Il satellite Northrop Grumman MEV-1 ha modificato l'orbita di un satellite dopo averne prolungato l'operatività

Negli scorsi giorni il satellite Northrop Grumman MEV-1 (lanciato nel 2020) ha modificato l'orbita del satellite Intelsat IS-901 portandolo da GEO all'orbita cimitero dopo averne prolungato la vita operativa di cinque anni.
di Mattia Speroni pubblicata il 08 Aprile 2025, alle 15:28 nel canale Scienza e tecnologiaNorthrop GrummanIntelsat
Negli scorsi giorni avevamo riportato del nuovo rapporto Space Environment Report 2025 dell'ESA che ha messo in luce alcune problematiche relative all'affollamento delle orbite e alla presenza di detriti spaziali potenzialmente pericolosi per il futuro dell'esplorazione. Ci sono diverse strategie che agenzie e società private stanno percorrendo per riuscire a mitigare e risolvere il problema. Tra queste c'è quella del rientro in breve tempo di satelliti e stadi di razzi spaziali ma anche il recupero dei detriti spaziali già in orbita.
Un'altra possibilità è quella di prolungare la vita operativa di satelliti già lanciati. Un esempio di questo genere di missioni è quella eseguita dal satellite Northrop Grumman MEV-1 (Mission Extension Vehicle), lanciato nel 2020, e che ha modificato l'orbita di un satellite dopo averne esteso l'operatività per circa cinque anni.
Secondo quanto riportato analizzando le modifiche orbitali, il satellite Northrop Grumman MEV-1 aveva effettuato il docking al satellite Intelsat IS-901 in orbita geostazionaria (GEO) a circa 35750 km di quota fornendo propulsione ed energia per diversi mesi così da posticipare il lancio di una nuova unità per sostituirlo, facendo al contempo risparmiare soldi alle società che li gestiscono e posticipando la presenza di un nuovo oggetto in orbita.
Fotografia realizzata da s2a systems che mostra l'undocking di MEV-1 (fonte)
Tra il 31 marzo e il 3 aprile il satellite Northrop Grumman MEV-1 ha poi acceso i propri propulsori spostando il satellite Intelsat IS-901 in un'orbita cimitero dove resterà per decine di anni. Il satellite si è poi separato dall'altra unità per proseguire le operazioni di supporto ad altri satelliti e il suo prossimo "bersaglio" sarà il satellite per le comunicazioni Optus-D3 prolungando così la vita operativa di quest'ultimo dopo il lancio nel 2009.
Nel 2021 è stata lanciata la missione MEV-2 con obiettivo un satellite Intelsat IS-10-02 permettendo anche in questo caso di prolungare la vita operativa di cinque anni. La scelta è principalmente su satelliti in GEO in quanto sono generalmente più costosi di quelli in LEO e c'è quindi maggior interesse da parte delle società che li gestiscono a cercare di aumentarne la vita utile.
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