Il telescopio spaziale James Webb ha superato altri test prima del lancio di ottobre

Il telescopio spaziale James Webb, conosciuto anche JWST, ha superato altri test prima del lancio previsto per ottobre 2021! Si avvicina sempre di più il momento cruciale per questa missione attesa dagli appassionati e dagli scienziati.
di Mattia Speroni pubblicata il 03 Marzo 2021, alle 19:21 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESA
Insieme a NASA SLS (Space Launch System) è stato un altro degli ultimi progetti "travagliati" dell'agenzia spaziale statunitense. Stiamo parlando del telescopio spaziale James Webb, conosciuto anche come JWST, che promette di fare nuova luce su moltissimi fenomeni nel nostro Universo e affiancare il telescopio spaziale Hubble (che ormai ha 30 anni di vita operativa).
I continui rinvii stanno tenendo gli appassionati (e ovviamente gli ingegneri) con il fiato sospeso, ma finalmente dovremmo essere a una svolta decisiva. Nonostante la pandemia che ha complicato le operazioni e rallentato i test, siamo ormai alle battute finali e presto il JWST sarà lanciato a bordo di un affidabile razzo Ariane 5 dallo spazioporto dell'ESA nella Guiana Francese.
Il telescopio spaziale James Webb è quasi pronto al lancio
Come riportato dalla NASA nel suo blog, durante il mese di Febbraio 2021 ci sono stati importanti passi avanti prima del lancio. L'agenzia spaziale e il partner costruttivo Northrop Grumman hanno completato parte dei test finali che riguardavano l'elettronica interna e il sistema di comunicazione degli strumenti scientifici.
Grazie alla buona riuscita di questi ulteriori prove, il telescopio spaziale James Webb potrebbe mantenere le promesse e essere lanciato alla fine di ottobre 2021. L'elettronica, ormai completa, è stata sottoposta a una serie di test in grado di verificarne la funzionalità. Inoltre è stata verificata la capacità di resistere agli stress meccanici del lancio.
Tra le altre prove è stata verificata la ridondanza dei sistemi e della telemetria con un percorso di test che è durato ben 17 giorni. Jennifer Love-Pruitt (di Northrop Grumman) ha dichiarato "è sicuramente un momento di orgoglio perché abbiamo dimostrato che i sistemi elettrici di Webb funzionano. Il completamento con successo di questo test significa anche che siamo pronti per andare avanti verso le operazioni di lancio e in orbita".
La fase successiva ha riguardato invece la possibilità di inviare i dati da e verso il telescopio per poter eseguire le missioni osservative quando il telescopio spaziale sarà lanciato. Gli strumenti sono stati anche connessi al DSN (Deep Space Network) simulando la sua posizione finale nel secondo punto di Lagrange.
I prossimi test riguarderanno la chiusura del sistema di blocco dei raggi infrarossi (zona inferiore) e infine un nuovo test sul sistema di apertura dello specchio principale. Ricordiamo che, per quanto venga indicato come "il successore del telescopio spaziale Hubble", il telescopio spaziale James Webb è pensato per lavorare negli infrarossi mentre HST lavora nel visibile, UV e solo una porzione degli infrarossi.
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8 Commenti
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dico bene?
Esatto, orbiterà nel secondo punto di Lagrange a 1,5 milioni di km dalla Terra.
bè, ecco, sapevo che si sarebbe situato nel punto L2 a 1,5 milioni di km dalla Terra,
ma per quanto sia relativamente vicino evidentemente non ci sono capacità (attuali) di potere tornare da lì...
ecco che appare la limitatezza attuale delle possibilità di esplorazione spaziale: si mandano razzi e sonde lontano sì, ma vanno (come se ne è già parlato prima
mi viene spontaneo pensare il seguito, anche se OT...
cioè che se dovranno tornare da Marte, in maniera autonoma, l'impresa sarà più che doppia delle attuali (a parte risorse sostentamento astronauti), con il doppio del combustibile, per tornare da lì...
secondo me dovranno fare una stazione spaziale almeno nel punto L2-Terra Luna, per permettere la partenza da lì, con minor carico combustibile di quello occorrente per partire dalla Terra, e insieme dare una spinta (data la minore gravità
visto che i razzi riutilizzabili, già da adesso, possono essere caricati di combustibile da un deposito lì, che potrà essere rifornito a poco a poco, anche per avvantaggiare i rifornimenti astronauti e [U]dividere i carichi e i rischi[/U]...
da una base intorno a Terra o Marte, non si porrebbe comunque tanto il problema di proseguire per inerzia, ma si potrebbe procedere anche, relativamente, in linea retta, cioè più diretto, e, ripeto, con maggiore velocità, accorciando comunque i tempi, o no?
qualcuno ha calcolato quanta velocità la spinta attuale di un razzo spaceX possa fare ottenere, ad esempio dal punto L2 terra luna?
ovvio che in queste ipotesi
che se possibile, butto due numeri:
secondo me passeranno almeno 50-80 anni per approntare basi nei dintorni Terra e Marte... MAH!
Non vedo onestamente l'ora di poter ammirare le prime immagini, anche se nel frattempo sono stati progettati osservatori a terra che, da quello che so, potrebbero in un certo senso competere (sebbene quella del webb sará una posizione privilegiata).
Non vedo onestamente l'ora di poter ammirare le prime immagini, anche se nel frattempo sono stati progettati osservatori a terra che, da quello che so, potrebbero in un certo senso competere (sebbene quella del webb sará una posizione privilegiata).
Il James Webb è un telescopio a infrarossi, chissà che immagini ci faranno vedere, sicuramente in falsi colori.
E quando sarà là sarà impossibile raggiungerlo da parte di esseri umani. E' per questo che, da quando è stata completato l'assemblaggio del Webb (luglio 2020) che stanno facendo test "al tutto" (prima i test erano fatti sui singoli componenti): test piccoli, medi e grandi (come quello dell'articolo).
Ogni tanto penso alla noia di quegli ingegneri che tutti i santi giorni ripetono questi test...
Esatto, le immagini "visibili" saranno ricostruite a terra a posteriori.
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