NASA, scoperto nuovo sistema con almeno 3 esopianeti abitabili

La NASA ha scoperto un nuovo sistema composto da sette pianeti in orbita intorno ad una stella nana rossa, di cui tre con buone possibilità di trovare tracce di vita
di Nino Grasso pubblicata il 23 Febbraio 2017, alle 13:25 nel canale Scienza e tecnologiaNella conferenza tenuta il 22 febbraio, ampiamente anticipata e fortemente attesa, la NASA ha annunciato che lo Spitzer Space Telescope ha confermato la presenza di sette pianeti con caratteristiche simili alla Terra orbitanti attorno ad una stella particolarmente vicina per i canoni spaziali. A circa 40 anni luce di distanza dalla Terra c'è in altre parole un sistema con sette esopianeti, fra cui a detta della NASA tre nella "Goldilocks Zone", nella zona abitabile.
Un annuncio di questo tipo non ha eguali nella storia recente dell'astronomia visto che è la prima volta che viene trovato un sistema solare con sette pianeti e dimensioni simili al nostro. E c'è di più: secondo la NASA in condizioni atmosferiche ideali ognuno di questi pianeti potrebbe contenere acqua allo stato liquido, con le probabilità più alte naturalmente per gli esopianeti nella zona abitabile. Maggiori certezze sono rimandate in seno ad analisi più approfondite.
Se venisse scoperta la presenza di ossigeno, metano, ozono e diossido di carbonio nell'atmosfera di solamente uno dei sette pianeti, questo ci direbbe che "al 99% c'è vita", ha dichiarato Michael Gillon, uno dei responsabili principali della scoperta. "Questa scoperta potrebbe rappresentare un pezzo significativo nel puzzle per la ricerca di ambienti abitabili, luoghi che sono favorevoli alla vita", ha invece sottolineato Thomas Zurbuchen durante la conferenza per la stampa.
Il gruppo di pianeti intorno alla stella TRAPPIST-1 si può osservare nella costellazione dell'Aquario e si trova a circa 39,5 anni luce dal nostro sistema solare. Sembra inoltre che tutti i sette pianeti siano rocciosi, come la Terra, e non gassosi come ad esempio Giove o nane di ghiaccio come l'asteroide Cerere. I pianeti orbitano intorno ad una nana rossa più fredda, piccola e meno luminosa del Sole, con orbite estremamente più piccole rispetto a quelle dei pianeti del sistema solare.
I pianeti più interni completano le loro orbite in soli 1,5 e 2,4 giorni, mentre il sesto pianeta compie il percorso ogni 12 giorni e si stima che il settimo e ultimo pianeta completi la sua orbita in circa 20 giorni. La distanza fra un pianeta e l'altro in determinate circostanze può essere paragonabile a quella della Luna e la Terra (solo qualche volta in più), e quindi dalla superficie di uno dei pianeti potrebbe essere possibile osservare le caratteristiche geologiche dei pianeti più vicini.
Nonostante la vicinanza del sole c'è la forte speranza per la presenza d'acqua sui pianeti, dal momento che TRAPPIST-1 è piuttosto debole e dovrebbe produrre un calore inferiore rispetto al Sole. Sorgono dubbi per quanto riguarda il livello di radiazioni emanato, che potrebbe comunque essere fatale per l'essere umano. Rimangono comunque molto positivi i ricercatori: "Il sistema TRAPPIST-1 fornisce una delle migliori opportunità per il prossimo decennio di studiare le atmosfere intorno a pianeti che hanno dimensioni simili a quelle terrestri", ha detto Nikole Lewis.
La parola TRAPPIST sta per "Transiting Planets and Planetesimals Small Telescope", lo strumento in Cile che ha originariamente permesso di scoprire tre dei pianeti lo scorso mese di maggio. Con l'aiuto di altri telescopi terrestri, come il Very Large Telescope dell'European Southern Observatory, lo Spitzer ha confermato l'esistenza di due di questi e ne ha scoperto altri cinque. La novità sul nuovo sistema solare arriva in un periodo molto florido per l'astronomia, con scoperte che si susseguono inarrestabili da parecchi mesi e con Elon Musk che ha rivelato i suoi piani per mandarci su Marte.
Tuttavia è per il momento il caso di mantenere i piedi saldati in Terra, in tutti i sensi, visto che i dubbi sulla reale abitabilità dei pianeti appena scoperti sono ancora molti. È probabile che vista la vicinanza con il proprio sole i sette pianeti siano in rotazione sincrona, quindi espongono sempre la stessa faccia, e pertanto ci possono essere differenze di temperatura enormi fra la zona illuminata e quella scura. Questo porterebbe anche alla presenza di venti molto forti, rendendo la vita probabile solamente nelle zone vicine alle aree crepuscolari.
Le nane rosse sono inoltre soggette a brillamenti frequenti e molto più violenti di quelle tipiche del nostro Sole, capaci addirittura di compromettere le stesse atmosfere dei pianeti più vicini. Serviranno ancora anni di ricerche e studi per analizzare la reale composizione del nuovo sistema, delle atmosfere dei pianeti, e della possibilità di trovare acqua e addirittura vita sulla loro superificie. Tutto quello che abbiamo oggi, e non è poco, è che lì a 39,5 anni luce dalla Terra c'è un altro fantastico sistema di pianeti pieno di nebulosi misteri. E il sogno di riuscire a raggiungerlo.
29 Commenti
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I pianeti più interni completano le loro orbite in soli 1,5 e 2,4 giorni, mentre il sesto pianeta compie il percorso ogni 12 giorni e si stima che il settimo e ultimo pianeta completi la sua orbita in circa 20 giorni.
questa è la rivoluzione in torna alla stella
e la rotazione? ...
[I]Tidally locked: When a celestial body, such as a planet or moon, always has one side facing the body it orbits, such as a star or planet. A tidally-locked planet has a day side facing the heat of its star, and a colder night side facing away. Tidal forces and the star’s gravity “lock” the planet, so that its orbital period is equal to its rotation period.[/I]
https://exoplanets.nasa.gov/news/14...nd-single-star/
In parole povere quello che avviene tra la Terra e la Luna. Di conseguenza, periodo orbitale e di rotazione attorno al proprio asse dei vari pianeti dovrebbe essere lo stesso.
[ EDIT ]
Ecco, anticipato di 30 secondi
al massimo capodanno
cmq essendo cosi' vicini ma essendo di dimensioni ben maggiori della luna non si influenzano di brutto da un punto di vista gravitazionale? si muovono in cluster?
Uno di questi 7 esopianeti ospiterà vita? .. Questa ê la domanda esistenziale umana dai tempi antichi. Per verificarlo serve una pazienza di qualche decina di migliaia di anni con le tecnologie attuali, 31 anni Luce non sono uno scherzo...
Confidiamo nelle scoperte dei pronipoti della millesima generazione futura...
se è vero che è pieno di nane rosse è anche abbastanza probabile di beccare pianeti di dimensioni medie in zona abitabile magari anche più vicini di questo sistema
E' arrivato il momento di ideare il sistema di fare balzi iperspaziali.
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