La propulsione nucleare nel futuro dell'esplorazione umana di Marte?

La propulsione nucleare per le prossime missioni umane verso Marte? Si tratta di una delle possibilità al vaglio della NASA e del Dipartimento dell'Energia statunitense per abbreviare i tempi di arrivo sul Pianeta Rosso.
di Mattia Speroni pubblicata il 24 Febbraio 2021, alle 19:41 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
In questi giorni si è parlato molto di Marte grazie a NASA Perseverance ma anche altre missioni come quella degli Emirati Arabi o della Cina. E se l'essere umano deve ancora tornare sulla Luna, non senza complicazioni, alla NASA pensano anche alle future missioni che lo porteranno molto più in là, fino al Pianeta Rosso. Per farlo e abbreviare i tempi di viaggio si potrebbe impiegare la propulsione nucleare, idea già nota da molti anni e spinta anche dall'ex-presidente Trump.
Secondo quanto riportato di recente, la NASA starebbe puntando su due soluzioni sempre basate sull'energia nucleare: la propulsione nucleare elettrica e la propulsione nucleare termica. Certo, siamo ancora lontani dalla realizzazione effettiva di una missione umana per Marte. La ricerca comunque non si può fermare e avrà bisogno di anni per essere portata a compimento. Quindi meglio iniziare subito per arrivare su Marte!
Propulsione nucleare, la NASA e Marte
Secondo quanto riportato dall'agenzia spaziale, la propulsione nucleare elettrica permetterebbero di aumentare l'efficienza ma con poca spinta. Il reattore fornisce energia elettrica che carica positivamente gas come lo xenon e li spinge fuori da un ugello. Questo da un lato è un limite in quanto grandi navicelle non avrebbero una spinta sufficiente (o comunque la loro accelerazione sarebbe per lungo periodo), potrebbero comunque fornire spinta per lunghi periodi. Questo genere di soluzioni potrebbe essere interessante per sonde più piccole dirette verso Marte (o oltre).
Per quanto riguarda invece la propulsione nucleare termica, ha una spinta maggiore rispetto al precedente sistema con un'efficienza doppia rispetto ai razzi convenzionali. Il calore fornito dal combustibile nucleare trasforma un liquido in gas con quest'ultimo che viene espulso da un ugello.
La NASA e il Dipartimento dell'Energia hanno chiesto ai partner industriali di realizzare i primi studi per poi realizzare i primi prototipi dimostrativi. Come spiegato "l'obiettivo della NASA è di ridurre al minimo il tempo in cui l'equipaggio viaggia tra la Terra e Marte fino a un minimo di due anni".
Immagine di fantasia di una possibile navicella per Marte
Lo sviluppo attualmente si sta tenendo al Marshall Space Flight Center in Alabama. Questo genere di sperimentazioni potranno utilizzare anche il know-how che si sta facendo per la realizzazione di piccoli reattori da utilizzare anche sulla Luna.
Attualmente si sta cercando il miglior combustibile nucleare: si pensa a dell'uranio a basso arricchimento, ma bisognerà aspettare i test legati a radiazioni e capacità termiche. Inoltre sono stati preparati i primi reattori che però non utilizzano ancora combustibile nucleare ma servono a testare i sistemi. Si stanno cercando anche i materiali per la zona a contatto con il carburante che possono raggiungere i 2500°C. Insomma, siamo solo all'inizio di questa nuova strada ma prima o poi sarà un passo che l'umanità dovrà compiere.
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33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAlmeno nello spazio....
...essendo piani di particelle cariche e radiazioni non c'e' il problema delle scorie/residui/fuoriuscite.nell'articolo c'è scritto "l'obiettivo della NASA è di ridurre al minimo il tempo in cui l'equipaggio viaggia tra la Terra e Marte fino a un minimo di due anni"
chiedo, ma comunque penso che nello spazio vuoto e senza gravità occorre una spinta di qualcosa, qualcosa che venga spinto all'indietro per permettere l'avanzamento della navicella...
probabilmente lo spunto della spinta elettrica non è così efficiente nello spazio senza gravità...
ed anche la spinta del gas data dal "motore nucleare", fino a che punto?
una volta che finisce il gas o liquido, il motore gira a vuoto...
se ho capito bene
probabilmente questo motore nucleare avrà un buon "spunto di spinta"
se ho capito bene
Più che altro il punto è che un equipaggio umano rende il tutto molto più complesso rispetto ad una sonda...e si dovranno trovare i punti di equilibrio ideali tra dimensioni e struttura dei mezzi/vettori + relativi carichi, risorse, inerzia vs uso di propellente, sicurezza, sopravvivenza e protezione da radiazioni e altro, la lunga preparazione psicologica a viaggi così lunghi chiusi in una "scatoletta" e relative misure per preservare le facoltà mentali, ecc...
Un bel pò più complicato dei film con le astronavi fantascientifiche
Quindi non credo che abbrevieranno troppo i viaggi a scapito di altri aspetti fondamentali. Dovranno equilibrare tutti gli aspetti.
Di sicuro i prossimi decenni saranno molto interessanti da questo punto di vista, sempre che l'uomo non riesca prima ad annientare se stesso ed il proprio pianeta
Considerato come ci comportiamo sul nostro pianeta ora, a me vengono i brividi a sentire parlare di "colonizzazioni" senza che la nostra razza sia pronta ad una tale espansione.
Dipende dalla spinta che questo motore riesce ad imprimere. Tieni presente che ad oggi per andare su Marte tutta la spinta viene data nei primi 11 minuti, poi si viaggia senza motori fino a destinazione.
Con questo calcolatore:
https://www.omnicalculator.com/physics/space-travel
esce che se potessi imprimere un'accelerazione di 1G costante (quindi sulla StarShip ci sarebbe gravità pari a quella terrestre) potresti fare 200 milioni di km in 3 giorni.
Oppure con 0.3G, così l'equipaggio si abitua alla gravità marziana, li faresti in 6 giorni.
Il problema è che dice pure che per accelerare a 0.3G le 5000 tonnellate di Starship servirebbero 25 tonnellate di carburante con il 100% di efficienza, cioè tipo una reazione materia-antimateria. Procurati dei cristalli di dilitio
Edit: ho fatto un errore, ho calcolato la massa di StarShip con il carburante attuale, a secco sono 200 tonnellate, più altre 100 di payload arriviamo a 300. Quindi basterebbero 1.5 tonnellate di carburante completamente convertito in energia.
Solo nei romanzi. Giusto i tardigradi sono più resilienti degli umani.
Raggiungere un luogo e farci un accampamento <> colonizzare
La colonizzazione di Marte è sempre materia per la fiction, secondo me, ma non perché è difficile... Perché è inutile.
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ad oggi per andare su Marte tutta la spinta viene data nei primi 11 minuti, poi si viaggia senza motori fino a destinazione.
...
è un gioco sporco...
tutti sti gran motori e poi il viaggio prosegue per inerzia...
sonde solo via fionda gravitazionale
li vorrei vedere dove sarebbero ANCORA... se ci fosse stato gas o atmosfera
le voyager/pioneer hanno ESAURITO IL COMBUSTIBILE DA DECENNI, almeno non quella piccola quantità di idrazina o cosa sia,
riservata solo per MINIME correzioni
Un bel pò più complicato dei film con le astronavi fantascientifiche
Quindi non credo che abbrevieranno troppo i viaggi a scapito di altri aspetti fondamentali. Dovranno equilibrare tutti gli aspetti.
Di sicuro i prossimi decenni saranno molto interessanti da questo punto di vista, sempre che l'uomo non riesca prima ad annientare se stesso ed il proprio pianeta
Considerato come ci comportiamo sul nostro pianeta ora, a me vengono i brividi a sentire parlare di "colonizzazioni" senza che la nostra razza sia pronta ad una tale espansione.
per questo credo stiano cercando di fare base sulla luna
chiedo, ma comunque penso che nello spazio vuoto e senza gravità occorre una spinta di qualcosa, qualcosa che venga spinto all'indietro per permettere l'avanzamento della navicella...
probabilmente lo spunto della spinta elettrica non è così efficiente nello spazio senza gravità...
ed anche la spinta del gas data dal "motore nucleare", fino a che punto?
una volta che finisce il gas o liquido, il motore gira a vuoto...
se ho capito bene
probabilmente questo motore nucleare avrà un buon "spunto di spinta"
se ho capito bene
In effetti hai messo il dito sulla piaga: il problema non è tanto la potenza del sistema di propulsione quanto quello dell'esaurimento della massa da spingere all'indietro!
Spero di non sorprendervi dicendo che, qualunque sia la potenza e durata della propulsione, il centro di massa del sistema razzo + carburante resta inesorabilmente fermo nel punto in cui il razzo è partito! (ovviamente fermo rispetto al sistema di riferimento inerziale di partenza).
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