Scoperto il buco nero che sta distruggendo una stella più distante dalla Terra

Grazie al lavoro congiunto di ben 21 telescopi, tra i quali VLT di ESO, è stato possibile rilevare quello che dovrebbe essere l'evento di distruzione mareale di una stella dovuto all'azione di un buco nero più distante dalla Terra mai osservato.
di Mattia Speroni pubblicata il 30 Novembre 2022, alle 17:01 nel canale Scienza e tecnologiaESONASA
All'inizio del mese abbiamo scritto di Gaia BH1, quello che è attualmente il buco nero più vicino alla Terra mai scoperto. Certo, non rappresenta in alcun modo un pericolo per il nostro Pianeta considerando le sue dimensioni e caratteristiche oltre al fatto che si trova comunque a 1600 anni luce. Si tratta comunque di una rilevazione interessante per conoscere questi oggetti celesti che sono complessi da studiare e anche da osservare (se non sono attivi).
L'ESO (European Southern Observatory) ha annunciato che grazie al Very Large Telescope e altri ventuno telescopi (compreso Hubble) è stato possibile osservare quello che dovrebbe essere il buco nero più distante dalla Terra che sta distruggendo una stella, secondo i modelli attualmente disponibili. Rilevare questo genere di fenomeni dovuti in particolare gli eventi di distruzione mareale o Tidal Disruption Event (TDE) è ancora piuttosto raro e rilevarli a grandi distanze diventa un'impresa quasi impossibile. Fortunatamente esistono strumenti scientifici come VLT che permettono di arrivare a questi risultati. Ecco quello che c'è da sapere.
Il buco nero più distante dalla Terra che sta distruggendo una stella
Nial Tanvir, uno dei ricercatori che ha realizzato lo studio pubblicato in queste ore, ha pubblicato "abbiamo visto finora solo una manciata di questi TDE con getto e rimangono eventi molto esotici e poco conosciuti". Per questo ogni evento di questo tipo, generato da un buco nero, è importante per continuare a raccogliere dati e avere una migliore comprensione dell'Universo.
L'evento è stato inizialmente rilevato a febbraio 2022 dal telescopio statunitense Zwicky Transient Facility (ZTF) e ha "attivato" poi la rete di telescopi in tutto il Mondo per osservare l'evento denominato AT2022cmc. L'osservazione avvenuta inizialmente nel visibile è stata simile a un gamma ray burst (si tratta della prima volta che un evento del genere viene rilevato nel visibile e non con telescopi che osservano lunghezze d'onda a più alta energia). Per avere una maggiore quantità di dati da analizzare sono stati impiegati altri telescopi, come Hubble (filtri F606W e F160W), sfruttando la capacità di osservare nel vicino infrarosso, visibile e ultravioletto ma anche raggi gamma e onde radio.
Grazie allo strumento X-shooter del Very Large Telescope di ESO è stato possibile calcolare che l'indice di spostamento verso il rosso (redshift) era pari a z = 1,19325. Quando è stata generata l'emissione rilevata l'Universo aveva circa un terzo della sua età. I dati hanno anche mostrato come l'unico fenomeno compatibile con le osservazioni era un evento di distruzione mareale dovuto a un buco nero che ha generato un getto puntato verso la Terra.
Giorgos Leloudas (un altro ricercatore che ha aiutato nella realizzazione dello studio) ha dichiarato "poiché il getto relativistico punta verso di noi, l'evento ci appare molto più luminoso di quanto sarebbe altrimenti e risulta visibile in una banda più ampia dello spettro elettromagnetico". In particolare i getti relativistici sono stati creati dal gas della stella distrutta che hanno creato un disco di accrescimento in rapida rotazione. Nuovi studi nei prossimi mesi permetteranno di raccogliere ulteriori informazioni e quindi definire al meglio questo evento così particolare.
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12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChe vergogna… sono giornalisti chi scrive gli articoli per HWU?
scoperta precedente dopo assai sensazionale
l'articolo buco(lo) nero più distante dalla super(grammatica)tutto chiaro èccetto il buco nero e la gaussiana (in senso di distribuzione)
definire esotici in contesto universale
In questo caso abbiamo un titolo che seppur scritto sintatticamente bene, è del tutto incomprensibile. Che vuol dire "una stella più distante dalla Terra"? Più distante rispetto a cosa?
Sono il primo a lamentarmi di chi viene qui a commentare gli articoli solo per criticare l'articolista di turno, che sembra lo sport preferito di molti utenti. Però a volte sono indifendibili.
Sono tante le domande sull universo ....ma andiamo a impelagarci su cose infinitamente lontane. In effetti ci sono così pochi buchi neri ............
Sono tante le domande sull universo ....ma andiamo a impelagarci su cose infinitamente lontane. In effetti ci sono così pochi buchi neri ............
Sarebbe bello poter osservare un bel buco nero in orbita intorno a Giove, il Sole che diventa una Supernova, una stella di neutroni in un laboratorio o un quasar che orbita attorno alla Luna. Ma al netto delle conseguenze che non ci vedrebbero più in questa realtà in qualunque di questi casi, non è materialmente possibile una cosa del genere.
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