TIM, i cavi sottomarini in fibra ottica usati per rilevare eventi sismici

Grazie al collegamento in fibra tra Vulcano e Milazzo, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il GeoForschungsZentrum di Potsdam hanno potuto monitorare in tempo reale l'attività sismica degli eventi vulcanici.
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Aprile 2022, alle 12:41 nel canale Scienza e tecnologiaTIM
I cavi sottomarini in fibra ottica di TIM sono stati usati per rilevare terremoti. Qualcosa di simile era già stato fatto da Open Fiber, ma sulla terra ferma. Questa volta, nell'ambito di una ricerca svolta dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dal GeoForschungsZentrum di Potsdam (GFZ), i cavi sottomarini in fibra ottica di TIM sono stati oggetto di un esperimento svolto nelle acque siciliane per circa un mese.
La fibra ottica che collega la centrale TIM di Vulcano a Milazzo, per un tratto di circa 50 chilometri via mare, è stata usata come sensore sismico al fine di acquisire i segnali registrati con un'elevata risoluzione spaziale (circa 4 metri) e temporale (1 kHz).
Presso la centrale è stato installato il dispositivo DAS (Distributed Acoustic Sensing) in grado di inviare impulsi di luce nella fibra e di registrare il segnale retrodiffuso, dalla cui analisi si ricava il movimento della terra, con il controllo via Internet da remoto.
Durante la sperimentazione sono stati acquisiti con continuità circa 20 terabyte di dati, ora allo studio degli scienziati per la comprensione dei processi responsabili del risveglio dell'attività vulcanica sull'isola. Già dalle primissime analisi si è rilevato che la nuova tecnologia adottata ha mostrato un'ottima accuratezza e sensitività dei segnali sismici, permettendo di osservare le variazioni di deformazioni (strain) dinamiche create da sorgenti antropiche e naturali, con evidenti variazioni di strain sulla fibra generati dagli eventi sismici locali.
"Questa importante iniziativa apre a possibili scenari applicativi che vedono le infrastrutture in fibra ottica, terrestri e sottomarine del Gruppo TIM, impiegate anche in ambito scientifico per lo sviluppo di soluzioni sensoristiche di nuova generazione, grazie alle competenze di primari enti di ricerca internazionali quali l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il GeoForschungsZentrum di Potsdam", si legge in una nota stampa del Gruppo.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSpiegata molto semplice e ignorante si tratta di misurare il tempo che ci mette l'impulso luminoso in condizione normale ad attraversare il cavo o, a seconda del metodo, ritornare indietro per riflessi interni della fibra, per poi usare questa misura come riferimento. Quando questa misura cambia dal riferimento, misura fatta di continuo, allora si può capire dove e quanto si è spostato il cavo e quindi capire se c'è un terremoto o altro. Si tratta di ordini di grandezza infinitesimali.
però il "dove" lo rilevi solo sulla tratta intera. Vista su un tratto sottomarino, son un bel pacco di Km
inoltre viste come "area" incrociando i dati di piu reti in fibra è ancora piu diluito,dubito siano poi "tante" le tratte sottomarine (almeno ad oggi)
in ogni caso si è uno strumento utile per monitorare aree che effettivamente dubito ospitino un sismografo
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