Eni HPC6, il nuovo supercomputer italiano che supera i 600 petaflops basato su hardware AMD

Il nuovo supercomputer HPC6 di Eni sarà uno dei supercalcolatori più potenti al mondo dedicato all'uso industriale: si punta ai 600 petaflops di picco. A bordo hardware di casa AMD, CPU EPYC a 64 core e acceleratori Instinct MI250X.
di Manolo De Agostini pubblicata il 24 Gennaio 2024, alle 11:51 nel canale Server e WorkstationENI
Eni ha annunciato l'avvio dei lavori per realizzare un nuovo supercomputer (High Performance Computing - HPC) chiamato HPC6. Secondo il "cane a sei a zampe", il nuovo sistema "consentirà di potenziare significativamente la capacità computazionale" del Green Data Center di Ferrera Erbognone (Pavia), passando dagli attuali 70 PFlop/s combinati di HPC4 e HPC5 a oltre 600 PFlop/s di picco (circa 400 Pflop/s sostenuti).
Il sistema HPC6 e il relativo storage saranno forniti da Hewlett Packard Enterprise, vincitrice della gara che ha coinvolto i principali player a livello mondiale, impiegando rispettivamente tecnologia HPE Cray EX4000 e HPE Cray ClusterStor E1000. Il sistema di calcolo prevede CPU AMD EPYC a 64 core e GPU AMD Instinct MI250X, interconnesse con tecnologia di rete a bassa latenza e alte prestazioni HPE Slingshot. Eni non ha dubbi: "Una volta completato sarà uno dei supercalcolatori più potenti al mondo dedicato all'uso industriale".
II sistema prevede 3472 nodi di calcolo, che incorporano un totale di 13.888 GPU. Tutto ciò è organizzato in 28 rack, ottimizzando lo spazio e massimizzando le prestazioni. Quanto a consumi, Eni indica un assorbimento elettrico massimo di 10,17 MVA.
In termini di sostenibilità, HPC6 avrà prestazioni energetiche che efficientano i consumi e minimizzano le emissioni di carbonio e sarà installato in un'area dedicata presso il Green Data Center dove è stato realizzato un nuovo sistema di raffreddamento a liquido per una gestione ancora più sostenibile ed efficiente.
L'attenzione al raffreddamento è fondamentale nel polo Green Data Center di Eni, il quale, oltre a essere alimentato in parte da un impianto fotovoltaico da 1MW di potenza, per almeno il 92% dell'anno si affida alla circolazione di aria a bassa velocità per il raffreddamento delle macchine, riducendo al minimo il ricorso al condizionamento.
"Tramite questa iniziativa continuiamo a supportare in modo determinante la nostra leadership tecnologica, riaffermando il ruolo di Eni nel supercalcolo, e rilanciamo le nostre ambizioni nell'ambito delle infrastrutture a esso dedicate. Questo progetto riflette il nostro impegno costante verso l'innovazione e la digitalizzazione a servizio anche del nostro percorso di transizione energetica. Il nuovo sistema HPC potenzia significativamente le nostre capacità di calcolo e segna un nuovo punto di svolta nel modo in cui affrontiamo le sfide della sicurezza energetica, della competitività e della sostenibilità", ha dichiarato l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna curiosità, 10,17 MVA, cioé mega Volt-Ampere.. che è un UPS?
Tanta Roba.
Voglio farci girare boinc con il mio account per un paio di giorni a massima potenza.
serve a trovare più giacimenti di petrolio in meno tempo?
si, per trovare i giacimenti più papabili in meno tempo
@zappy hai azzeccato: arrivare prima degli altri a mettere il capello su un possibile giacimento può valere diversi miliardi. Hai capito ora perchè serve un mostro di calcolo come questo?Tanta Roba.
Voglio farci girare boinc con il mio account per un paio di giorni a massima potenza.
basterebbe anche solo un paio di ore mi sa per scalare la classifica
peccato che la realtà imponga di cambiare fonti energetiche al più presto.
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