Il Kazakistan ospiterà l'impianto più grande al mondo per la produzione di idrogeno green

Il Kazakistan ospiterà l'impianto più grande al mondo per la produzione di idrogeno green

Il progetto prevede l'installazione di impianti eolici e fotovoltaici per circa 45 GW nelle vaste steppe del Kazakistan occidentale e centrale, impianti che alimenteranno fino 30 GW di impianti per la produzione di idrogeno

di pubblicata il , alle 14:27 nel canale Scienza e tecnologia
 

Siglato un'accordo tra Svevind, azienda tedesca che sviluppa e realizza progetti di energia eolica onshore su vasta scala dal 1998, e Kazakh Invest National Company JSC, agenzia nazionale di promozione degli investimenti della Repubblica del Kazakistan, per la realizzazione su suolo Kazako del più grande sito di produzione di idrogeno green al mondo.

Il progetto prevede l'installazione di impianti eolici e fotovoltaici per circa 45 GW dislocati nelle vaste steppe del Kazakistan occidentale e centrale, fonti di energia rinnovabile che alimenteranno fino 30 GW di sistemi per la produzione di idrogeno con una produzione annua stimata in circa 3 milioni di tonnellate di idrogeno.

Si pensi che attualmente il più grande impianto per la produzione di idrogeno green è di proprietà della Air Liquide in Canada e dispone di "soli" 20 MW di elettrolizzatori.

“L'energia dell'idrogeno è molto produttiva, tecnologica ed efficiente da usare. Questa risorsa energetica può essere utilizzata nei trasporti, nella vita quotidiana, nell'energia e nell'industria. La promozione dello sviluppo a basse emissioni di carbonio è in linea con la direzione strategica di sviluppo della Repubblica del Kazakistan e gli obblighi assunti nel quadro degli accordi internazionali. Attraverso lo sviluppo dell'energia dell'idrogeno, il Kazakistan può ottenere la sua nicchia nella fornitura mondiale di idrogeno green” ha dichiarato Meirzhan Yussupov, presidente del consiglio di amministrazione di Kazakh Invest.


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"Svevind mira a combinare le eccezionali risorse naturali del Kazakistan con la nostra esperienza e passione di lunga data nello sviluppo di progetti per fornire energia sostenibile. Gli impianti di produzione dell'idrogeno green porteranno il Kazakistan tra i leader globali delle energie rinnovabili e dell'idrogeno a costi di produzione molto competitivi" ha invece commentato Wolfgang Kropp proprietario di maggioranza e CEO di Svevind.

Svevind ha già firmato un protocollo d'intesa con la Kazakh Invest dopo aver presentato i suoi piani al governo kazako lo scorso maggio. Si prevede che le fasi complessive di sviluppo, ingegneria, approvvigionamento e finanziamento di questa opera dureranno dai 3 ai 5 anni, con ulteriori 5 anni per la messa in servizio dell'intero ciclo produttivo.

Il Kazakistan è il nono paese più grande al mondo ed il diciottesimo meno densamente popolato del pianeta: con 7 sette persone per chilometro quadrato. Le sconfinate pianure della steppa kazaka occupano un terzo del paese, non sono le zone più ventose del pianeta, ma il clima è comunque favorevole, ed inoltre vanta una posizione vantaggiosa per affacciarsi sia al mercato asiatico sia a quello europeo.


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Un investimento che vuole mettere le basi per il futuro del paese il quale vuole mantenere il titolo di più prospero dell'Asia centrale, con attualmente un'economia largamente dipendente dalle esportazioni di petrolio e greggio, ma che in futuro potrebbe basarsi appunto sulla commercializzazione di idrogeno da fonti rinnovabili, sfruttando il trend a livello mondiale di decarbonizzazione nei prossimi decenni.

4 Commenti
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Cappej29 Giugno 2021, 17:39 #1
Astana? La capitale dei nuovi illuminati?
Sandro kensan29 Giugno 2021, 18:49 #2
Questo impianto in Kazakistan è quello che ci vuole per capire quale sia il vero costo dell'idrogeno verde. Grandi impianti su suolo pianeggiante (il Kazakistan è una immensa pianura: https://www.youtube.com/watch?v=xyZjf9Wsrv4 ) possono dimostrare se l'idrogeno ha o meno potenzialità.
albatros_la30 Giugno 2021, 13:01 #3
Sarà da capire quanto costa il trasporto del gas verso le varie destinazioni estere. È chiaro il vantaggio economico della nazione di produrlo in loco, un po' meno se convenga energeticamente invece trasportare l'energia a destinazione dove poi produrre e stoccare l'idrogeno.
davide311204 Luglio 2021, 14:26 #4
La perplessità maggiore è la scelta di ricavare l'idrogeno dal cracking dell'acqua. E' una risorsa falsamente rinnovabile e non è affatto illimitata. Le fonti rinnovabili sono altre, comei biogas, alcoli e altre composti organici. Questi sono realmente rinnovabili... Vedi il progetto di SNAM di produrre l'idrogeno direttamente nelle stazioni di servizio metano (e quindi anche biogas) abbattendo costi di trasporto dal momento che la rete di distribuzione c'è già.

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