NASA e DARPA insieme per la propulsione nucleare termica delle future navicelle spaziali

La propulsione nucleare termica è al centro di un nuovo accordo tra NASA e DARPA che svilupperanno congiuntamente un velivolo spaziale dimostrativo che potrebbe decollare a partire dal 2027. Lo sguardo è rivolto verso Marte.
di Mattia Speroni pubblicata il 26 Gennaio 2023, alle 18:07 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
L'utilizzo dell'energia nucleare per la propulsione spaziale non è un'idea nuova. Nei decenni scorsi si è esplorata questa opzione per sostituire o affiancare la propulsione chimica e aumentare le prestazioni delle navicelle spaziali. Solo negli ultimi anni però questa tecnologia sembra aver preso nuovamente vigore in virtù dell'esplorazione spaziale (anche umana) che non guarda solamente all'orbita bassa terrestre ma anche alla Luna e ancora di più a Marte (ma ci vorranno comunque diversi anni prima di vederla concretizzata).
Due anni fa la NASA e il Dipartimento dell'Energia (che sovraintende la parte dedicata all'energia nucleare civile) avevano già avviato una prima sperimentazione dichiarando congiuntamente che "l'obiettivo della NASA è di ridurre al minimo il tempo in cui l'equipaggio viaggia tra la Terra e Marte fino a un minimo di due anni". Ora questo argomento è stato nuovamente al centro dell'attenzione ma questa volta la "coppia" è formata da NASA e DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency). Ecco quello che sappiamo.
NASA e DARPA insieme per la propulsione nucleare termica
Come nel caso del progetto con il DoE, anche per quello con la DARPA la NASA ha intenzione di sperimentare la tecnologia di propulsione nucleare termica per ridurre le tempistiche di un ipotetico futuro viaggio verso Marte da parte di un equipaggi umano.
Il programma ha preso il nome di DRACO o Demonstration Rocket for Agile Cislunar Operations. Una prima navicella sperimentale (senza equipaggio) chiamata X-NTRV dovrebbe essere pronta a partire dal 2027 ma ovviamente molto dipenderà da come procederà lo sviluppo effettivo. L'amministratore della NASA, Bill Nelson, ha dichiarato "[...] con l'aiuto di questa nuova tecnologia, gli astronauti potrebbero viaggiare da e verso lo Spazio profondo più velocemente che mai – una capacità importante per prepararsi alle missioni con equipaggio su Marte".
Secondo il comunicato stampa congiunto, la NASA si occuperà di sviluppare la tecnologia legata al reattore nucleare mentre la DARPA penserà alla realizzazione della navicella spaziale (che dovrebbe avere un'orbita compresa tra i 700 km e i 2000 km). Come viene precisato "la DARPA funge da ente appaltante per lo sviluppo dell'intero stadio e del motore, che include il reattore". Sempre questa agenzia sarà a capo del programma generale, dell'integrazione della parte del razzo, delle approvazioni, della programmazione e sicurezza. In questo modo probabilmente si intende ridurre al minimo l'impegno economico da parte della NASA che è già sotto-finanziata.
I reattori nucleari potrebbero essere utilizzati anche sulla superficie lunare per generare energia non ricorrendo esclusivamente ai pannelli solari e garantendo quindi opzioni di produzione energetica "di backup". In questo caso però si tratta di un appalto con il DoE.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infovisto che pensano di mandare degli astronauti, 8 mesi per andare e qualche mese in più per tornare, visto che i pianeti si allontanano...
https://en.wikipedia.org/wiki/Mars#...ner_planets.gif
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