Nucleare: la Francia tende la mano anche all'Italia, che declina gentilmente l'invito
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Parigi ha invitato una serie di paesi per coordinare politiche a sostegno dell'atomo in Europa, tra cui Svezia, Polonia e Ungheria. L'Italia, inserita nella rosa, ha negato la sua presenza
di Giulia Favetti pubblicata il 28 Febbraio 2023, alle 20:17 nel canale Scienza e tecnologia"Non è prevista la presenza di nessun rappresentante italiano domani a Stoccolma a incontri che avranno per oggetto la tematica del nucleare".
La precisazione è arrivata nella serata del 27 febbraio direttamente dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Pichetto Fratin, dopo che varie fonti, tra le quali l'agenzia Reuters, avevano citato anche l'Italia tra i paesi pronti ad accettare l'invito della ministra francese per la transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher, a margine del Consiglio informale europeo dei ministri di energia, trasporti e telecomunicazioni.
L'esponente di Renaissance, il partito del presidente Emmanuel Macron, aveva convocato poche ore prima un vertice con "tutti i paesi che hanno un posto nel nucleare europeo, che sarà uno degli strumenti, insieme alle rinnovabili, per raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonio", dopo aver incontrato proprio nella capitale svedese i suoi omologhi europei.
I Paesi a cui la Francia ha rivolto la propria attenzione, sono: Romania, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Svezia, Croazia, Bulgaria, Paesi Bassi e Finlandia.
L'obbiettivo, secondo Pannier-Runacher, "è di creare l'alleanza nucleare e di lanciare un segnale forte nei vari negoziati europei, discutendo competenze professionali, sicurezza, forniture, gestione dei rifiuti" e di farlo anche con la commissaria all'Energia Kadri Simson.
"Rinnovabili e nucleare - ha dichiarato la ministra a Stoccolma - sono i pilastri su cui costruire la nostra transizione energetica, abbiamo bisogno di entrambi e i paesi devono poter decidere il proprio mix energetico".
Il Sole24ore, nel proprio editoriale, affonda ancora di più la lama nella questione, sostenendo senza mezzi termini che "l'obiettivo di Parigi è noto: costruire sull'atomo un'alleanza più larga possibile in chiave anti-tedesca facendo conquistare al nucleare un posto di primo piano, accanto alle rinnovabili, nel mix energetico del Vecchio Continente."
Il nucleare rientra tra gli investimenti che la Commissione europea compatibili con le transizioni ecologica ed energetica: su questo punto sembra ormai chiaro si stiano creando due schieramenti distinti, che vedono la Francia, che soddisfa gran parte del proprio fabbisogno energetico con le centrali nucleari, a favore, mentre Spagna, Germania e anche l'Austria, contro.
Negli ultimi giorni le discussioni sul tema non sono mancate, con la sopracitata Reuters che aveva intervistato diversi funzionari e diplomatici, presenti in sede euro-parlamentare, a riguardo.
A questo link l'articolo che abbiamo dedicato alla questione.
Guardando entro i nostri confini, l'Italia, come scritto sopra, non prenderà parte al vertice convocato dalla ministra francese, ma non è chiaro, al momento, come evolverà la nostra posizione a riguardo, nel prossimo futuro.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a poche ore dall'invito di Parigi, ha infatti dichiarato: "Investire sul nucleare pulito e sicuro di ultima generazione è un dovere sociale, economico e ambientale. Avanti futuro".
Mentre di tutt'altro avviso è un altro dei ministro del Presidente Meloni, Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica dell'Italia), esponente di FI, che pur essendo personalmente favorevole al nucleare di quarta generazione, ha ribadito con forza la posizione italiana.
"Sul nucleare il nostro Paese ha fatto una scelta precisa con il referendum del 1987. Qualsiasi riflessione sul tema andrà quindi prima valutata in sede governativa e approfondita anche dal Parlamento".
144 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infole persone terrorizzate dalla televisione nel 1987 hanno fatto una scelta "precisa".. come recita lo slogan li sopra.. non la gente che chiede auto elettriche, condizionatori, asciugatrici, pompe di calore, etc etc etc..
queste persone vogliono energia, a basso prezzo, sempre a prescindere dal clima, dal vento, dal sole etc ed è assurdo vedere come stia crescendo il consumo medio delle abitazioni e se dobbiamo aggiungere anche le auto i consumi del civile cresceranno di continuo ma noi no.. ancorati ad un referendum vecchio di quasi 40 anni fatto ad-hoc per affossarci.. avessimo avuto le nostre 4 centrali nucleari avremmo risparmiato un sacco di metano ma no.. abbiamo chiuso il nucleare per andare a metano e carbone negli anni '90 .. scelta molto ecologica.. e poi comprare nucleare dalla Francia facendo silenzio..
Aveva ragione Chicco, ogni tanto Enel dovrebbe spegnere la luce in Italia per far ricordare alla gente che non è ovvio che ci sia la luce per forza anche la dove la si osteggia (produzione)..
Ti verrebbe da dirgli "forse non é chiaro cocco, il NUCLEARE É ILLEGALE IN ITALIA".
Quindi inutile parlare di una roba che NON abbiamo, non abbiamo filiere, siti per le scorie ecc ecc.
L'unica cosa che resta del nucleare é che dopo 30 anni NON abbiamo smantellato 4 (quattro centrali) e NON abbiamo un sito definitivo delle storie.
Avete passione per il nucleare?
A) é tardi ormai é troppo costosa come energia.
B) La Francia ha 56 reattori basta comprarla da loro la corrente.
Appena li sistema che attualmente, anche loro comprano corrente dalla Germania (che le centrali le chiude).
Il petrolio ed il gas lo possiamo comprare da mezzo mondo ed il nucleare a quattro passi, da un partner europeo NO?
A) é tardi ormai é troppo costosa come energia.
B) La Francia ha 56 reattori basta comprarla da loro la corrente.
da A), unitamente alla prima parte di B) deriva che i francesi sono coglioni
ma, domanda.
se i coglioni francesi, dato il vertiginoso aumento della domanda di corrente (ste smilionate di macchine dovranno caricarsele, no?) smettono di vendercerla che famo?
https://www.repubblica.it/economia/...alia-366022503/
Ed in ogni caso dopo 36 anni quei referendum non contano niente, il Parlamento è sovrano.
Famo che, anche nel caso decidessimo oggi di costruire una centrale nucleare, per i prossimi 10 anni (15/20 per i nostri tempi) non avremo comunque niente in grado di produrre energia. Perchè una centrale non si costruisce facendo una buca in terra e riempiendola con una colata di cemento...
monsieur de la palice ti fa una pippa a te
sai quanto tempo ci hanno messo a costruire la A4? col tuo ragionamento saremmo ancora ad andare da torino a venezia sulla statale.
ma, domanda.
se i coglioni francesi, dato il vertiginoso aumento della domanda di corrente (ste smilionate di macchine dovranno caricarsele, no?) smettono di vendercerla che famo?
https://www.repubblica.it/economia/...alia-366022503/
Te la sei fatta la stessa domanda sul petrolio? Se l'OPEC NON aumenta la produzione o magari la taglia ed il petrolio sfonda quota 100$ a barile.
Che fai?
O paghi o vai a piedi.
Stessa cosa per la corrente o ti metti l'ipianto FV o devi pregare che qualcuno ti venada una 30ina di mld di m3 di gas per fartela altrimenti spegni la luce.
sai quanto tempo ci hanno messo a costruire la A4? col tuo ragionamento saremmo ancora ad andare da torino a venezia sulla statale.
Saremmo dove saremmo ma c'è una certezza il nucleare NON è la risposta a questa crisi energetica.
Potrebbe esserlo della prossima (ma ne dubito) ma di certo non di questa.
Per cui meglio pregare che i francesi continuino a vendere i loro 15 TWh/anno.
Altrimenti altro che nucleare.
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