SpaceX Starship: il primo test del razzo spaziale più potente mai realizzato è rinviato

Oggi ci sarebbe dovuto essere il primo test orbitale per il grande razzo spaziale SpaceX Starship. Un problema a una valvola di Super Heavy (il primo stadio) ha però bloccato il lancio effettivo spostando la data ai prossimi giorni.
di Mattia Speroni pubblicata il 17 Aprile 2023, alle 15:29 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
Come abbiamo avuto modo di scrivere in passato, era da anni che gli appassionati di lanci spaziali aspettavano questo momento. Nella giornata di oggi sarebbe dovuto tenere il lancio del più grande razzo spaziale mai costruito dall'essere umano: Starship di SpaceX. Una soluzione ingegneristica complessa ma necessaria per permettere l'espansione della società di Elon Musk e fornire un servizio sia alle agenzie spaziali (NASA in primo luogo) sia alle varie società che intendono immettere in orbita un carico utile.
Nonostante l'inizio del test fosse iniziato correttamente un problema ha bloccato il tentativo di oggi. La strada per arrivare a un modello completamente operativo è ancora lunga diversi mesi e serviranno molte altre prove. A Boca Chica (in Texas), dove si trova Starbase, le operazioni fervono non solo per la prova di oggi ma anche per tutto ciò che vedremo nei prossimo periodo, compreso il primo lancio. Lo scopo di SpaceX è continuare a sperimentare via via versioni sempre più definitive del vettore per arrivare a finire lo sviluppo delle varie versioni che vedremo. Come scritto dagli esperti di settore, quando ci sarà il primo lancio inizierà una nuova era. Ci sarà un periodo "pre-Starship" e un periodo "post-Starship" nell'evoluzione tecnica e tecnologica umana.
SpaceX Starship: lancio rinviato
Ricordiamo che questo sarà il primo vettore completamente riutilizzabile di queste dimensioni a essere realizzato. La possibilità di riutilizzo vista con i razzi spaziali Falcon 9 e Falcon Heavy verrà ulteriormente migliorata non solo in termini di capacità di carico ma anche per la possibilità di recuperare il secondo stadio (o stadio superiore). Questo significherà non avere più componenti "a perdere" riducendo anche i detriti spaziali in orbita e riducendo anche i costi complessivi di lancio che, una volta completata la piena operatività, permetteranno di risparmiare soldi sia per SpaceX ma anche per i clienti. L'enorme capacità di carico consentirà anche a scienziati e ingegneri di avere meno limiti tecnici nella realizzazione di strumenti scientifici, come i telescopi spaziali, che potranno essere così ancora più grandi e complessi.
Il test parziale effettuato oggi prevedeva l'utilizzo di una Starship in configurazione Ship 24 e Booster 7 (formalmente Super Heavy). Si tratta di due unità provate diverse volte ma che non hanno mai effettivamente volato. A causa della natura sperimentale del primo test orbitale la società ha preferito pianificare di non recuperare nessuno dei due stadi facendoli ammarare rispettivamente nel Golfo del Messico e nell'Oceano Pacifico. L'idea era quella di proteggere le strutture di terra, in particolare la zona di Mechazilla (nome ironico utilizzato per la torre di lancio) e dei serbatoi di metano e ossigeno nelle vicinanze.
Complessivamente Starship, quando assemblata, ha un'altezza di circa 120 metri (più di NASA SLS o del Saturn V) con lo stadio inferiore, Super Heavy, alto circa 70 metri mentre lo stadio superiore, Ship, raggiunge quasi i 50 metri. Il diametro invece è di circa 9 metri. La sua capacità di lancio di un carico utile è pari a 150 tonnellate in orbita bassa terrestre (secondo le stime). Interessante è che per aumentare la capacità di carico anche verso orbite più dispendiose in termini di propellente, per esempio verso la Luna, ci si potrà avvalere di un rifornimento in orbita sfruttando delle versioni modificate della stessa navicella che fungeranno da "cisterne". Questo, pur aumentando la complessità delle operazioni, consente di avere meno vincoli dal punto di vista delle capacità di trasporto.
Il quasi lancio di oggi della navicella Starship
Alle 14:40, ora italiana, è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia mentre il caricamento del propellente era già in corso. Mechazilla aveva le "bacchette" di ritenzione aperte mentre il braccio per il caricamento del propellente (Quick Disconnect Arm) era collegato e stava riempiendo i serbatoi di metano e ossigeno liquidi. A differenza di Falcon, SpaceX ha scelto di non utilizzare RP-1 (cherosene) ma un'altra miscela per i potenti motori Raptor 2, soluzione completamente rinnovata rispetto ai Merlin dei precedenti vettori.
Alla base di Super Heavy troviamo 33 motori Raptor 2, superando così i 31 motori presenti sul razzo sovietico N1 (nel primo stadio) che però non raggiunse mai l'orbita. La struttura in acciaio di Starship gli permette di essere più economica e relativamente semplice lavorare. In generale lo scopo è quello di avere una flotta di razzi spaziali che avranno bisogno di poca manutenzione e che siano pronti al decollo con tempistiche inimmaginabili attualmente.
Alle 15:14 (ora italiana) John Insprucker di SpaceX ha annunciato che il tentativo di lancio di oggi sarebbe stato annullato a causa di un problema di pressurizzazione di Super Heavy. Elon Musk ha poi aggiunto su Twitter che si trattava di una valvola di pressurizzazione congelata che ha fatto desistere SpaceX dal lanciare Starship oggi.
Considerando il quantitativo di propellente impiegato, ci dovrebbero volere circa 48 ore per ripetere il tentativo di lancio mentre si cerca di capire come risolvere il problema alla valvola. In generale comunque le operazioni, fino a quel momento, si sono svolte regolarmente e non ci sono stati danni alle strutture. La società ha quindi impiegato questo "quasi-lancio" come un Wet Dress Reharsal acquisendo ulteriori dati per i futuri tentativi.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info1_ Come mai durante il programma Apollo bastava un solo grande razzo per portare in orbita gli astronauti e tutto il necessario per andare sulla Luna e tornare mentre ora serve un grande razzo che porta in orbita gli astronauti e la capsula per il rientro, un enorme razzo che porta in orbita il modulo lunare ed altri 7 che lo riforniscono?
2_ Uno dei problemi dello Space Shuttle era il rivestimento termico formato da piastrelle che hanno causato non pochi problemi di sicurezza e costavano uno sproposito in manutenzione, in cosa le piastrelle di Starship differiscono da quelle dello Shuttle per superare questi problemi? Se non sbaglio in uno dei voli di prova Ship ne ha anche perse alcune.
Grazie in anticipo a chiunque chiarirà i miei dubbi!
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