Arch Linux termina oggi il supporto ai pacchetti i686

Arch Linux termina oggi il supporto ai pacchetti i686

Arch Linux non offrirà più, a partire dalla giornata di oggi, il supporto ai pacchetti compilati per architetture i686 e, pertanto, destinati ai processori a 32 bit. Il futuro è a 64 bit anche per il Pinguino

di pubblicata il , alle 16:01 nel canale Sistemi Operativi
Linux
 

Arch Linux ha annunciato il termine del supporto ai pacchetti a 32 bit per architettura i686 a partire dalla giornata di oggi. L'annuncio arriva dopo che il progetto aveva già comunicato l'intenzione di abbandonare l'architettura all'inizio dell'anno.

Al momento attuale è stato sospeso il supporto, ma ci saranno ulteriori progressi nella dismissione totale dei pacchetti a a 32 bit: entro la fine del mese saranno infatti rimossi dai mirror di Arch Linux e, successivamente, anche dall'archivio, come riporta Phoronix.

Arch Linux non è la sola a muoversi in questa direzione, con Ubuntu 17.10 che non fornisce una ISO a 32 bit; il progetto di Canonical, però, continua a fornire supporto ai pacchetti a 32 bit permettendo agli utenti di rimanere aggiornati se hanno già un'installazione di una versione precedente.

Gli sforzi di mantenimento di una versione a 32 bit dei pacchetti di Arch Linux vanno nelle mani dela comunità, che ha creato Arch Linux 32. Gli utenti attuali di Arch Linux possono transitare verso Arch Linux 32 aggiornando la lista dei mirror.

A esclusione di poche situazioni, riguardanti prevalentemente processori Atom di scarsa potenza, la maggior parte dei processori x86 venduti negli ultimi 10 anni è in grado di eseguire codice a 64 bit. Il numero di macchine a 32 bit attivamente in uso è in diminuzione sia in termini assoluti che in termini percentuali e questa è la ragione per cui sempre più progetti non dedicano risorse alle versioni a 32 bit.

20 Commenti
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s-y09 Novembre 2017, 16:14 #1
beh, oddio, oltre che il futuro, il presente, ma anche il passato...
che, specialmente in passato, non fosse sto gran vantaggio e a volte anzi, ok, ma le versioni 64 bit ci sono da un pochinello di tempo, anche da prima rispetto ad altri os (per quanto non sia una gara e cmq è soprattutto la modularità del pinguino che ha permesso di 'migrare' prima)
mattia.l09 Novembre 2017, 16:16 #2
e la i786? non era a 32bit anche quella?
matrix8309 Novembre 2017, 16:30 #3
Originariamente inviato da: mattia.l
e la i786? non era a 32bit anche quella?
i686 è un termine generico per indicare qualsiasi 32bit, quindi anche quello
silviop09 Novembre 2017, 16:39 #4

Pemtium 4 3Ghz HT ....

ha ancora molto da dire nel mondo aziendale e infatti windows 10 LTSB 2016 esiste a 32bit (e sara supportato per altri 10anni),non capisco tutta questa fretta delle distribuzioni di abbandonare i 32bit x86, che comunque saranno supportati PER SEMPRE dal kernel linux,
spero che almeno ubuntu 18.04 LTS abbia ancora la versione server a 32bit almeno staremo tranquilli fino al 2023.
fano09 Novembre 2017, 16:43 #5
Alla fine se non ha applicazioni scritte col c*lo che necessitano di più di 4 GB solo loro per funzionare, 64 bit non serve mica a molto!
Anche .NET di default compila con "prefer 32 Bit" che su Windows 64 Bit funziona alla perfezione (con WoW64), su Linux visto che l'architettura "ibrida" 32 / 64 non sono stati capici a farlo Mono ignorava il flag ed andava sempre a 64 Bit.

Lo sapete sì che alla fine il risultato più "tangibile" di avere applicazioni a 64 Bit è che usano il doppio della RAM?
Marco7109 Novembre 2017, 17:23 #6

Invero...

...la prima cpu Intel a disporre di architettura completamente a 32 fu il glorioso 80386 con i suoi circa 275000 transistor integrati.
Per "i686" si intende la prima microarchitettura x86 con esecuzione delle istruzioni "fuori ordine"...una grande "famiglia" che iniziò con il processore Pentium Pro.

Marco71.
benderchetioffender09 Novembre 2017, 17:37 #7
x64 a livello consumer è arrivato nel 2003.... direi che x86 ha fatto il suo tempo, visto sopratutto che il 64bit puo gestire agevolmente il 32bit mentre non si puo nel contrario
danieleg.dg09 Novembre 2017, 18:08 #8
Originariamente inviato da: fano
Alla fine se non ha applicazioni scritte col c*lo che necessitano di più di 4 GB solo loro per funzionare, 64 bit non serve mica a molto!
Anche .NET di default compila con "prefer 32 Bit" che su Windows 64 Bit funziona alla perfezione (con WoW64), su Linux visto che l'architettura "ibrida" 32 / 64 non sono stati capici a farlo Mono ignorava il flag ed andava sempre a 64 Bit.

Lo sapete sì che alla fine il risultato più "tangibile" di avere applicazioni a 64 Bit è che usano il doppio della RAM?


Anche 32bit è troppo, torniamo a 8 così si consuma un quarto di ram!
Yrbaf09 Novembre 2017, 18:46 #9
Non diciamo stupidate solo per muovere le dita.

Il futuro è a 64 bit ma 32 bit sono ancora sufficienti per una buona fetta delle applicazioni del presente e spesso le versioni a 64 bit se non sfruttano i 64 bit (o nel caso x86 i registri in più, cosa magari non vera in tutte le altre architetture a 64b) sono pure più lente della controparte 32b.

La ram ormai sarà poco costosa (in config oltre 4GB) ma le cache di primo livello dei processori non sono cresciute così tanto (come gli altri livelli) rispetto a quando si era solo a 32b.
Forse anche a livello di MMU c'è un carico maggiore nell'usare i 64b sempre anche quando non servono.

Senza contare che ci sono vecchie macchine che hanno il supporto a 64b ma la ram fisica limitata comunque a 3-4GB e obbligarle a passare alla versione a 64b dell'OS (che potrebbe girare) sarebbe forse solo una perdita di prestazioni e basta senza veri altri benefici.
Opteranium09 Novembre 2017, 18:53 #10
era ora. Anche ubuntu li ha lasciati con la 17.10, ormai hanno fatto il loro tempo

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