Il telescopio spaziale James Webb ha catturato un'immagine delle aurore su Nettuno

Il telescopio spaziale James Webb ha catturato un'immagine delle aurore su Nettuno

Nelle scorse ore è stato pubblicato un nuovo studio scientifico basato sui dati raccolti dal telescopio spaziale James Webb che ha catturato, a giugno 2023, un'immagine delle aurore su Nettuno. Una prima volta per il JWST.

di pubblicata il , alle 18:58 nel canale Scienza e tecnologia
NASAESA
 

Negli scorsi giorni avevamo scritto della nuova immagine di Herbig-Haro 49/50 catturata dal telescopio spaziale James Webb. Si tratta di un oggetto che si trova relativamente vicino alla Terra, a "soli" 630 anni luce. La bellezza delle sue forme e dei suoi colori e i nuovi dati utili per gli scienziati sono molto interessanti sia per gli addetti ai lavori che per utenti non direttamente interessati all'astronomia. Il JWST però può osservare oggetti ben più vicini, come nel caso della nuova immagine di Nettuno e delle sue aurore.

nettuno jwst

Immagine di JWST e HST unite

I dati delle osservazioni sono state inserite nello studio dal titolo Discovery of H3+ and infrared aurorae at Neptune with JWST. Si tratta della prima volta che il telescopio spaziale James Webb ha catturato un'attività aurorale su Nettuno anche se era nota questa possibilità già da precedenti osservazioni con altri strumenti, per esempio grazie al flyby di Voyager 2 nel 1989, anche se rispetto ad altri pianeti (come Giove, Saturno e Urano) di questi fenomeni abbiamo una quantità inferiore di dati.

jwst nettuno

In particolare è stato impiegato lo strumento NIRSpec (spettrografo per il vicino infrarosso) dove le aurore di Nettuno risplendono e con il quale è possibile raccogliere molti dati utilizzando i filtri G395 e F290LP. Le informazioni sono state catturate a giugno 2023 e comprendono anche la composizione e la temperatura dell'atmosfera superiore (chiamata ionosfera) del pianeta gassoso.

Henrik Melin (della Northumbria University) ha dichiarato "sono rimasto stupito, l'atmosfera superiore di Nettuno si è raffreddata di diverse centinaia di gradi. In effetti, la temperatura nel 2023 era poco più della metà di quella nel 1989". Questo è importante in quanto temperature inferiori permettono solo aurore più deboli e meno visibili ed è probabilmente la ragione per la quale sono "sfuggite" finora.

nettuno jwst

Tra le altre informazioni che il telescopio spaziale James Webb ha permesso di raccogliere c'è la presenza di H3+ che era stato rilevato già sugli altri giganti gassosi mentre era più sfuggente per Nettuno. Ora è stata ottenuta la conferma della presenza di idrogenonio anche per quest'ultimo.

Stando alle immagini ottenute dal JWST, l'attività aurorale su Nettuno non è solo confinata per lo più ai poli (come succede sulla Terra) ma può arrivare anche a medie latitudini. Questo è possibile grazie al campo magnetico del pianeta che è inclinato di 47° rispetto all'asse di rotazione. Lo studio delle aurore permetterà di comprendere come il campo magnetico di Nettuno interagisce con le particelle che arrivano dal Sole e così capire anche come l'atmosfera del gigante gassoso si modifica.

2 Commenti
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UtenteHD27 Marzo 2025, 08:07 #1
NOn sono ne' Scienziato ne' altro del settore, ma Nettuno e' azzurro, il colore tipico dell'ossigeno e dell' H3 che e' azoto, ottimo che lo hanno dimostrato che ci sia anche Li, ma quello lo davo per quasi sicuro.
Comunque ottimo, grazie per articolo.
biometallo27 Marzo 2025, 12:40 #2
Originariamente inviato da: UtenteHD
H3 che e' azoto


Nemmeno io sono scienziato anzi non ho mai studiato chimica, ma stando a wikipedia l'azoto è indicato nella tavola periodica con N, mentre H3 è Idrogeno Triatomico (una normale particella di idrogeno invece sarebbe solo H essendo formata da un solo atomo di idrogeno) che poi qui si parla di H3+ che è leggemente diverso ancora:

Lo ione triidrogeno H3+ – chiamato anche catione idrogenonio – è uno dei cationi triatomici più abbondanti nell’universo. E stato scoperto sia nelle nubi molecolari che nel mezzo interstellare diffuso, ma è presente anche nella ionosfera terrestre. Il catione ha una struttura tridimensionale triangolare, costituita da tre atomi di idrogeno con tre protoni e due elettroni, dunque con un elettrone in meno rispetto ai protoni presenti, da cui il segno ‘+’


https://www.media.inaf.it/2019/03/1...era%20terrestre.

https://en.wikipedia.org/wiki/Triatomic_hydrogen
https://it.wikipedia.org/wiki/Azoto

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