Vandalizzato lo spazioplano russo Buran che si trova a Baikonur

Uno dei modelli di spazioplano russo Buran presenti a Baikonur (in Kazakistan) ha subito in questi giorni un nuovo atto di vandalismo con scritte e graffiti presenti sulle fiancate. Roscosmos si è detta pronta a spostarli e conservarli.
di Mattia Speroni pubblicata il 27 Maggio 2021, alle 07:31 nel canale Scienza e tecnologiaRoscosmos
Lo Space Shuttle statunitense è decisamente più noto al grande pubblico del corrispettivo spazioplano russo Buran (che era collegato al vettore Energia). Anche quest'ultimo però ha rappresentato uno dei tentativi più interessanti nella corsa allo Spazio durante il periodo finale della Guerra Fredda, pur portando meno risultati in termini di missioni compiute.
Il programma sovietico prevedeva di rispondere agli Stati Uniti con un progetto simile allo Space Shuttle e, per certi versi, anche più avanzato (si pensi alle capacità di atterraggio autonomo) con scopi scientifici e militari. Ma la dissoluzione dell'Unione Sovietica ha portato al blocco di questo genere di sperimentazioni così come del programma spaziale sovietico.
Lo spazioplano Buran vandalizzato con graffiti
Non è la prima volta che uno dei modelli, attualmente conservato a Baikonur (dove c'è anche il cosmodromo), viene preso di mira dai vandali o danneggiato, per esempio dalla caduta del tetto dell'hangar. In questi giorni si è assistito a un'ulteriore "smacco" per questo reperto della corsa allo Spazio sovietica che meriterebbe di stare in un museo.
Da questo punto di vista, negli USA, è ancora possibile vedere da vicino gli Space Shuttle rimasti che sono conservati con cura. La Russia non ha ancora trovato il modo di dare giusto lustro al Buran tanto che uno dei più degni omaggi a questo spazioplano lo si trova in Germania, al Technik Museum Speyer.
Oltre ai "tag" di chi ha realizzato i graffiti sullo spazioplano Buran si legge anche una frase recita "prima di andare tra le stelle, l'essere umano ha bisogno di imparare a vivere sulla Terra". Quello vandalizzato dovrebbe essere un modello mai completato del tutto. Il codice sarebbe 1.02, chiamato non ufficialmente Ptichka (che significa piccolo uccello in russo). Ufficialmente invece avrebbe dovuto prendere il nome di Burya, che significa tempesta.
La risposta di Roscosmos ai vandalismi
Qualcosa però potrebbe essere cambiato proprio "grazie" all'ultimo atto di vandalismo. L'account ufficiale della Roscosmos ha infatti scritto in un post che "congiuntamente con la recente introduzione non autorizzata nella struttura inutilizzata di Baikonur, dove si trovano delle navicelle Buran, la parte russa sottoporrà la questione della conservazione di oggetti unici al cosmodromo alla prossima riunione della Commissione intergovernativa kazako-russa a Baikonur".
In seconda battuta è stato poi aggiunto un altro messaggio. Questo recita "secondo l'agenzia statale, è necessario prendere rapidamente una decisione sul trasferimento di oggetti unici a uno dei musei della cosmonautica. Roscosmos è pronta a discutere i termini di tale decisione". Spostare in sicurezza questo genere di grandi spazioplani non sarà sicuramente semplice né economico, ma con la crescente passione per lo Spazio e per la ricerca spaziale potrebbe favorire la strada della conservazione di reperti storici nel cammino dell'essere umano verso le stelle.
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10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSostanzialmente nessuna, un volo orbitale senza equipaggio, fine delle "missioni compiute"
Almeno una spolverata in tutti questi anni gliela potevano dare.
Viste le condizioni, i graffiti non gli stanno poi così male.
Se a questi ragazzini ( e parlo in generale ) gli venisse amputato uno o entrambi i pollici sul posto o spaccata la faccia a manganellate e costretti a rimborsare abbondantemente il danno salvo finire in galera stai pur certo che nessuno si permetterebbe.
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