La sonda spaziale NASA Voyager 1 ha spento lo strumento CRS per risparmiare energia

La sonda spaziale NASA Voyager 1 ha spento lo strumento CRS per risparmiare energia

Negli scorsi giorni la sonda spaziale NASA Voyager 1 ha spento definitivamente lo strumento Cosmic Ray Subsystem o CRS così da risparmiare un po' della poca energia elettrica ancora prodotta dall'RTG installato a bordo.

di pubblicata il , alle 23:08 nel canale Scienza e tecnologia
NASA
 

Le sonde spaziali Voyager, lanciate nella seconda metà del 1977 (circa 48 anni fa), sono tra gli oggetti più lontani dalla Terra creati dall'essere umano. Un viaggio che le ha portate all'esterno dell'eliosfera prolungando la loro missione operativa ben oltre le aspettative degli ingegneri e consentendo agli scienziati di raccogliere dati scientifici importanti grazie agli strumenti di bordo. Essendo missioni per lo Spazio profondo, lontane dal Sole, le due sonde gemelle impiegano un generatore termoelettrico a radioisotopi (o RTG) che sfrutta il decadimento del Plutonio per generare calore e quindi energia elettrica.

Dopo quasi 50 anni dal lancio l'energia a disposizione è comunque ridotta e gli ingegneri stanno cercando di "spremere" ogni Watt per cercare di prolungare le missioni il più a lungo possibile. Alla fine del 2024 era stato risolto il problema che aveva colpito il sistema di trasmissione dati della sonda spaziale NASA Voyager 1, ora però gli ingegneri hanno dovuto prendere la decisione di spegnere lo strumento Cosmic Ray Subsystem (CRS) per risparmiare altra energia.

Secondo quanto riportato nel blog ufficiale lo strumento CRS di NASA Voyager 1 è stato spento il 25 febbraio 2025, anche se la comunicazione è stata diffusa solo in queste ore. Questo strumento è servito a misurare l'energia dei raggi cosmici e i protoni provenienti sia dalla nostra galassia sia dal Sole, permettendo di determinare quando NASA Voyager 1 è uscita dall'eliosfera.

NASA Voyager: la missione continuerà finché sarà possibile

Una sorte simile toccherà a NASA Voyager 2, che spegnerà lo strumento LECP (Low-Energy Charged Particles) il 24 marzo di quest'anno. In questo modo rimarranno attivi tre strumenti scientifici per ogni sonda spaziale così da continuare la raccolta di dati. A causa della distanza e dell'obsolescenza dell'hardware le missioni termineranno comunque nei prossimi anni.

nasa voyager 1

Suzanne Dodd (Project Manager di Voyager al JPL) ha dichiarato "le Voyager sono state le rock star dello Spazio profondo dal lancio, e vogliamo mantenerle così il più a lungo possibile, ma l'energia elettrica si sta esaurendo. Se non spegniamo uno strumento su ogni Voyager ora, probabilmente avrebbero solo pochi mesi di energia prima di dover dichiarare la fine della missione".

Come spiegato dal JPL, entrambe le sonde spaziali Voyager perdono circa 4 W di potenza ogni anno. Alla fine dello scorso anno era stato spento definitivamente lo strumento Plasma Science Experiment (o PLS) su NASA Voyager 2 sempre per cercare di risparmiare energia da indirizzare verso i sistemi vitali per la sonda spaziale. Grazie allo spegnimento degli strumenti gli ingegneri avranno un altro anno a disposizione prima di dover intervenire nuovamente per risparmiare energia.

nasa voyager status

Allo stato attuale sulla sonda spaziale NASA Voyager 1 sono ancora attivi gli strumenti Low-Energy Charged Particles (LECP), il magnetometro (MAG) e il Plasma Wave Subsystem (PWS) con LECP sarà spento l'anno prossimo. Sulla sonda spaziale NASA Voyager 2 sono attivi il Cosmic Ray Subsystem (CRS), il Low-Energy Charged Particles (LECP), il magnetometro (MAG) e il Plasma Wave Subsystem (PWS) con CRS che sarà spento sempre nel 2026.

Se tutto andrà come previsto le due sonde spaziali potrebbero avere ancora uno strumento scientifico funzionante nel 2030, ma l'incertezza è tanta a causa di potenziali imprevisti e nuovi problemi. Attualmente Voyager 1 si trova a circa 25 miliardi di chilometri dalla Terra mentre Voyager 2 è a 21 miliardi di chilometri dal nostro Pianeta. Questo significa che per inviare un segnale alle due sonde ci si impiega 23 ore nel primo caso e 19,5 ore nel secondo (per poi attendere la risposta per un tempo analogo).

6 Commenti
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CrapaDiLegno06 Marzo 2025, 10:05 #1
Ero molto piccolo quando nel libro di astronomia che leggevo mi ero segnato le date di approccio delle sonde ai vari pianeti del sistema solare che ancora non avevano una immagine nel libro stesso. Incredibilmente avevo già capito l'importanza di queste sonde nel fornirci nuove informazioni.

La cosa assurda è che nonostante le incredibili scoperte di queste sonde in 40 e rotti anni non si sia replicato il lancio verso lo spazio profondo di nessun altra sonda con strumenti più moderni e sfruttando le conoscenze acquisite nel frattempo.
L'inutile corsa verso Marte ci ha rincoglioniti tutti.

Notturnia06 Marzo 2025, 13:31 #2
effettivamente oggi potremmo fare di meglio di quello che si è fatto negli anni '70 eppure non si è curiosi dello spazio profondo ma si insegue un risultato più "vicino" e complicato come andare su Marte a fare una colonia
Alfhw08 Marzo 2025, 22:31 #3
Già, è un peccato che non ci siano delle Voyager 3, 4 etc. Tra l'altro il costo sarebbe molto inferiore della corsa verso Marte.

Bello il video di YouTube.
biometallo08 Marzo 2025, 23:08 #4
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
La cosa assurda è che nonostante le incredibili scoperte di queste sonde in 40 e rotti anni non si sia replicato il lancio verso lo spazio profondo di nessun altra sonda


Beh, c'è New Horizons

https://en.wikipedia.org/wiki/New_Horizons

[B]New Horizons is traveling through the Kuiper belt; it is 61.84 AU (9.25 billion km; 5.75 billion mi) from Earth and 61.10 AU (9.14 billion km; 5.68 billion mi) from the Sun as of February 2025.[27] NASA has announced it is to extend operations for New Horizons until the spacecraft exits the Kuiper belt, which is expected to occur between 2028 and 2029.[28][/B]

Leggendo sempre wikipedia mi è parso di capire che le sonde Voyager avessero comunque dei costi enormi, e quindi la nasa a preferito ripiegare sul programma pioneer con sonde più economiche, con cui è vero che non abbiamo più potuto lanciare oggetti verso lo spazio interstellare ma si sono potute fare molte più missioni verso i vari pianeti.

https://en.wikipedia.org/wiki/Pioneer_program
raxas09 Marzo 2025, 06:32 #5
Originariamente inviato da: biometallo
Beh, c'è New Horizons

https://en.wikipedia.org/wiki/New_Horizons

[B]New Horizons is traveling through the Kuiper belt; it is 61.84 AU (9.25 billion km; 5.75 billion mi) from Earth and 61.10 AU (9.14 billion km; 5.68 billion mi) from the Sun as of February 2025.[27] NASA has announced it is to extend operations for New Horizons until the spacecraft exits the Kuiper belt, which is expected to occur between 2028 and 2029.[28][/B]

Leggendo sempre wikipedia mi è parso di capire che le sonde Voyager avessero comunque dei costi enormi, e quindi la nasa a preferito ripiegare sul programma pioneer con sonde più economiche, con cui è vero che non abbiamo più potuto lanciare oggetti verso lo spazio interstellare ma si sono potute fare molte più missioni verso i vari pianeti.

https://en.wikipedia.org/wiki/Pioneer_program


mi sembra che riguardo la New Horizons si stiano rivelando piuttosto castrati di prospettive mentali;
se è una direttiva politica penso che a quei politici debbano essere affidate le gestioni dei soli letamai delle loro scuderie dove vanno a ricaricare le teste con salienza apocalitticamente aberrante
diverso sarebbe se si occupassero di giardinaggio a tempo pieno
baruk10 Marzo 2025, 08:48 #6
Originariamente inviato da: Notturnia
effettivamente oggi potremmo fare di meglio di quello che si è fatto negli anni '70 eppure non si è curiosi dello spazio profondo ma si insegue un risultato più "vicino" e complicato come andare su Marte a fare una colonia


Il problema è che stanno ancora considerando la possibilità di inviare esseri umani su Marte, una cosa senza senso. Date le costanti innovazioni ingegnieristiche e la veloce evoluzione delle IA, sarebbe molto più logico inviare, di qui a cinque anni, un primo veicolo con dei veri robot, il che libererebbe peso (nessun supporto vitale necessario) e complicazioni etiche in caso di problemi dopo lo sbarco. Allo stato attuale non esiste un sistema che possa evitare danni importanti ad un essere umano spedito in una simile avventura.
Poi c'è da dire che le risorse economiche ed industriali messe in campo ai tempi delle missioni Apollo non sono possibili oggi. Era una specie di economia di guerra.

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