NASA Curiosity: nonostante i problemi alle ruote il rover prosegue l'esplorazione di Marte, con alcune novità

Nonostante le ruote del rover statunitense NASA Curiosity abbiano alcuni danni al battistrada, l'esplorazione del Pianeta Rosso sta proseguendo svelando anche quello che potrebbe essere accaduto milioni di anni fa nel cratere Gale.
di Mattia Speroni pubblicata il 09 Ottobre 2024, alle 14:49 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Attualmente su Marte sono attivi due rover, entrambi statunitensi. Si tratta di NASA Perseverance e NASA Curiosity, due unità strettamente imparentate con la prima che è la versione evoluta della seconda che si trova sul Pianeta Rosso ormai dal 5 agosto 2012, atterrando nel cratere Gale. Rispetto ai predecessori, questi rover sono decisamente più grandi, pesanti e complessi tanto da dover sviluppare un nuovo sistema di atterraggio chiamato skycrane.
Come sappiamo, da tempo NASA Curiosity soffre di un problema al battistrada delle ruote in metallo che si sono via via deteriorate percorrendo gli attuali (oltre) 32 km su Marte. I sassi acuminati hanno segnato in maniera irreparabile le ruote ma questo non ha fermato il rover statunitense che sta continuando a operare. Come scritto dall'account ufficiale su X "queste grandi ruote continuano a girare. Le foto recenti delle mie ruote hanno preoccupato alcuni di voi, ma sono qui per rassicurarvi, stiamo benissimo! Le immagini aiutano il mio team a tenere sotto controllo l'usura. Se si arrivasse al dunque, potrei toglierne una parte e continuare a girare".
La buona notizia è che NASA Perseverance, proprio alla luce di questi problemi, ha adottato un design differente per il battistrada che sembra essere decisamente più resistente facendogli percorrere già oltre 29 km dal 18 febbraio 2021.
La vita su Marte e i nuovi dati di NASA Curiosity
Tornando a Curiosity, la possibilità di raccogliere dati ha consentito di fare nuove ipotesi sull'evoluzione di Marte e su come sia diventato un pianeta inabitabile nel corso del tempo. In particolare il rover avrebbe impiegato il Sample Analysis at Mars (SAM) e il Tunable Laser Spectrometer (TLS) per analizzare gli isotopi dei carbonati che si trovano nel cratere Gale così da capire come fosse il clima milioni di anni fa. In particolare ci si è concentrati sugli isotopi di ossigeno e carbonio, con quelli più leggeri che si sono dispersi rispetto a quelli più pesanti che sono rimasti in quantità più elevate.
Secondo quanto riportato, gli isotopi presenti nei carbonati farebbero capire come l'acqua abbia vissuto cicli di evaporazioni molto rapidi su Marte. I dati indicherebbero inoltre che la vita si sarebbe formata difficilmente sulla superficie, ma non esclude in maniera assoluta questa possibilità oltre a quella che la vita abbia avuto uno sviluppo sotterraneo o ancora che si sia formata ed estinta prima della formazione dei carbonati.
I carbonati (che aiutano a comprendere le evoluzioni del clima) si sarebbero formati o attraverso una serie di cicli di raffreddamento oppure oppure per la presenza di acqua molto salata con un clima freddo che avrebbe portato alla formazione di ghiaccio.
Nel secondo caso ci sarebbero stati cicli con acqua liquida relativamente abbondante con ambienti più o meno abitabili mentre le temperature rigide avrebbero potuto ridurre le capacità di sviluppo della vita. I dati raccolti da NASA Curiosity confermano altre ipotesi fatte in passato anche se i ricercatori non hanno ancora un'idea precisa di tutta l'evoluzione del Pianeta Rosso.
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