Microsoft elimina la Cronologia posizioni da Windows 10 e 11: cosa cambia per gli utenti

Microsoft elimina la Cronologia posizioni da Windows 10 e 11: cosa cambia per gli utenti

Microsoft ha annunciato la rimozione della funzione Cronologia posizioni dai sistemi operativi Windows 10 e 11, che causerà la scomparsa definitiva dell'impostazione relativa anche nelle applicazioni di terze parti.

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale Sistemi Operativi
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Il colosso di Redmond ha recentemente divulgato una modifica che interesserà i suoi sistemi operativi più recenti. La funzionalità Cronologia posizioni, presente sia in Windows 10 che in Windows 11, verrà presto rimossa. Questa caratteristica permetteva a diverse applicazioni, tra cui l'assistente virtuale Cortana, di accedere alla cronologia delle posizioni del dispositivo delle ultime 24 ore.

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La decisione di Microsoft, comunicata nella documentazione ufficiale, comporterà la cessazione del salvataggio locale dei dati di posizione e la conseguente scomparsa dell'impostazione relativa dal sistema operativo. L'azienda ha anche specificato che l'API "Geolocator.GetGeopositionHistoryAsync", alla base di questa funzionalità, non sarà più disponibile per le app che attualmente la utilizzano.

Microsoft elimina Cronologia posizioni da Windows 10 e Windows 11

Questa modifica interesserà anche gli sviluppatori, oltre che gli utenti finali. I primi saranno infatti costretti a rivedere le loro app che fanno uso dell'API summenzionata ed effettuare una migrazione. In caso contrario, le funzionalità principali delle loro app potrebbero non funzionare correttamente in futuro. Per quanto riguarda gli utenti, l'opzione dei servizi di localizzazione verrà rimossa dalla sezione Privacy e sicurezza > Percorso delle Impostazioni. Tuttavia, sarà ancora possibile disattivare completamente l'impostazione per bloccare le richieste di accesso ai dati sulla posizione da parte di tutte le app e i servizi.

È importante sottolineare che i servizi di localizzazione raccoglievano le posizioni solo quando un'app o un servizio richiedeva esplicitamente la posizione dell'utente. Tutti i dati della posizione del dispositivo venivano inoltre archiviati localmente e l'elenco veniva popolato solo quando un'applicazione o un servizio lo richiedeva attivamente. Come di consueto, Microsoft non ha spiegato le motivazioni per cui la funzionalità è stata rimossa dai suoi sistemi operativi, ma è probabile che il suo uso fosse limitato. La modifica porterà indubbiamente a un rafforzamento della privacy degli utenti, limitando come conseguenza parte della raccolta e dell'archiviazione dei dati di posizione a livello di sistema operativo.

Nonostante la rimozione della Cronologia delle posizioni, è comunque probabile che Microsoft continui a offrire servizi basati sulla localizzazione attraverso altri mezzi. L'azienda potrebbe sviluppare nuove API o metodi alternativi per consentire alle applicazioni di accedere ai dati di posizione in modo più controllato e trasparente per gli utenti.

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