NASA Dragonfly: la missione per volare su Titano, la luna di Saturno

NASA Dragonfly è la nuova missione dell'agenzia spaziale che punta a realizzare qualcosa di unico: inviare un drone (volante) su Titano, la luna di Saturno. Il lancio è previsto per il 2026 mentre l'arrivo è per il 2034.
di Mattia Speroni pubblicata il 29 Giugno 2019, alle 09:31 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
NASA Dragonfly è la nuova missione che l'agenzia spaziale statunitense ha annunciato in queste ore! Si tratta di un'ambiziosa nuova possibilità data agli scienziati di tutto il Mondo per scoprire come la vita potrebbe essersi originata sulla Terra.
La missione prevede l'atterraggio su Titano, luna di Saturno che da molto tempo ha attirato l'attenzione dei ricercatori per via della sua struttura e composizione. In particolare i composti organici che potrebbero essere impiegati come "mattoni" fondamentali su cui costruire la vita.
A differenza però di altre missioni, NASA Dragonfly punta ad avere un rover che potrà librarsi in aria e quindi spostarsi più velocemente sulla luna. Le tempistiche ufficiali parlano di un lancio previsto per il 2026 e un arrivo per il 2034 (salvo i possibili ritardi per difficoltà tecniche o tagli di budget).
Quello che possiamo considerare come un drone (oggetto unico nel suo genere), prevederà otto rotori e sfrutterà l'atmosfera di Titano per librarsi in aria. Questo perché l'atmosfera della luna è quattro volte più densa di quella terrestre permettendo così di far volare il drone.
La missione NASA Dragonfly dovrebbe avere una durata di 2,7 anni (che però potranno essere prorogati) e investigherà dalle dune al fondo di un cratere. Proprio in quest'ultimo caso acqua e materia organica potrebbero aver creato qualcosa di fondamentale per la vita.
Non mancherà poi uno studio della struttura di Titano, dall'atmosfera fino alle profondità per capire come la luna è composta e dove potrebbero essere trovate nuove informazioni.
La prima zona a essere "toccata" sarà quella chiamata "Shangri-La" simili alle dune della Namibia per poi passare al cratere Selk. Il drone potrà volare fino a 8 chilometri per ogni carica e avrà un RTG per la ricarica (come per Curiosity). Il tragitto complessivo dovrebbe arrivare a 175 chilometri.
La missione è particolarmente complessa perché bisognerà far volare un drone su Titano a 1,4 miliardi di chilometri dal Sole e con una temperatura superficiale di -179°C.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn atterraggio su uno dei pianeti esterni (sposando la definizione proposta dagli scienziati planetari), è una grandissima occasione per ampliare le conoscenze sui corpi solidi del sistema solare e, di conseguenza, del nostro stesso. Non vedo l'ora.
Per "idrocarburi" cosa si intende? Metano e petrolio come sulla terra?
Fantastico posto dove fumare una sigaretta !
PS: lo so che manca il combulente ... ho fatto una battuta ...
Vi immaginate i test del drone ? lo devono spruzzare di metano liquido ?
PS: lo so che manca il combulente ... ho fatto una battuta ...
Se spieghi la battuta però la uccidi...
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Grazie per la risposta
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