatto capire che i sistemi aggiornati in questo modo potrebbero non avere diritto a ricevere gli aggiornamenti di Windows, anche quelli di sicurezza. A dir la verità la situazione non è ancora del tutto chiara in tal senso e quindi questa dichiarazione potrebbe essere soggetta a correzioni.

Con l'installazione manuale, il vincolo di generazione della CPU viene meno, ma non le altre caratteristiche richieste - 2 o più core a 1 GHz e con supporto 64 bit, 4 GB di RAM e storage di 64 GB, oltre ovviamente a tutta l'altra sequela di requisiti.

79 Commenti
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Varg8728 Agosto 2021, 08:17 #1
Microsoft afferma che i dispositivi che non rispettano i requisiti hanno evidenziato il 52% di crash "kernel mode" in più di quelli pienamente compatibili, che invece restituiscono un'esperienza "crash-free" per il 99,8% del tempo.


Apriti cielo. Ne leggeremo delle belle, più belle del solito.

Insomma installabile sarà installabile ovunque coi barbatrucchi, che sia completamente funzionante o che ci possano essere problemi dietro l'angolo è un altro paio di maniche come prevedibile.

Intanto nei miei seppur brevi test che ho fatto ho già trovato un elemento potenzialmente problematico nella catena del mio PC (Xonar Essence STX II) a causa dei driver, come detto nel relativo thread.
lwizard28 Agosto 2021, 08:48 #2

50% in piu?

Correggetemi se sbaglio, ma il 50% in più dello 0,02 di tempo crash, vuol dire andare alle 0,03, ovvero esperienza crash free per il 99,7% del tempo, il che non mi sembra certo catastrofico!
euscar28 Agosto 2021, 08:49 #3
Sui PC "vecchi" basta tenersi i precedenti SO, no?
O passare al pinguino.

Ho come la sensazione che ci saranno molte polemiche
dvbman28 Agosto 2021, 09:00 #4
Originariamente inviato da: lwizard
Correggetemi se sbaglio, ma il 50% in più dello 0,02 di tempo crash, vuol dire andare alle 0,03, ovvero esperienza crash free per il 99,7%
Ho pensato la stessa identica cosa ma dubito sia ciò che volessero esprimere. O abbiamo compreso male in due (possibile) o è stato tradotto dall'inglese in modo un pò abborracciato.
sertopica28 Agosto 2021, 09:11 #5
Ma sto tpm che cercano di propinarci dai tempi di vista (project palladium) a cosa dovrebbe servire nello specifico? Come giova all'utente?
gigioracing28 Agosto 2021, 09:16 #6
Già installato sul PC in firma da un mese, nessun crash x adesso
pengfei28 Agosto 2021, 10:35 #7
Quindi già ora la licenza di Windows 10 viene trasferita su 11, e installando la preview canale beta poi verrà aggiornata alla versione finale, tutta bella attivata come aver installato direttamente la finale?
Stavo per cambiare ssd e avrei preferito mettere direttamente 11, poi mi sono un po' fermato perchè ho visto qualche recensione meno positiva del Samsung 980 liscio che volevo prendere, ma la scimmia di mettere 11 un po' m'è rimasta, ce l'ho nella VM e mi pare caruccio.
Magari potrei tentare l'aggiornamento via ISO, in quel caso i programmi vecchi che ho su 10 verrebbero piallati?
PCFed28 Agosto 2021, 11:02 #8
Non capisco tutta questa polemica sui requisiti minimi ...

Da quello che mi risulta PC e Portatili acquistati da 4 anni a questa parte sono tutti compatibili al 100%, ed ora che Microsoft sta rivedendo la compatibilità con processori multiforme quello che molti ritengono un problema diverrà inesistente.

Più che altro occorre fare attenzione con il chip Trusted Platform Module (TPM) che nel caso di alcune Motherboard dovrà essere acquistato. Al riguardo vorrei fare una precisazione su un articolo di hardware Upgrade di Luglio che parla di Motherboard soddisfacenti i requisiti minimi richiesti per Windows 11; be non è vero che tutte le motherboard asus con chip intel Z370 o Z390 offrono installato il chip TPM, per esempio per le TUF Z370 o Z390 Pro Gaming, tale chip occorre acquistarlo e installarlo ....
agonauta7828 Agosto 2021, 11:30 #9
Se non lo volete non lo installate, che menate. Fino al 2025 comprerete un PC nuovo di sicuro
mcarry8128 Agosto 2021, 11:55 #10
considerando che l'ottava generazione di processori Intel è uscita a fine 2017, mi sembre che fine 2025 sia una data ragionevole per sostituire hardware precedente non più supportato da windows.

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