IRIS², anche l'Europa avrà il suo Starlink: 290 satelliti in orbita entro il 2030

IRIS², anche l'Europa avrà il suo Starlink: 290 satelliti in orbita entro il 2030

La Commissione europea ha firmato un accordo con il consorzio SpaceRISE per portare in orbita 290 satelliti IRIS² entro il 2030 e fornire una connettività sicura e ad alta velocità agli utenti governativi, alle aziende private e ai cittadini europei.

di pubblicata il , alle 13:59 nel canale Scienza e tecnologia
 

Anche l'Unione europea avrà il suo "Starlink". La Commissione ha infatti dato il via libera a Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite (IRIS²), una costallazione multi-orbitale composta da 290 satelliti che sarà messa in orbita dal consorzio SpaceRISE. L'impegno economico dovrebbe aggirarsi intorno ai 10,6 miliardi di euro.

IRIS² mira ad "affrontare le sfide urgenti a lungo termine in materia di sicurezza, protezione e resilienza", recita una nota stampa, posizionando satelliti nell'orbita terrestre media e bassa per garantire "servizi di connettività sicura per gli Stati membri dell'UE e le autorità governative, oltre che banda larga ad alta velocità per le aziende private e i cittadini europei, compresa la copertura delle zone prive di connettività".

Il consorzio SpaceRISE è una collaborazione paneuropea che conta i tre principali operatori di rete satellitare in Europa - SES SA, Eutelsat SA e Hispasat S.A - supportati da un team di subappaltatori europei. Tra i partner principali figurano Thales Alenia Space, OHB, Airbus Defence and Space, Telespazio, Deutsche Telekom, Orange, Hisdesat e Thales SIX.

Il contratto di concessione, della durata di 12 anni, stabilisce un solido partenariato pubblico-privato "per attivare servizi di connettività sia governativi che commerciali entro il 2030", riporta il comunicato stampa.

"IRIS² non è solo un risultato tecnologico: è una testimonianza dell'ambizione e dell'unità dell'Europa. Questa costellazione all'avanguardia proteggerà le nostre infrastrutture critiche, collegherà le nostre aree più remote e aumenterà l'autonomia strategica dell'Europa. Con la partnership con il consorzio SpaceRISE, stiamo dimostrando il potere della collaborazione tra pubblico e privato per promuovere l'innovazione e fornire benefici tangibili a tutti gli europei", ha dichiarato Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia dell'UE.

9 Commenti
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Douglas Mortimer16 Dicembre 2024, 14:14 #1
Non ho capito chi paga.
Non mi importa nulla della nazionalità di una azienda, il fatto che sia europea non significa che solo per questo vada incontro ai miei interessi.
Se poi sono gli stati ad influenzare l'utilizzo dei satelliti allora è meglio una azienda 100% privata.
carloUba16 Dicembre 2024, 14:44 #2
Non sarà troppo presto il 2030? Io ritarderei altri 25 anni.
erupter16 Dicembre 2024, 14:45 #3
Costellazione ancora da costruire di 290 elementi (nel 2030) contro 6,714 di starlink oggi...
10B

Ma a che pro? E con tutto quel nugolo di subcontractor, non si saprà mai a chi chiedere se qualcosa non va

Secondo me finisce nella spazzatura dopo qualche anno di ingrassaggio delle vacche
LMCH16 Dicembre 2024, 16:07 #4
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
Non ho capito chi paga.
Non mi importa nulla della nazionalità di una azienda, il fatto che sia europea non significa che solo per questo vada incontro ai miei interessi.
Se poi sono gli stati ad influenzare l'utilizzo dei satelliti allora è meglio una azienda 100% privata.


Hai presente a chi è in mano Starlink?
Con i tempi che corrono è meglio avere un alternativa, se non altro per poter contrattare meglio e fargli pensare tre volte prima di fare certi colpi di testa.
Notare anche che l'idea è poter coprire l'Europa, non tutto il pianeta.
giuvahhh16 Dicembre 2024, 18:09 #5
se portano la fibra mi sa che costa meno.
Alekx17 Dicembre 2024, 09:10 #6
Con la potenza che attualmente ha Muschio e quella che avra' in futuro, vedendo un continente schiavo degli ameriGani, un progetto morto in partenza.

Comunque sempre in ritardo e come gia' scritto da qualcuno dopo aver unto qualche vacca a destra e a manca, magari anche a societa' extra UE, il progetto sara' archiviato.
BulletHe@d17 Dicembre 2024, 09:22 #7
leggendo i subappaltatori sono tutti partner difesa delle varie nazioni europee in pratica è un programma commerciale ma di fatto per le forze armate europee che proprio quest'anno stanno sperimentando l'uso di starlink per le connessioni internet
azi_muth17 Dicembre 2024, 10:02 #8
Originariamente inviato da: Douglas Mortimer
Non ho capito chi paga.
Non mi importa nulla della nazionalità di una azienda, il fatto che sia europea non significa che solo per questo vada incontro ai miei interessi.
Se poi sono gli stati ad influenzare l'utilizzo dei satelliti allora è meglio una azienda 100% privata.


Fai molto male.
L'idea che con la globalizzazione diventiamo tutti amici perché abbiamo interessi economici comuni è tramontata. Stiamo tornando rapidamente a considerare l'importanza della tutela degli asset strategici nazionali e continentali. Le infrastrutture dell'informazione sono tra questi.
Tra l'altro siamo nel bel mezzo di una nuova corsa allo spazio che rappresenta un frontiera di opportunità economiche che deve essere assolutamente presidiata. Le aziende private hanno fini ed agende proprie non soggette al controllo democratico, Dire che è meglio il controllo di Musk a quello del proprio parlamento è folle. Uno stato non può farsi dire da un privato cosa può o non può fare e Musk ha già dimostrato che può avere un potere d'ingerenza spropositato per un privato.
Unrue17 Dicembre 2024, 11:35 #9
Originariamente inviato da: Alekx
Con la potenza che attualmente ha Muschio e quella che avra' in futuro, vedendo un continente schiavo degli ameriGani, un progetto morto in partenza.


Muschio te lo può spegnere quando ti pare StarLink. preferisci una rete più lenta (poi è da vedere) ma sicura o più veloce ma chissà? Anzi, di solito più competitor ci sono e meglio è per i prezzi e le prestazioni.

E' lo stesso discorso del GPS e di Galileo.

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