Stati Uniti, incentivi per l'eolico offshore Made in USA al fine di spingere il settore

I principali incentivi per spingere il settore sarebbero sotto forma di credito d'imposta sia sulla produzione di energia sia sulla produzione dei componenti necessari a realizzare impianti eolici offshore
di Carlo Pisani pubblicata il 12 Agosto 2021, alle 16:01 nel canale Scienza e tecnologiaSi chiama Offshore Wind American Manufacturing Act ed è un insieme di provvedimenti, sottoscritti dai senatori degli Stati Uniti, atti a rilanciare il settore dell'eolico offshore in America, dando priorità a componenti realizzati in patria.
I principali incentivi per spingere il settore sarebbero sotto forma di credito d'imposta sia sulla produzione di energia sia sulla produzione dei componenti necessari a realizzare impianti eolici offshore.
"L'industria eolica offshore è fondamentale per combattere il cambiamento climatico, generare energia pulita e dare impulso alla nostra economia.
L'Offshore Wind American Manufacturing Act contribuirà a creare nuovi posti di lavoro costruendo una catena di approvvigionamento Made in USA per tutti i componenti necessari per questi grandi progetti" ha affermato Elizabeth Warren senatrice degli Stati Uniti per lo stato del Massachusetts.
"Questa legislazione creerebbe un credito d'imposta sugli investimenti del 30% per le strutture qualificate che producono componenti e sottocomponenti per impianti eolici offshore. Il credito d'imposta sugli investimenti sarebbe integrato da un ulteriore credito che va da 2 a 5 centesimi di dollaro per watt di capacità nominale totale delle turbine installate. Tale credito d'imposta varia in base al tipo e provenienza dei componenti utilizzati, tra cui pale, torri, generatori, riduttori, fondazioni e relative piattaforme" ha invece commentato Ed Markey, anch'esso senatore per lo stato del Massachusetts.
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Quindi un piano che darebbe la priorità ai componenti e manufatti realizzati da aziende americane nell'ambito della costruzione e nell'espansione di impianti di produzione o nella fabbricazione di prodotti legati all'eolico offshore. Un piano di incentivi fissato su un arco temporale da quest'anno fino al 31 dicembre 2028, con successivo graduale abbassamento di anno in anno, ed un credito per watt installato disponibile fino al 31 dicembre 2030.
"Senza la produzione nazionale per supportare l'eolico offshore, gli Stati Uniti importerebbero da altri paesi i materiali e i componenti necessari per costruire l'industria eolica offshore americana. Abbiamo bisogno di politiche, come quelle dell'Offshore Wind Manufacturing Act 2021, per assicurarci di ricostruire meglio e di produrre il futuro energetico dell'America direttamente qui negli Stati Uniti" ha dichiarato Jason Walsh direttore esecutivo di BlueGreen Alliance, associazione di sindacati e organizzazioni ambientaliste a sostegno di progetti ecosostenibili.
"Riconosciamo l'importanza della creazione di una catena di approvvigionamento eolica offshore sostenibile con sede negli Stati Uniti che non solo consentirà la produzione di energia pulita, ma stimolerà anche la transizione alla produzione nazionale e creerà posti di lavoro ben retribuiti in tutto il paese" ha invece affermato David Hardy, CEO di Ørsted Offshore North America, azienda leader del settore.
Una bella spinta all'economia americana in grado, oltre a rilanciare un settore in forte crescita, di garantire che gli Stati Uniti possano soddisfare l'obiettivo di installare 30 GW di eolico offshore entro il 2030 come dichiarato recentemente anche del presidente Biden
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6 Commenti
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parlano solo di 1.5 milioni di ettari andati in fumo.. una bazzecola..
premesso, sono a favore dell'eolico dalla notte dei tempi.. ma dobbiamo risolvere molti problemi prima di sperare che l'elettrico risolva qualcosa..
Curioso che l'amministrazione Biden sta attuando misure anti-China per le quali Trump sarebbe stato messo in croce. Amen, basta che le cose vengano fatte, no importa da chi.
Negli ultimi 10 anni mi pare di aver notato che ,le tecnologie per produrre energia elettrica verde abbiano fatto passi da gigante,se riuscissimo pure a sviluppare le centrali a fusione,finalmente potremmo dismettere le centrali elettriche a carbone definitivamente.
l'unica cosa che mi sento di dire è che non è un'innovazione la pala verticale dal momento che è presente da almeno 15-20 anni
l'unica cosa è che effettivamente non veniva commercializzata ma solo testata
Negli ultimi 10 anni mi pare di aver notato che ,le tecnologie per produrre energia elettrica verde abbiano fatto passi da gigante,se riuscissimo pure a sviluppare le centrali a fusione,finalmente potremmo dismettere le centrali elettriche a carbone definitivamente.
Presumo che le pale tradizionali della foto siano più resistenti in offshore.
Sul mare (senza ostacoli) puoi avere venti forti che difficilmente avresti sulla terra.
Una pala grande penso sia più resistente.
Concordo per le pale verticali sui piccoli impiati tipo casa.
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