Morto il cosmonauta Alexei Leonov: fu il primo uomo a passeggiare nello spazio

Un'agenzia di notizie russa ha riportato il decesso di Alexei Leonov, all'età di 85 anni. Nel 1965 è stato il primo cosmonauta a lasciare la propria navicella "entrando" nello spazio
di Nino Grasso pubblicata il 12 Ottobre 2019, alle 12:01 nel canale Scienza e tecnologiaAlexei Leonov è deceduto all'età di 85 anni in seguito a una lunga malattia. È stato il primo uomo a passeggiare nello spazio, dopo aver lasciato la sua navicella. A riportare la notizia è stata l'agenzia di notizie russa TASS, che ha citato uno degli assistenti.
Il cosmonauta si è iscritto con forza sui libri di storia nel 1965, quando è uscito dalla sua navicella spaziale in missione nello spazio per circa 12 minuti, passeggiando intorno collegato al veicolo attraverso un cavo. Una missione pionieristica per l'epoca, conclusa con un incidente che è entrato anch'esso nella storia: durante la passeggiata la tuta spaziale indossata da Leonov si è gonfiata e irrigidita per via della mancanza di contro pressione causata dal vuoto dello spazio, rendendo difficile il rientro dal portello della navicella.
Deceduto a 85 anni il primo cosmonauta, Alexei Leonov
Leonov è stato il primo a riflettere sull'emozione che si prova guardando il mondo mentre si galleggia su di esso nello spazio: "È impossibile da capire. Solo lì puoi percepire la grandezza, l'enormità di tutto quello che ci circonda", sono state le sue parole. Anni dopo ha poi dichiarato: "Sono entrato in quel vuoto, ma non ci sono caduto dentro. Sono rimasto incantato dalle stelle. Erano ovunque - in alto, in basso, a sinistra, a destra. Riesco ancora a sentire il respiro e il battito del mio cuore in quel silenzio".
Leonov ha poi continuato a guidare la parte sovietica della missione Soyuz-Apollo, che 10 anni dopo si è concretizzata nella prima missione spaziale congiunta fra Russia e Stati Uniti. È stato anche selezionato come il primo sovietico che avrebbe raggiunto la superficie della Luna, prima della cancellazione della missione.
In seguito alla sua carriera con il programma spaziale sovietico, Leonov ha coperto diverse posizioni politiche, si è affermato in qualità di scrittore scrivendo opere scientifiche e libri biografici, ed è stato anche un pittore. I suoi dipinti sono stati utilizzati anche su francobolli diffusi nella URSS. La passeggiata di Leonov ha preceduto la prima passeggiata spaziale americana (eseguita da Ed White) di poco meno di tre mesi.
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infofonte? senno' stai facendo solo disinformazione
la computer grafica esiste dagli anni 40, quando nemmeno le calcolatrici a corrente, o poco prima, esistevano
ironizzo... io, almeno
Ma allora non sai niente. C'avevano già il raytracing grazie alle RTX 2080
Che poi NVidia ha copiato e vabbè!
È sicuramente un complotto di BigHardware, l'azienda produttrice di componenti per pc
Chi ha sentito il suo racconto su cosa era andare nello spazio all' epoca e di come è andata la sua passeggiata non può che restare colpito, quelli lì avevano fegato, e tanto.
Ho avuto modo di vedere dal vivo una vecchia Soyuz, esposta in Piazza San Carlo a Milano credo nel 2008. Ecco, vedendo quella cosa minuscola, con viti e bulloni, schermetti con tubo catodico e pulsanti da radio degli anni 60 mi sono chiesto quanto coraggio ci volesse ad entrarci ed a volarci nel cosmo.
Probabilmente (anzi, sicuramente) all'epoca era il massimo della tecnologia.
Inoltre il tuo ragionamento si può estendere a tanti altri settori; p.es. cosa direbbe un pilota di caccia moderni se vedesse il biplano del barone Rosso? O un pilota di formula uno che osserva le auto che ha guidato Nuvolari? Ma anche rimanendo su argomenti più "popolari", prova a pensare il livello di sicurezza che avevano gli impianti elettrici degli anni sessanta rispetto a quelli odierni; eppure nessuno all'epoca si sentiva particolarmente coraggioso quando accendeva una lampadina o infilava una spina nella presa (che poi più di qualcuno ci ha rimesso le penne è un dato di fatto...)
Ps
Con questo non voglio sminuire l'enorme impresa di Leonov, ci mancherebbe. Solo fare presente che gli studi sulla sicurezza (in qualsiasi campo) non si fermano e lo stato dell'arte viene continuamente spostato avanti
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