NASA: c'è acqua nelle zone della Luna illuminate dal Sole vicino alla Terra. Una scoperta fondamentale!

La NASA sta tenendo una conferenza stampa nella quale ha annunciato la scoperta di presenza di acqua nelle zone illuminate dal Sole (sulla faccia vicina alla Terra) della Luna. Una scoperta fondamentale per le missioni Artemis.
di Mattia Speroni pubblicata il 26 Ottobre 2020, alle 17:28 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Grazie al telescopio SOFIA è stato possibile confermare la presenza di acqua nella faccia rivolta verso la Terra della Luna in zona equatoriale e illuminata dal Sole. Questo è una scoperta molto importante in ottica delle missioni Artemis e per gli astronauti che dal 2024 potranno tornare sul nostro satellite. Ad annunciarlo è stata la NASA (con un teaser da parte di Bridenstine) durante una conferenza stampa tenutasi in questi minuti.
L'acqua sulla faccia vicina alla Terra della Luna apre nuovi scenari per la NASA
Non sappiamo ancora quanto saranno sfruttabili queste riserve di acqua sulla Luna. Sicuramente un punto di partenza per missioni robotiche (e successivamente umane) e per studiare la regolite lunare che ha intrappolato le molecole.
Secondo quanto emerso, l'acqua sulla Luna sarebbe arrivata attraverso i meteoriti che hanno impattato con la superficie. Gli impatti hanno creato strutture di piccole dimensioni che contengono le molecole d'acqua permettendo di resistere alle condizioni difficili del satellite. La quantità stimata è di 100 ppm - 412 ppm (parti per milione) nel primo metro della superficie ma non è ancora chiara la quantità totale. Una bottiglia d'acqua dispersa in un metro cubo di regolite (all'interno di strutture circolari di ridotte dimensioni).
La zona interessata è il cratere Clavius ma in futuro saranno fatte nuove osservazioni per migliorare la precisione dei dati ed espandere le conoscenze sul fenomeno.
Paul Hertz (direttore della divisione astrofisica alla NASA) ha dichiarato "avevamo indicazioni che l'acqua che conosciamo - potrebbe essere presente sul lato soleggiato della Luna. Ora sappiamo che è lì. Questa scoperta sfida la nostra comprensione della superficie lunare e solleva interrogativi intriganti sulle risorse rilevanti per l'esplorazione dello spazio profondo".
La scoperta grazie al telescopio SOFIA
La scoperta annunciata oggi e che ha al centro la Luna, è stata portata a termine grazie al telescopio SOFIA (acronimo per Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy). Si tratta di un telescopio molto particolare considerando che è alloggiato all'interno di un Boeing 747SP, permettendogli di volare a un massimo di quasi 14 km.
Questo è importante perché a quelle altezze si supera (al 99%) il filtro naturale dell'atmosfera terrestre alla radiazione infrarossa. Si possono così acquisire informazioni che in alternativa solo telescopi spaziali possono catturare, il tutto però senza la complessità di un lancio e relative problematiche di manutenzione e controllo.
Il telescopio SOFIA ha dimensioni di 2,7 metri con un diametro effettivo di 2,5 metri. Questo consente di studiare il Sistema Solare e tutte quelle situazioni dove sono presenti polveri che bloccano la luce visibile (ma non gli infrarossi). Inoltre la possibilità di spostarsi in tutto il Mondo permette anche di cambiare "punto di vista" sul fenomeno da osservare.
36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infola cosa nota dal 2009 grazie al LEND a bordo della LRO
(articolo pubblicato su Science)
www.nature.com/news/2009/090918/full/news.2009.931.html
solo che dato che l'avevano scoperto i russi non era una scoperta
valida.
Ma non avrebbe dovuto vagare sulla Luna senza toccare il suolo?
certo, mi pare ovvio. ma dorcopio che sbadato.
https://www.nature.com/articles/s41...-01222-x#_blank
la cosa nota dal 2009 grazie al LEND a bordo della LRO
(articolo pubblicato su Science)
www.nature.com/news/2009/090918/full/news.2009.931.html
solo che dato che l'avevano scoperto i russi non era una scoperta
valida.
Ni. Nel senso che avevano trovato tracce di idrogeno solitamente collegate alla presenza di acqua ("This hydrogen is often interpreted as a proxy for water ice, although it could also be molecular hydrogen or hydrogen trapped in other molecules" ). Qui invece hanno fatto un passo ulteriore. Inoltre non si trova ai poli ma nella zona equatoriale.
Perdiamo tempo a cercare ovunque l'acqua e forme di vita primitive ma non siamo ancora riusciti a distanza di 60 anni ad isolare e studiare il virus del HIV.
Per il covid 19 che non é né piu' né meno di una forte influenza blocchiamo l'economia e limitiamo la libertà dei cittadini ... qualcosa non torna ...
Investissero i soldi per cose piu' interessanti, a fanculo la luna e marte.
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