Lavo Hydrogen Battery System: dall'Australia la 'batteria' a celle a combustibile all'idrogeno per la casa

Lavo Hydrogen Battery System: dall'Australia la 'batteria' a celle a combustibile all'idrogeno per la casa

La compagnia australiana Lavo ha presentato un interessante sistema di accumulo casalingo basato su celle a combustibile all'idrogeno da ben 40 kWh, pensato per sfruttare al meglio le fonti rinnovabili per alimentare gli apparecchi di casa

di pubblicata il , alle 14:21 nel canale Scienza e tecnologia
 

La crescente diffusione dei veicoli elettrici sta portando una conseguente trasformazione delle reti di distribuzione elettrica e spingendo verso l'adozione di sistemi di accumulo casalingo sempre più persone.

Al momento la soluzione più diffusa è quella basata sull'utilizzo di batterie al litio, le stesse che costituiscono il 'serbatoio' di energia sulle auto elettriche. Il PowerWall di Tesla è certamente l'esempio più noto al grande pubblico. Non è però l'unica soluzione possibile e molte aziende sono alla ricerca di tecnologie alternative.

Lavo: la 'batteria' a celle a combustibile all'idrogeno per la casa

La compagnia australiana Lavo è tra queste e ha presentato un interessante sistema di accumulo casalingo basato su celle a combustibile all'idrogeno: Lavo Hydrogen Battery System. In pratica, invece che immagazzinare l'energia in batterie al litio, si sfrutta nei momenti di basso carico l'energia elettrica in eccesso (magari proveniente da fonti rinnovabili come i pannelli solari) per effettuare il processo di idrolisi e scindere l'acqua per produrre idrogeno. Quando poi serve invece produrre energia elettrica il sistema ricombina idrogeno e ossigeno nelle celle a combustibile per ottenere acqua e corrente elettrica.

La soluzione a celle a combustibile offre diversi vantaggi, alcuni dei quali a carattere prettamente ambientale: rispetto alle batterie al litio non richiede l'estrazione dal sottosuolo di terre rare e a fine vita non ha elementi inquinanti da smaltire. Inoltre il sistema riesce a immagazzinare un'elevata quantità di energia, arrivando a stoccare 40 kWh, quasi tre volte la capacità di un powerwall convenzionale basato su batterie al litio. La compagnia parla di 20.000 cicli di carica/scarica possibili.

Naturalmente qualcuno potrebbe essere preoccupato dall'avere un piccolo Hindenburg in garage: lavo ha una domanda specifica sul tema nelle proprie FAQ e cita proprio il disastro del dirigibile del 1937. La risposta per tranquillizzare gli utenti fa leva sul fatto che l'idrogeno è visto come pericoloso, ma che anche altri sistemi di stoccaggio energetico, come la benzina e il gas naturale, lo siano altrettanto. Inoltre l'idrogeno è molto leggero e si disperde rapidamente nell'aria in caso di perdite. Per questo motivo il sistema richiede di essere montato all'esterno. Inoltre l'idrogeno non viene stoccato sotto pressione in forma gassosa, ma assorbito da materiali solidi sotto forma di idruri metallici.

Tra gli svantaggi abbiamo anche gli ingombri, il sistema occupa uno spazio di 1253x1683x400 mm e il costo, quantificato in A$34,750, pari a circa 28.590 €. Inoltre il sistema è al momento in fase di preordine, con prime consegne previste per il giugno di quest'anno.

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15 Commenti
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bonzoxxx25 Gennaio 2021, 15:25 #1
Sapevo che prima o poi qualcuno l'avrebbe fatto, un'idea che ebbi anni fa..
niky8925 Gennaio 2021, 15:30 #2
L'idrogeno che nasce sugli alberi ad impatto zero.
bonzoxxx25 Gennaio 2021, 16:00 #3
Originariamente inviato da: niky89
L'idrogeno che nasce sugli alberi ad impatto zero.


No, nasce da elettrolisi nel momento in cui non si usa la corrente prodotta
Lascia stare l'H2 prodotto dagli idrocarburi, se si riuscisse ad incrementare l'efficienza dell'elettrolisi sarebbe una svolta mica da ridere anche se la vera svolta ci sarà con la fusione ma prima del 2040 nada, ci vorrà tempo.
Mparlav25 Gennaio 2021, 16:16 #4
Dispone anche di una batteria al litio da 5 kWh.

A titolo di confronto, il Tesla Powerwall 2 da 13.5 kWh costa all'incirca 13.000 AUD.
qwerty_8425 Gennaio 2021, 16:20 #5
non è male, o meglio, se si hanno fonti alternative serie e si vive in una regione in cui queste producono decentemente, con un sistema del genere si posson ovviare mancanze di fornitura elettrica. 40kwh a me ad esempio darebbero 6-7 giorni di autonomia di consumi normali..
il lato negativo è che costa ancora troppo per un utilizzo diffuso, nel mio caso rientrerei nella spesa (ammesso avessi sistemi di generazione decenti), non prima di una cinquantina d'anni.
a quel prezzo ora ha senso solo in ambienti isolati, non raggiunti da un fornitore, nei quali si vuol evitare un normale generatore di corrente endotermico, oppure in ambienti dove serve un tampone per mancanze temporanee
bonzoxxx25 Gennaio 2021, 16:37 #6
Il prezzo è alto, d'altronde non ci sono soluzioni simili sul mercato, ma al di la del prezzo ha molto senso soprattutto con i costi dell'FV in costante caduta.

Un arnese del genere, se i 20000 cicli fossero veri, potrebbe durare di più del proprietario che lo installa

40 kW mi basterebbero per una settimana intera, mica male..
calabar25 Gennaio 2021, 16:50 #7
Il prezzo non sembra poi così alto vista la capacità.
Se le velocità di carica e scarica fossero sufficienti potrebbe essere adottato da un piccolo condominio dotato di pannelli fotovoltaici e servire tre/quattro famiglie.
bonzoxxx25 Gennaio 2021, 16:59 #8
Originariamente inviato da: calabar
Il prezzo non sembra poi così alto vista la capacità.
Se le velocità di carica e scarica fossero sufficienti potrebbe essere adottato da un piccolo condominio dotato di pannelli fotovoltaici e servire tre/quattro famiglie.


L'efficienza dell'elettrolisi è molto bassa purtroppo però senza scheda tecnica non mi esprimo oltre.

Se si monta metti un FV da 10 kWp che sono 27 pannelli e su un condominio ci stanno, questo sistema di accumulo vale proprio la pena dato che in nell'arco di una giornata in estate può produrre davvero tanto a patto regga 8 kW in entrata

Proprio ora ho dato un occhio ai prezzi dell'FV, 12 pannelli monocristallino 370Wp + ottimizzatori di potenza, accumulo 5kWh montato e certificato viene 7500 € considerando il 50% di sconto in fattura per i contributi, davvero niente male come prezzo.
Mparlav25 Gennaio 2021, 17:16 #9
4 unità non le regge di sicuro.
Infatti fanno l'esempio con un 6.5 kWp che è un impianto monofamiliare, massimo bifamiliare.

Dichiara 5 kW in continuo (carica - scarica):
https://lavo.com.au/#specs

Ma ha il 5G
niky8925 Gennaio 2021, 18:08 #10
Originariamente inviato da: bonzoxxx
No, nasce da elettrolisi nel momento in cui non si usa la corrente prodotta
Lascia stare l'H2 prodotto dagli idrocarburi, se si riuscisse ad incrementare l'efficienza dell'elettrolisi sarebbe una svolta mica da ridere anche se la vera svolta ci sarà con la fusione ma prima del 2040 nada, ci vorrà tempo.


Si usa la corrente in eccesso ok, rimane comunque un passaggio in più tramite un vettore la cui produzione non ha efficienza del 100%, meglio accumulare l'energia in altro modo. Poi son punti di vista.

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