Scoperta la "batteria al diamante" che non si scarica mai

Scoperta la "batteria al diamante" che non si scarica mai

Un team di scienziati britannici ha sviluppato una batteria innovativa al carbonio-14 capace di alimentare dispositivi medici e tecnologici per migliaia di anni, promettendo una soluzione sostenibile e sicura per l'energia continua.

di pubblicata il , alle 15:45 nel canale Scienza e tecnologia
 
Un gruppo di ricercatori dell'Autorità per l'energia atomica del Regno Unito (UKAEA) e dell'Università di Bristol ha annunciato una scoperta rivoluzionaria nel campo dell'energia: la prima batteria al carbonio-14 al mondo.

La batteria in questione ha il potenziale di alimentare dispositivi per migliaia di anni, rendendola particolarmente adatta per applicazioni in ambito medico, come impianti oculari, apparecchi acustici e pacemaker.

Sarah Clark, direttrice del ciclo del combustibile al trizio presso l'UKAEA, ha descritto questa tecnologia come un "modo sicuro e sostenibile" per fornire energia continua. La batteria utilizza un diamante artificiale per racchiudere piccole quantità di carbonio-14, un isotopo radioattivo con un'emivita di circa 5.700 anni. Ciò significa che la batteria conserverà metà della sua energia anche dopo millenni.

Come Funziona la Batteria al Carbonio-14

La batteria sfrutta il decadimento radioattivo del carbonio-14, che emette elettroni attraverso un processo noto come effetto betavoltaico. A differenza delle batterie tradizionali che si basano su reazioni chimiche, questa tecnologia cattura gli elettroni in rapido movimento all'interno della struttura del diamante, simile a come i pannelli solari convertono la luce in elettricità.

Le dimensioni dei prototipi attuali sono contenute, misurando 10 mm x 10 mm e con uno spessore fino a 0,5 mm. Essendo il materiale più duro conosciuto dall'uomo, il diamante garantisce che le radiazioni emesse dal carbonio-14 non possano fuoriuscire, rendendo la batteria sicura per l'uso umano e ambientale.

Oltre ai dispositivi medici, le batterie al diamante potrebbero essere utilizzate in ambienti estremi dove la sostituzione delle batterie convenzionali è impraticabile, come nello spazio o in situazioni di emergenza.

Il professor Tom Scott dell'Università di Bristol ha dichiarato: "La nostra tecnologia micropower può supportare un'ampia gamma di applicazioni importanti, dalle tecnologie spaziali ai dispositivi di sicurezza".

Inoltre, la produzione di queste batterie rappresenta anche una soluzione per lo smaltimento dei rifiuti nucleari. Il carbonio-14 è generato in blocchi di grafite in alcune centrali nucleari a fissione. Estraendo il carbonio-14 da questi materiali, si riduce la loro radioattività e si semplifica lo stoccaggio sicuro dei rifiuti.

Neil Fox della School of Chemistry dell'Università di Bristol ha sottolineato che sebbene il carbonio-14 possa essere pericoloso se ingerito o toccato direttamente, il suo confinamento all'interno del diamante garantisce che non ci sia rischio per gli esseri umani. Le batterie al diamante non solo offrono una fonte di energia duratura ma contribuiscono anche a ridurre l'impatto ambientale associato alla produzione e allo smaltimento delle batterie tradizionali.

22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
R@nda09 Dicembre 2024, 16:02 #1
E che vuoi che sia una Panda full optional a 800mila euro !
mail9000it09 Dicembre 2024, 18:04 #2

notizia nota

É da un po' che ne parlano (qualche anno). L'idea é molto interessante in certi contesti anche se è a verificare il rapporto tra peso, volume ed energia prodotta.
Il costo trattandosi comunque di diamanti artificiali non sarà basso e sicuramente non adatto all'uso consumer... ma su satelliti da esplorazione profonda potrebbero essere interessanti.

Come batterie nucleari esistono da tempo quelle allo stronzio-90 (che produce calore e non direttamente energia elettrica ) e piú recentemente quelle al Nickel-63.
giovanni6909 Dicembre 2024, 19:31 #3
Un diamente per uso industriale ha un costo relativamente irrisorio; dipende quelli per l'uso in questione.
HW202109 Dicembre 2024, 20:53 #4
Le applicazioni le vedo più che altro in imprese spaziali, immaginate le sonde Voyager dotate di una simile batteria, per migliaia e migliaia di anni ci offrirebbero segreti dell'universo inimmaginabili

Uno che ha problemi di cuore e necessita di un pacemaker con queste batterie che gli offra la garanzia di non fermarsi mai, solo a sentire il prezzo del pacaemaker gli verrà un'infarto ...
Giulio197609 Dicembre 2024, 23:07 #5
Andrebbero bene per i dispositivi mobili (cellulari, tablet)?
Informative09 Dicembre 2024, 23:16 #6
Originariamente inviato da: Giulio1976
Andrebbero bene per i dispositivi mobili (cellulari, tablet)?


No, l'energia emessa è bassissima. Vanno bene magari per microsensori ecc.
Almeno al momento, salvo qualche breakthrough.
aqua8410 Dicembre 2024, 06:45 #7
Originariamente inviato da: R@nda
E che vuoi che sia una Panda full optional a 800mila euro !


Eh ma la Panda BASE costa già tanto, aggiungi qualche optional Fiat Luxury come potrebbe essere i finestrini elettrici, poi magari vuoi fare lo sceicco e ci vuoi pure il ruotino VERO di scorta ed ecco che in un attimo arrivi a spendere quelle cifre
Mparlav10 Dicembre 2024, 07:31 #8
Il processo industriale dei diamanti artificiali è costoso ed è difficie da abbattere. Chissà se è possibile utilizzare in qualche modo quelli industriali, dalla polvere al carato, costano molto di meno.
v10_star10 Dicembre 2024, 08:25 #9
Originariamente inviato da: mail9000it
..CUT...

Come batterie nucleari esistono da tempo quelle allo stronzio-90 (che produce calore e non direttamente energia elettrica ) e piú recentemente quelle al Nickel-63.


tipo quelle che i russi hanno utilizzato nei boschi in ucraina per alimentare i loro ponti radio? (e poi tranquillamente abbandonate dopo la caduta del muro)
cronos199010 Dicembre 2024, 09:06 #10
Essendo il materiale più duro conosciuto dall'uomo, il diamante garantisce che le radiazioni emesse dal carbonio-14 non possano fuoriuscire, rendendo la batteria sicura per l'uso umano e ambientale.
Ehm... ok che i miei studi in materia oramai sono di molti anni fa, ma che diavolo centra la durezza con la capacità di emettere radiazioni?

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^