La Cina punta ancora sul carbone: costruirà nuove centrali almeno fino al 2027

Il governo cinese ha annunciato un piano che prevede la continuazione della costruzione di centrali elettriche a carbone fino al 2027. Le nuove strutture saranno realizzate in regioni specifiche dove risultano necessarie per soddisfare i picchi di domanda energetica o per garantire la stabilità della rete, fungendo da supporto alla generazione di energia rinnovabile.
di Nino Grasso pubblicata il 15 Aprile 2025, alle 13:01 nel canale Scienza e tecnologiaLa Commissione Nazionale per lo Sviluppo e la Riforma della Cina ha pubblicato nuove linee guida che delineano il futuro del settore energetico a carbone del paese. Il documento autorizza la costruzione di centrali a carbone fino al 2027 nelle aree dove tali impianti sono essenziali per rispondere ai picchi di domanda elettrica o per mantenere la stabilità della rete elettrica nazionale.
Le nuove centrali a carbone avranno un ruolo complementare rispetto alle fonti rinnovabili, fungendo da backup per la generazione di energia solare ed eolica, la cui produzione dipende fortemente dalle condizioni meteorologiche. È evidente come la nuova strategia sia in contrasto con l'impegno della stessa Cina a ridurre gradualmente l'utilizzo del carbone per la produzione energetica nel periodo 2026-2030.
La Cina dà il via libera per la costruzione di centrali a carbone fino al 2027
Le linee guida stabiliscono che gli impianti di nuova costruzione dovranno avere emissioni di carbonio inferiori del 10-20% per unità di potenza rispetto alla flotta esistente nel 2024, che al momento rappresenta il 37% delle centrali esistenti con il 60% dell'energia prodotta. Il piano prevede inoltre l'aggiornamento di alcune centrali a carbone già operative per soddisfare questi nuovi standard di efficienza.
Sia le centrali di nuova costruzione sia quelle rinnovate dovranno essere in grado di regolare la loro produzione in modo sicuro e affidabile per rispondere ai picchi di domanda energetica, caratteristica fondamentale per compensare la natura intermittente delle fonti rinnovabili. La China Coal Association ha pubblicato un rapporto che prevede il raggiungimento del picco di consumo di carbone nel paese solo nel 2028, più tardi rispetto ad altre previsioni che indicavano il 2025 come anno di massimo utilizzo.
L'associazione ha evidenziato che l'aumento dell'uso del carbone nei settori energetico e chimico quest'anno sosterrà un lieve incremento dei consumi complessivi, compensando il calo della domanda da parte delle industrie dell'acciaio e dei materiali da costruzione. In questo contesto, gli analisti avvertono che le nuove strategie rischiano di compromettere la tabella di marcia del paese verso la neutralità carbonica entro il 2030, complicando gli impegni presi nell'ambito dell'Accordo di Parigi.
La strategia cinese riflette, però, un complesso equilibrio tra le immediate esigenze di sicurezza energetica e gli impegni climatici a lungo termine. Le province orientali della Cina stanno registrando una sensibile crescita della domanda di elettricità, rendendo necessario un approccio che garantisca la stabilità dell'approvvigionamento energetico. Con l'espansione delle energie rinnovabili in Cina, si spera che le centrali a carbone assumeranno sempre più il ruolo di impianti "di picco", soddisfacendo i picchi di domanda o le carenze di fornitura. Si tratta di un compito che viene spesso eseguito dal gas naturale, soluzione che però la Cina non ha mai cercato di implementare a dovere.
112 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUn'idea ce l'ho :" per raggiungere gli obiettivi bisogna bruciare tanto carbone oggi, ma domani saranno a zero"...
Oppure : " le città Cinesi sono l'apoteosi delle auto elettriche ed è un piacere viaggiare nel silenzio"....
Ancora : " le centrali a carbone hanno dei super trattamenti ( solo in cina) che controllano le emissioni e poi mettono le colonnine di ricarica ai dipendenti"...
Ancora non si è capito che la cina fa quello che gli pare mentre i politicanti europei ubriacati dell'ideologia ( o pagati ) si sono talgliati gli attributi sull'altare di greta....
Forza sfoderate il "cinaupgrade" che è in voi!
Fanno bene.
Che ridere. Noi siamo ossessionati da un elettrico che non ha griglie, che non ha utenti, che ha bisogno di generatori diesel per assicurarsi una continuità di servizio. Mentre chi il mondo lo comanda veramente, usa tutto quello che puo per aumentare sempre di più il divario da una economia che cresce ed una che sta morendo...la nostra.ah bè aspetta che toretto finisca di mangiare poi vedrai che arriva la sua arringa difensiva !
L'evoluzione della specie da teslaro ( senza Tesla ) a bydinaro ( senza Byd ) a filocinese in generale
Ricorderemo citazioni famose.....
"Comunque speriamo che le case automobilistiche europee si sveglino e ci salvino perchè tifo per loro!". "E comunque Tesla model Y auto più venduta al Mondo nel 2023". Cit.
cambia poco.. visto la quantità mostruosa di inquinamento generato dalle loro centrali a carbone e il fatto che PICCO di carbone non vuol dire che iol giorno dopo sparisce.. il fase-out del carbone è previsto nel 2060.. solo 30 anni dopo di noi.. ne ha di tempo per appestare l'aria del mondo..
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