Una scansione 3D del Titanic ne permetterà la conservazione digitale e nuove scoperte

Grazie a un'operazione condotta nel 2022, il Titanic è stato ora ricostruito in versione digitale e tridimensionale così da permetterne una migliore conservazione rispetto alle condizioni del fondale oceanico ma anche nuove scoperte.
di Mattia Speroni pubblicata il 18 Maggio 2023, alle 20:12 nel canale Scienza e tecnologiaIl naufragio del Titanic è entrato nella storia ed è ormai legato all'immaginario collettivo anche grazie a opere cinematografiche come il film di James Cameron. Le vicende sono state analizzate anche in diversi documentari e il suo relitto, diviso in due grandi parti si trova sul fondo dell'Oceano Atlantico. Le condizioni di conservazione nel corso degli oltre cento anni sono andate via via peggiorando e potrebbe non rimanere più molto tempo per conoscere nuovi dettagli.
Un aiuto potrebbe arrivare dalla tecnologia grazie alla collaborazione tra la casa di produzione Atlantic Productions e il partner strategico Magellan che hanno realizzato una nuova scansione 3D dettagliata del relitto così da permetterne una conservazione digitale nel corso del tempo. Considerando le dimensioni della nave, si tratta del più grande progetto di acquisizione tridimensionale sottomarina mai provato e un la possibilità per gli storici di avere nuovi dati da utilizzare.
Il Titanic è stato ricostruito digitalmente con una nuova acquisizione 3D
Secondo quanto riportato da Atlantic Productions, grazie al lavoro di Magellan è stato realizzato un vero e proprio "gemello digitale" con un livello di dettaglio mai visto prima. Il tutto si deve alla tecnologia sviluppata proprio da Magellan e pensata per operazioni di questo tipo in ambito marino (e in particolare in acque profonde, dove si trova la nave).
In realtà le operazioni navali per ricostruire tridimensionalmente il Titanic sono avvenute nel corso di sei settimane nell'estate del 2022. Ci sono però voluti altri mesi per completare l'analisi dei dati e avere il modello tridimensionale. Del resto il relitto si trova a 700 km dalle coste del Canada nell'Oceano Atlantico settentrionale a 3800 metri di profondità.
Per l'acquisizione sono stati impiegati i sommergibili dal nome Romeo e Giulietta che hanno lavorato per circa 200 ore. Parte della difficoltà, oltre alla profondità alla quale si trova il relitto è anche data dal fatto che la nave è divisa in due tronconi distanti circa 800 metri l'uno dall'altro. Le società coinvolte hanno sottolineato che il relitto vero e proprio non è stato minimamente toccato (per evitare alterazioni o peggiorare il deterioramento).
Del Titanic sono state catturate circa 700 mila immagini per avere una ricostruzione 3D fedele. Per capire il livello di dettaglio basti pensare che è possibile riconoscere il codice seriale di una delle eliche così come oggetti personali dei passeggeri. Le nuove analisi dovrebbero permettere di far luce sui dettagli di come l'iceberg ha colpito la nave e di come questa abbia impattato con il fondo oceanico.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSul sito BBC c'e' un'intervista in cui spiegano anche che stanno usando l'IA per mappare gran parte degli oggetti personali sparsi intorno all'altra meta' della nave ed associarli ai relativi proprietari basandosi sulle foto a disposizione.
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