La stazione spaziale cinese Tiangong ha acceso i suoi propulsori elettrici con successo

La stazione spaziale cinese (CSS) Tiangong è riuscita con successo ad accendere i suoi quattro propulsori elettrici attualmente in fase di test. Secondo quanto riportato non ci sono stati problemi e le prove potranno continuare prossimamente.
di Mattia Speroni pubblicata il 28 Settembre 2021, alle 08:01 nel canale Scienza e tecnologiaCNSA
La stazione spaziale cinese Tiangong (Palazzo Celeste) è attualmente senza equipaggio dopo che i tre astronauti della missione Shenzhou-12 sono rientrati correttamente negli scorsi giorni. A breve distanza è stata anche lanciata la missione di rifornimento Tianzhou-3 che servirà per il prossimo equipaggio, che partirà a Ottobre.
Questo periodo di pausa è stato utilizzato però per testare nuove tecnologie senza rischi per l'equipaggio. In particolare è stata testata la tecnologia di propulsione sfruttando propulsori elettrici anziché quelli a razzo convenzionali. Di per sé non si tratta di una novità in quanto i propulsori elettrici sono già stati impiegati per altre sonde e missioni, ma questo mostra ancora una volta i progressi del programma della CNSA.
La stazione spaziale cinese accende i suoi propulsori elettrici per un test
Secondo quanto riportato qualche giorno fa, il 23 e il 24 di Settembre sono stati accesi i quattro propulsori elettrici che sono installati sul modulo principale Tiahne. Questi sono stati sviluppati dall'istituto CASC 801 e potrebbero essere implementati in nuove varianti su altri progetti spaziali cinesi nel prossimo futuro.
Questo genere di propulsori promettono spinte relativamente modeste rispetto ad altri sistemi ma utilizzando anche molto meno propellente consentendo di ridurre la massa. Inoltre questo genere di propulsori può funzionare per un periodo più lungo.
I test hanno verificato che i propulsori elettrici della stazione spaziale cinese abbiano eseguito correttamente. In particolare sono state provate l'espulsione di gas in orbita, controllo dei sistemi generale, attivazione del catodo e aumento della pressione del gas. Non sono stati segnalati problemi. I vari passaggi inizialmente sono stati eseguiti uno alla volta verificando la loro esecuzione. Nei prossimi test invece ci sarà una sequenza unica di accensione e utilizzo.
Per questo test sulla stazione spaziale cinese (dopo una decina di anni di ricerca) sono stati impiegati propulsori elettrici a effetto Hall. Il funzionamento prevede di riscaldare il catodo cavo per generare elettroni che successivamente entrano in una camera dove è presente un forte campo magnetico. Qui vengono a contatto con un gas (Xeno in questo caso) ionizzandolo e vengono accelerati dal campo magnetico producendo una spinta. Una volta usciti dall'ugello però incontrano un flusso di elettroni che porta ad avere carica nulla.
Sempre secondo quanto riportato, non tutti i componenti del propulsore elettrico possono funzionare per i 15 anni di vita della stazione spaziale cinese. Per questo nel corso della vita operativa saranno previste alcune EVA per permettere la sostituzione dei componenti usurati. Se invece dovesse finire il gas utilizzato, sarà possibile utilizzare il braccio robotico per aiutare gli astronauti nelle operazioni.
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4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoma la direzione sembra essere questa |-O-|
Ma solo se finisce il gas dei motori, altrimenti niente; si vede che è un braccio robotico che si offende se c'è sulla base dello Xeno...
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