NASA InSight: dopo un anno, il riassunto delle scoperte su Marte

NASA InSight ha ancora qualche problema contro il quale lottare ma nonostante tutto ha prodotto dati e raccolto informazioni su Marte. Tutto questo ha portato alla realizzazione di ben sei studi differenti. Ecco quello che c'è da sapere.
di Mattia Speroni pubblicata il 25 Febbraio 2020, alle 12:01 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
NASA InSight non è tra le missioni più fortunate dell'agenzia spaziale statunitense. Ma del resto lo Spazio non è certo "amico" e anche dopo decenni di esperienza è sempre un'impresa eroica far atterrare sonde/lander/rover e farli funzionare correttamente su Marte.
Come scritto però, nonostante i problemi e gli inconvenienti incontrati sul suolo marziano, NASA InSight ha potuto lavorare e raccogliere dati. Tutto questo ha portato alla realizzazione di sei nuovi articoli scientifici che parlano delle caratteristiche di Marte, dall'atmosfera al terreno fino al sottosuolo.
Marte è pieno di sorprese: parola di NASA InSight
Ricordiamo che il lander è atterrato in una zona chiamata Elysium Planitia e che a differenza dei rover non si sposterà più da quella posizione (essendo sprovvisto di ruote). Inoltre c'è da precisare che NASA InSight non indagherà direttamente sulla presenza di vita sul Pianeta Rosso (per quello ci sarà Mars 2020) ma piuttosto sulla struttura per capire le differenze e le somiglianze con la nostra Terra.
Non a caso all'interno del lander troviamo un sismometro, sensori per misurare la pressione del vento e dell'aria, un magnetometro e una sonda per misurare la temperatura interna di Marte. Purtroppo quest'ultima ha avuto non pochi problemi e ancora adesso non è posizionata come previsto.
Marte e i suoi terremoti
Marte non è un pianeta veramente "morto" dal punto di vista geologico. Anche se non è certo paragonabile alla Terra, secondo le rilevazioni di NASA Insight i terremoti sono più frequenti del previsto anche se di lieve entità. Grazie al sismometro (che ha come acronimo SEIS) sono stati rilevati più di 450 eventi sismici. Grazie alla copertura speciale è quasi certo che questi siano effettivamente terremoti e non eventi esterni come il vento.
Sempre stando ai dati, il terremoto più forte ha avuto una magnitudo di 4. Purtroppo questo dato è ancora insufficiente per studiare correttamente l'interno di Marte. Infatti non è importante solo sapere se ci sono terremoti e di quale entità ma, grazie a come le onde sismiche si muovono, è possibile capire com'è strutturato il pianeta.
Non avendo una tettonica a placche, parte dei terremoti sono dovuti all'attività vulcanica. In particolare Cerberus Fossae è la zona su cui si sono concentrate le ricerche (e dove dovrebbero essere avvenuti i due terremoti rilevati da NASA InSight).
La struttura della crosta superficiale ha poi intarsi dovuti a inondazioni che hanno scavato canali (lunghi anche 1300 chilometri) che poi sono a loro volta stati coperti di lava negli ultimi 10 milioni di anni. Proprio i flussi di lava hanno i segni di terremoti avvenuti negli ultimi 2 milioni di anni.
Il campo magnetico
Marte non è sempre stato come lo conosciamo oggi. Gli scienziati lo sanno. In passato (miliardi di anni fa) aveva un campo magnetico. Ben prima che l'essere umano potesse studiarlo, questo è scomparso pur lasciando dietro di sé informazioni sul suo passato.
Il campo magnetico ha magnetizzato rocce che si trovano dai 60 metri ma anche più in profondità. Ed è per studiare questo aspetto che NASA InSight è dotata di un magnetometro. Grazie alla possibilità di essere più vicino al suolo, il lander riesce ad avere risultati più precisi delle sonde in orbita (che avevano fornito già i primi risultati).
I risultati sono ancora preliminari ma in futuro si cercherà di capire quanto siano effettivamente forti questi campi magnetici o quanto siano distanti dalla superficie. Quello che è sicuro è che si tratta di rocce molto antiche. In ultimo, sembra che il magnetismo delle rocce cambi durante il giorno. Una spiegazione definitiva non c'è, ma gli scienziati presumono possa essere dovuto all'interazione tra vento solare e atmosfera di Marte (il pianeta ha infatti una debole atmosfera).
Non manca il vento su Marte
Grazie a NASA InSight è possibile conoscere velocità e direzione del vento, oltre alla pressione dell'aria. Nella zona in cui si trova il lander sono stati rilevati moltissimi diavoli di polvere (dust devils). Si tratta di turbinii che possono anche raccogliere sabbia dalla superficie diventando così evidenziabili anche dalle fotografie.
Nonostante questa premessa, questa missione non è riuscita ancora ad avere un'immagine di questo fenomeno. Ma ciò non significa che non possano essere rilevati da SEIS. Grazie ai dust devils è anche possibile studiare il sottosuolo vista la grande sensibilità del sismografo.
Nel cuore di Marte
Come abbiamo scritto più sopra, NASA InSight si concentra sulla struttura di Marte. Come sarà il nucleo del Pianeta Rosso? Liquido o solido? Attualmente non lo sappiamo con certezza. Ma la strumentazione chiamata RISE potrebbe rispondere al quesito.
Infatti oltre alla radio per comunicare con gli scienziati è presente un'altra radio, ancora più potente, che può rilevare come "risponde" il centro del pianeta mentre è in rotazione. Una minore oscillazione significherebbe che il pianeta ha un cuore solido, al contrario sarebbe liquido. La risposta però potrà arrivare solamente con due anni (terrestri) di raccolta dei dati pari a un anno marziano.
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