Altro flop per Google: l'azienda dà l'addio ad Android Things

Il sistema operativo di Google per l'internet delle cose sta andando incontro a morte certa. L'azienda ha dichiarato il programma per lo smantellamento del progetto.
di Nino Grasso pubblicata il 18 Dicembre 2020, alle 18:51 nel canale Sistemi OperativiGoogleAndroid
Google ha pianificato l'eliminazione di Android Things, una versione estremamente alleggerita di Android pensata per i dispositivi della smart home. Il sistema operativo non ha mai raggiunto grandi livelli di adozione e non ha mai ottenuto un grande successo, quindi la decisione di Google non sorprende molto. Si tratta di uno dei tanti progetti annullati dall'azienda, il cui enorme successo cela numerosi esperimenti falliti e finiti in un enorme cimitero pieno di progetti terminati.
Android Things ha origine nel 2015, all'interno di un progetto che veniva denominato Brillo e che intendeva creare un sistema operativo alla base del mondo dell'Internet of Things. Un anno più tardi Google ha rilanciato l'iniziativa con il nome Android Things, che si evolveva per l'introduzione su dispositivi più complessi, come speaker connessi, videocamere di sicurezza o router. Alla base del redesign c'era la necessità di offrire una piattaforma nota agli sviluppatori.
Basandosi su Android e su dinamiche di sviluppo probabilmente simili, il sistema operativo avrebbe catturato maggiormente le attenzioni degli addetti ai lavori, almeno secondo l'idea iniziale di Google. In realtà, però, non è andata proprio così. Nel 2018 alcuni (pochi) prodotti, come ad esempio smart speaker o display smart, hanno fatto affidamento su Android Things, ma non è durato per molto tempo. A inizio 2019, infatti, Google annunciava nuovi piani per il sistema operativo.
Due anni più tardi è però arrivata la notizia della cancellazione del progetto. La Android Things Console, dove gli sviluppatori possono caricare gli aggiornamenti dei dispositivi, non accetterà più progetti non-commerciali a partire dal 5 Gennaio 2021. Un anno dopo, il 5 Gennaio 2022, "la console verrà disattivata completamente e tutti i dati dei progetti verranno eliminati permanentemente", ha sottolineato Google. Gli sviluppatori hanno quindi circa un anno per sospendere tutti i loro progetti e decretarne la fine senza possibilità di ripensamento.
Si tratta di una fine poco gloriosa per un progetto che si introduceva all'interno di un mercato molto frizzante, come quello della domotica e della Smart Home, che sta crescendo soprattutto in termini di interesse da parte delle persone e dei potenziali utenti. Google non è riuscita però a lasciare il segno rispetto alle tantissime proposte già presenti, e pertanto Android Things è destinata a morire con tempistiche insolitamente rapide.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info...sarà il prossimo morto di Google !
play music
vogliamo parlare anche di youtube music... un casino rispetto alla semplicità di play music....Spero solo non interrompa il servizio NEST senza prima rivendere l'utilizzo dei server ad altra azienda, perchè alcuni oggetti su cui la gente ci ha creduto dismetterli porta troppi problemi, o mi tieni il server o mi rimborsi o dai un alternativa.
Stadia è nato malissimo e sta finendo peggio, ora regalano un mese se inviti l'amico a fare l'abbonamento..., siamo alla piramidale ora pur di andare avanti.
Cosa non va:
1) Mi devo comperare i giochi e pagare un abbonamento per il 4k.
2) Se pago 9.90€ per un Hardware Virtuale deve essere quello che è, e quindi permettermi di usare titoli per cui ho già una licenza.
3) Il parco titoli non dovrebbe essere un titolo a cazzo regalato al mese, ma un pacchetto che ruota nel tempo alla Netflix & Co
4) 3/4 delle promesse andate a farsi benedire.... tutt'ora non da tutto quello che è promesso,
5) Potevano fare un accordo con Steam o Epic Game o Ubisoft e permettere di giocarci le licenze presenti già pagate, se già ti pago 9,90€ / mese, è un affitto dell'hardware e neppure troppo buono per quello che dà.
6) sono legato alla linea che in italia per quelle prestazioni è già un costo mensile grosso fisso.
7) La concorrenza tutto sommato ha meno qualità grafica ma è migliore
poi voglio tutti i titoli Ubisoft mi aggiungi l'offerta +2€ mese per ubisoft... ecc
Invece mi dai un servizio alla Playstation Plus, e quello che acquisto se non pago me lo trasformi da Playstation 4 a Playstation 3.... di fatto perdo i 4k se acquisto totalmente un titolo e smetto l'abbonamento mensile, non va.
Tutti i suoi investimenti e tentativi di diversificazione del business sono finiti in fallimenti totali, non c'è una sola loro idea che abbia funzionato fatta eccezione per la venture capital che investe in altre aziende come Space X.
Guardiamo invece a microsoft cosa ha fatto nell'era post fallimento nel settore smartphone sotto la guida di Nadella: decine di miliardi di fatturati ogni trimestre provenienti solo dal cloud, in crescita del 40% anno su annuo e profitti aziendali record.
Questa si chiama diversificazione ed innovazione, senza scomodare amazon e l'ombrello di aziende di Elon Musk.
Tornando a google negli ultimi anni, oltre alle decine di app silurate in cosa ha investito miliardi su miliardi ?
Google fiber (servizio in fibra ottica in perdita multimiliardaria)
Project Loon (meglio farsi 4 risate, specie dopo l'avvento di starlink)
Guida autonoma (travolti dalla concorrenza di tesla)
Verily/Calico (volevano curare la vecchiaia ed entrare nel settore farmaceutico, no comment)
Wing (divisione droni, fallita o in via di fallimento)
Non ne azzeccano una manco per sbaglio. Farebbero meglio ad augurarsi che nei prossimi anni non ci sia un cambio di paradigma come lo è stato l'iphone nella telefonia perchè finirebbero in bancarotta.
Play Music
Play Libri
Play Film
Stadia
News
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Tenere Gmail, YouTube, Drive, Maps
Sono talmente radicati che il motore di ricerca è oramai un sinonimo di Google, molti manco sanno che esistono altri motori, e anche se dovesse uscire di meglio sarebbe inutile visto che continuerebbero a consultare sempre e solo Google. Inoltre occupando tale posizione Google ha anche potere sulla visibilità di tutti i siti, tutti quindi si rapporteranno sempre con Google.
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