Razzi SpaceX per l'esercito USA: rifornimenti in tutto il mondo in meno di 90 minuti

L'Aeronautica Militare USA sta sviluppando il programma Rocket Cargo Vanguard per utilizzare razzi SpaceX per spedire rifornimenti globalmente in meno di 90 minuti, ma affronta sfide ambientali e di costo.
di Lorenzo Tirotta pubblicata il 26 Marzo 2025, alle 11:43 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
L'Aeronautica Militare degli Stati Uniti sta per intraprendere un nuovo capitolo nella logistica militare globale con il programma Rocket Cargo Vanguard, che prevede l'utilizzo di razzi SpaceX per trasportare rifornimenti in qualsiasi punto del pianeta in tempi record.
Il programma Rocket Cargo Vanguard
Il programma Rocket Cargo Vanguard è stato concepito per sfruttare la tecnologia dei razzi riutilizzabili di SpaceX per lanciare carichi nello spazio e riportarli sulla Terra in meno di 90 minuti. Insomma, parliamo di un approccio che potrebbe consentire all'esercito di consegnare rifornimenti in qualsiasi parte del mondo con una velocità senza precedenti, superando le limitazioni dei tradizionali mezzi di trasporto aereo e navale.
L'idea di utilizzare razzi per il trasporto di merci non è nuova, ma è stata rafforzata da dichiarazioni di alti ufficiali militari come il generale in pensione Stephen R. Lyons, che nel 2020 ha parlato dell'enorme potenziale di questa tecnologia. "Pensate a spostare l'equivalente di un carico utile di un C-17 ovunque nel mondo in meno di un'ora", ha detto Lyons.
Per testare questa tecnologia, l'Aeronautica Militare ha annunciato piani per costruire due piattaforme di atterraggio su Johnston Island, un'isola remota nel Pacifico. C'è da dire che il progetto deve affrontare rigorosi controlli ambientali, poiché Johnston Island è parte del Pacific Islands Heritage Marine National Monument e ospita specie protette.
L'avviso pubblicato sul Federal Register il 3 marzo segnala l'intenzione di costruire le piattaforme di prova, ma sottolinea che sarà necessario condurre studi approfonditi per valutare l'impatto ambientale. L'Air Force è ottimista sul fatto che questi studi dimostreranno che il progetto non avrà un impatto significativo sull'ecosistema dell'isola, ma i report saranno resi pubblici all'inizio di aprile per consentire un periodo di commento pubblico di 30 giorni.
L'altra sfida cruciale, oltre all'impatto ambientale, è quella dei costi. Infatti, lanciare un razzo nello spazio è estremamente costoso, con un singolo lancio che può raggiungere decine di milioni di dollari.
Non sappiamo cosa ci rivelerà il futuro, ma come ha affermato il generale in pensione John Raymond, "Rocket Cargo modificherà radicalmente il panorama della logistica rapida, collegando il materiale ai combattenti congiunti in una frazione del tempo che ci vuole oggi".
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoProbabilmente via nave, costa meno.
In teoria un sistema del genere serve per inviare molto velocemente rifornimenti strategici (roba che deve essere disponibile nel minor tempo possibile per coprire un "buco" nel sistema logistico utilizzato normalmente).
Oppure potrebbero decidere di usare un modulo di rientro "a perdere", nel senso che il booster rientra alla base o viene recuperato, mentre il carico arriva a destinazione dentro un "guscio di rientro" ridotto al minimo (scudo termico + propulsori di manovra economici e paracadute ?).
Questo perchè altrimenti usando delle "vere" starship, sul luogo di destinazione servirebbe una infrastruttura logistica non da poco (piattaforme di lancio, depositi di propellente ed eventualmente ossigeno liquido, un minimo di infrastruttura per la manutenzione, ecc. ecc.) e la cosa è fattibile solo in zone ben protette oppure lontane da zone troppo a rischio.
Musk è ormai indifendibile, ma va detto che questo progetto è stato messo sul tavolo fin dai primi sviluppi di Starship. Il governo americano ha finanziato SpaceX e non solo per le necessità di NASA. Qualsiasi progetto di qualsiasi azienda americana che sia di interesse militare viene finanziato per poterlo sfruttare a tempo debito. Musk o non Musk.
In teoria un sistema del genere serve per inviare molto velocemente rifornimenti strategici (roba che deve essere disponibile nel minor tempo possibile per coprire un "buco" nel sistema logistico utilizzato normalmente).
Oppure potrebbero decidere di usare un modulo di rientro "a perdere", nel senso che il booster rientra alla base o viene recuperato, mentre il carico arriva a destinazione dentro un "guscio di rientro" ridotto al minimo (scudo termico + propulsori di manovra economici e paracadute ?).
Questo perchè altrimenti usando delle "vere" starship, sul luogo di destinazione servirebbe una infrastruttura logistica non da poco (piattaforme di lancio, depositi di propellente ed eventualmente ossigeno liquido, un minimo di infrastruttura per la manutenzione, ecc. ecc.) e la cosa è fattibile solo in zone ben protette oppure lontane da zone troppo a rischio.
Starship a rigore dovrebbe raggiungere uno stadio di sviluppo tale da essere in grado di atterrare sulla superficie lunare e tornarsene indietro, senza bisogno di alcun sistema al suolo. Perciò in teoria non dovrebbe aver bisogno di nulla nemmeno sulla Terra. Il punto è se possa avere sufficiente propellente per ripartire e atterrare altrove. Ho qualche dubbio che possa farcela senza sacrificare gran parte del carico utile.
Comunque non è detto che non sia conveniente anche come sistema a perdere. In caso di guerra un vantaggio tattico del genere può valere i soldi del secondo stadio, a seconda dei casi.
in parte corretto..
la cina sta facendo una corsa agli armamenti che gli USA si sognano..
stanno ANCHE esplorando il sistema solare ma stanno anche creando la più grande macchina da guerra al mondo.. gli USA semplicemente non hanno gli stessi soldi e forza della cina per fare entrambe non avendo una dittatura (per ora...)
la cina sta facendo una corsa agli armamenti che gli USA si sognano..
stanno ANCHE esplorando il sistema solare ma stanno anche creando la più grande macchina da guerra al mondo.. gli USA semplicemente non hanno gli stessi soldi e forza della cina per fare entrambe non avendo una dittatura (per ora...)
non penso che il problema sia la dittatura, semplicemente i cinesi hanno una capacità produttiva ed "economica" migliore degli USA
beh si.. sono "focused" visto che hanno appunto un sistema dittatoriale.. è la loro grande forza
dal punto di vista della capacità produttiva questo è un enorme plus..
"una" testa decide ed assegna soldi e risorse per quell'obiettivo.. in una nazione "occidentale" la cosa non funziona.. troppo tempo perso a parlare a discutere, ad obbiettare, etc.. in Cina si fa.. noi parliamo di fare
detto questo, fare distruggendo l'ambiente è una cosa che facevamo anche noi ma abbiamo deciso che non è etico.. in Cina invece è necessario per crescere, stando al loro Presidente.
Invece è proprio quello il " problema " ( non per loro ): la Cina è ancora un Paese di stampo socialista leninista, dove il Partito Comunista Cinese ha la supremazia su tutto ed ha il controllo su tutti i poteri. Per meglio scrivere più che controllo i poteri sono emanazione del comitato centrale del partito unico.
La Cina di oggi deriva esclusivamente dalla volontà politica di Mao, in qualità di leader supremo del Partito Comunista Cinese, di far " arricchire " la nazione trasformandola da una economia collettivizzata di stampo contadino in una potenza industriale ed economica.
Chi non si adegua alla linea del Partito è, quando va bene, ghettizzato ed escluso dalla vita economica del paese, altrimenti deve essere rieducato con mezzi e metodi coercitivi.
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