"Ronda di notte" di Rembrandt torna al suo splendore originale: miracolo dell'intelligenza artificiale

Il celebre quadro di Rembrandt è tornato alle sue dimensioni originali dopo essere stato tagliato nel 1715. Grazie all'intelligenza artificiale le parti mancanti sono state restituite al dipinto.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 25 Giugno 2021, alle 10:19 nel canale Scienza e tecnologiaSi tratta di un vero e proprio miracolo tecnologico quello attuato sul celebre ed enorme dipinto di Rembrandt "Ronda di notte". L'opera del maestro olandese, datata 1642, fa oggi parte della collezione permanente del Rijksmuseum, museo nazionale situato ad Amsterdam.
Inizialmente ubicata all'interno della sala riunioni delle guardie civiche (antica sede delle milizie della capitale), nel 1715 il capolavoro è stato spostato nella sala del consiglio di guerra del municipio di Amsterdam, più precisamente nello spazio tra due porte. A causa delle dimensioni molto importanti (363×437 cm), l'opera non entrava interamente nella nuova collocazione, di conseguenza il dipinto è stato tagliato in tutti e quattro i lati per adattarlo al nuovo spazio. La manovra ha causato un grosso danno all'opera, dato che le quattro parti mancanti (60 cm a sinistra, 7 cm a destra, 22 cm in alto, 12 cm in basso) non sono mai state ritrovate.
Vi chiederete, come hanno fatto a ricostruirle se non sappiamo com'era l'originale? La risposta è semplice. Per fortuna, prima che il quadro fosse stato mutilato, Gerrit Lundens ne dipinse una copia di dimensioni ridotte, oggi conservata alla National Gallery di Londra.
È proprio qui che entra in gioco la tecnologia insieme all'intelligenza artificiale (AI). Un mix di immagini ad altissima risoluzione, scannerizzazioni e altri processi digitali per un totale 51 TB di dati sono state combinate al fine di ricreare le parti mancanti più similmente possibile a quelle dell'originale di Rembrandt. La copia di Lundens è stata fondamentale per i lavori, ma di certo non è paragonabile alla mano e ai colori dell'originale. Grazie a una rete neurale, l'intelligenza artificiale è riuscita a sviluppare degli algoritmi in grado di rielaborare le immagini in base allo stile di Rembrandt.
"Abbiamo insegnato al computer quali colori il maestro olandese ha usato nel dipinto e come erano le sue pennellate", ha spiegato Taco Dibbits, il direttore del museo.
Il restauro si è concluso e il dipinto ha raggiunto la sua bellezza iniziale, proprio come l'aveva pensato il maestro olandese. Nel dettaglio all'opera si aggiungono:
- Tre personaggi sul lato sinistro
- L'elmo completo di un figurante sul lato destro
- Una più chiara visione del ragazzo in basso a sinistra che fugge dalla milizia
C'è però un'altra importante novità riportata alla luce dopo il restauro e il ritorno del dipinto alle fattezze originarie: il quadro mutilato ha per secoli occultato la reale composizione dell'opera, ovvero la disposizione degli elementi all'interno del campo visivo.
I due personaggi principali: il capitano Frans Banninck Cocq e il Tenente Willem van Ruytenburch che si vedono al centro del dipinto tagliato sono ora spostati verso destra, così da concepire e ritrovare quella dinamica e quel movimento dell'opera voluti originariamente da Rembrandt.
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2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info75 anni dopo che è stato dipinto era "solo" un bel quadro, non un capolavoro.
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