SpaceX Starlink: saranno meno visibili da terra, parola di Elon Musk

SpaceX Starlink: saranno meno visibili da terra, parola di Elon Musk

I satelliti SpaceX Starlink stanno affascinando gli osservatori casuali che stanno vedendo il luminoso "trenino" in questi giorni. Ma le critiche della comunità scientifica continuano e Elon Musk ha proposto due novità per i prossimi lanci.

di pubblicata il , alle 19:21 nel canale Scienza e tecnologia
SpaceX
 

Non è la prima volta che scriviamo in merito alla troppa visibilità dei satelliti SpaceX Starlink durante le fasi di posizionamento nell'orbita finale. Molti astronomi professionisti (e non) hanno già espresso un parere piuttosto negativo per l'impatto che questi satelliti avranno per le osservazioni scientifiche.

spacex starlink traces

Elon Musk e SpaceX hanno sempre ribadito l'impegno a cercare la migliore soluzioni che possa conciliare il business della connettività satellitare e la ricerca scientifica. Per esempio la NASA ha messo a disposizione di tutti un'app per capire l'impatto dei satelliti mentre le proteste dal mondo scientifico continuano. Recentemente lo stesso Musk è tornato sull'argomento dichiarando che nei prossimi lanci ci saranno ulteriori strategie per ridurre la magnitudo/visibilità dei suoi satelliti.

A Gennaio 2020 è stato fatto un primo test coprendo un satellite con una vernice scura (il satellite è stato ribattezzato DarkSat). Uno studio che ne ha comparato la magnitudo con uno Starlink standard ha visto una riduzione della visibilità a occhio nudo ma non abbastanza per non rovinare le immagini di osservatori come il National Science Foundation Vera C. Rubin Observatory.

Nuovi test per Starlink meno visibili

Su Twitter, Elon Musk ha dichiarato che nel prossimo lancio (il nono) ci saranno SpaceX Starlink equipaggiati con coperture di colore scuro che non impatteranno sulle capacità di trasmissione dei satelliti. Inoltre durante la fase di salita nell'orbita definitiva, ci sarà un nuovo posizionamento per i pannelli solari che li alimentano, così da renderli ancora una volta meno visibili.

Musk ha scritto in risposta a un tweet "grazie! Stiamo adottando alcune misure chiave per ridurre la luminosità dei satelliti tra l'altro. Dovrebbero essere molto meno visibili durante la fase di ascesa dell'orbita modificando l'angolazione dei pannelli solari e tutti i satelliti avranno coperture a partire dal lancio 9".

Non ci sono ancora informazioni su come saranno realizzate queste coperture e come funzioneranno effettivamente durante il prossimo lancio reale degli SpaceX Starlink. Il lancio 8 avverrà a Maggio 2020 mentre il lancio 9 non ha ancora un periodo effettivo (forse Giugno).

10 Commenti
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Ragerino28 Aprile 2020, 09:11 #1
Ma abbiamo davvero bisogno di altra spazzatura spaziale?
mattia.l28 Aprile 2020, 09:21 #2
Originariamente inviato da: Ragerino
Ma abbiamo davvero bisogno di altra spazzatura spaziale?


Eh ma l'esaltato ha sempre bisogno di giochini nuovi altrimenti si annoia
Benna8028 Aprile 2020, 09:22 #3
Quindi mi pare di capire che per quelli già in orbita non ci siano grandi soluzioni da adottare per ridurne la visibilità.... cioè, quelli si vedono e si vedranno anche in futuro.
Mah, sta cosa di voler portare copertura internet nel deserto del Sahara non è che mi convinca granchè
djfix1328 Aprile 2020, 09:35 #4
nel deserto del Sahara ce già il WIMAX da decenni con da 30 mega a 1Giga!!
siamo in Italia ad avere scarsa crescita di rete extraurbana.
marcram28 Aprile 2020, 10:01 #5
Originariamente inviato da: Benna80
Quindi mi pare di capire che per quelli già in orbita non ci siano grandi soluzioni da adottare per ridurne la visibilità.... cioè, quelli si vedono e si vedranno anche in futuro.
Mah, sta cosa di voler portare copertura internet nel deserto del Sahara non è che mi convinca granchè


Futuro breve, perché poi i satelliti cadono e vanno sostituiti.
marcram28 Aprile 2020, 10:03 #6
Originariamente inviato da: Ragerino
Ma abbiamo davvero bisogno di altra spazzatura spaziale?


Sicuramente più che non di certi commenti...
quartz28 Aprile 2020, 10:30 #7
Originariamente inviato da: Benna80
Quindi mi pare di capire che per quelli già in orbita non ci siano grandi soluzioni da adottare per ridurne la visibilità.... cioè, quelli si vedono e si vedranno anche in futuro.
Mah, sta cosa di voler portare copertura internet nel deserto del Sahara non è che mi convinca granchè


Ciao,
Sono un radioastronomo e ieri ero collegato alla conferenza Astro2020 proprio sul tema "Optical Interference from Satellite Constellations Meeting", in cui è intervenuto anche Musk e altri representatives di SpaceX.

Ci ha rassicurato sul fatto che i satelliti verranno sostituiti piuttosto spesso, e dunque è molto probabile che i primi batch di satelliti verranno fatti bruciare e saranno sostituiti dalle nuove versioni che stanno studiando/ultimando per mitigare la loro luminosità in cielo.

Quelli già in orbita saranno utili per studiarne le caratteristiche di riflettività, anche in collaborazione con astronomi ottici.

Inutile dirvi che tutta la comunità è molto preoccupata, ma se non altro SpaceX è molto collaborativa.
Domenik7328 Aprile 2020, 12:12 #8
Originariamente inviato da: Benna80
Mah, sta cosa di voler portare copertura internet nel deserto del Sahara non è che mi convinca granchè


Io non abito nel deserto del sahara, ma in una zona periferica di un capoluogo di provincia, dove, per lavorare da casa, devo accontentarmi di un wimax che viene venduto a 30mbps in down e 3 in up (e già questi valori massimi, considerate le attuali esigenze sono al limite della decenza, o dell'indecenza, soprattutto per quanto riguarda l'upload), ma che, in realtà, va a 7/1 quando c'è il vento favorevole, o meno nei momenti di maggiore intensità di traffico. Senza consoderare che spesso, nel bel mezzo di una call skype, la connessione cade e devo tenere in attesa per diversi minuti i miei interlocutori. Non posso nemmeno lamentarmi, perchè da contratto la velocità minima per questo tipo di connessione è 1 in down e segnali di fumo in up e in caso di guasti hanno le classiche 48 ore lavorative per risolvere il problema (numeri anacronistici). Questo grazie ai pochi investimenti fatti dalla nostra ex compagnia di bandiera, svenduta dai politici e spolpata per bene dai loro amici, che ha solo incassato senza creare infrastrutture. Io spero molto in questo progetto, perchè prima che da me portino (se mai accadrà la fibra o una connessione radio con velocità e limiti minimi non ridicoli, arriverà (per quanto possa sembrare assurdo è più probabile) la pensione mia e dei miei figli
marcram28 Aprile 2020, 12:39 #9
In più, crea ridondanza e concorrenza.
djfix1329 Aprile 2020, 09:19 #10
nel deserto del Sahara ce già il WIMAX da decenni con da 30 mega a 1Giga!!
siamo in Italia ad avere scarsa crescita di rete extraurbana.

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