Wi-Fi Protected Setup (WPS) bucabile in un paio di ore

Un ricercatore di sicurezza ha dimostrato come il WPS possa essere neutralizzato in poche ore di lavoro
di Fabio Boneschi pubblicata il 02 Gennaio 2012, alle 15:35 nel canale SicurezzaIl sistema Wi-Fi Protected Setup (WPS) si rivela molto comodo per aggiungere a una rete Wi-Fi un nuovo dispositivo: il vantaggio di questa tecnologia sta nella configurazione semplificata che si limita a un semplice codice PIN a 8 cifre.
Da alcuni giorni sono però disponibili informazioni preoccupanti in merito alla sicurezza di questo sistema, infatti Stefan Viehbock - ricercatore di sicurezza - ha documentato come è riuscito a eludere questa protezione. Analizzando le informazioni scambiate tra il router e il dispositivo Stefan Viehbock ha scoperto come in realtà le possibili combinazione del codice PIN non siano 100 milioni ma solo 11mila.
Viehbock ha scoperto che nella negoziazione tra dispositivo e router quest'ultimo invia un messaggio informando se i primi 4 digit del PIN inserito sono corretti o meno. Questa informazione unita al fatto che le restanti quattro cifre verrebbero fornite dal router stesso per effettuare il checksum rende di fatto il WPS un sistema aggirabile.
Stefan Viehbock sostiene che in circa ore di lavoro è possibile individuare il PIN sufficiente a connettersi a una Wi-Fi altrui. La notizia ha destato preoccupazione e interessa tanto che lo US-CERT ha diramato una nota ufficiale consigliando la disattivazione del WPS sui router al fine di limitare il problema. Trattandosi di un attacco di tipo brute force non è difficile immaginare che a breve i vari produttori possano implementare le necessarie modifiche al firmware tali da garantire la sicurezza degli utenti.
29 Commenti
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Voglio dire parliamo di cose basilari.
e soprattutto non ha perdite di prestazioni
e soprattutto non ha perdite di prestazioni
Mmm... insomma! I MAC address sono clonabili, quindi basterebbe sniffare qualche pacchetto di tale rete e impostare il MAC corretto sulla proprio scheda.
Diciamo che il filtro MAC è una di quelle cose che abilito raramente, in quanto crea problemi agli utente meno smaliziati ma allo stesso tempo è facilmente aggirabile da una persona un attimino preparata.
Ciao.
e soprattutto non ha perdite di prestazioni
Non penso che una persona che sa quello che fa impieghi più di 5 minuti a entrare nella tua rete. Occhio
e soprattutto non ha perdite di prestazioni
Assolutamente no. Nascondere ssid e usare il filtro mac sono metodi elementari, un qualsiasi utente esperto entrerebbe nella rete in poco tempo. Una rete libera significa che tutti i dati viaggiano in chiaro, senza criptazione, cosa intollerabile per chi ci tiene alla sicurezza. Un modo "semplice" di proteggere la rete é una chiave wpa 2 psk con password lunga parecchi caratteri, utilizzo di maiuscole, minuscole, numeri e segni particolari, ovviamente che non sia una frase o una parola di senso compiuto ma una sequela di caratteri casuali. Se è abbastanza lunga (bastano 10-12 caratteri) è impossibile da bucare tramite un semplice brute force
@Random81, ma nascondere SSID non crea problemi con smartphone consoles ecc...?
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