Hawking: all'uomo rimangono solo 1000 anni sulla Terra

Secondo il fisico teorico non manca molto perché la razza umana sia costretta a scappare dal suo pianeta natale. L'esplorazione spaziale sarà l'unica arma a disposizione per proteggersi da eventuali "disastri"
di Nino Grasso pubblicata il 19 Novembre 2016, alle 10:01 nel canale Scienza e tecnologiaIl rinomato fisico teorico Stephen Hawking ha parlato alla Oxford Union pochi giorni fa a riguardo dell'importanza dell'esplorazione spaziale per la sopravvivenza della razza umana. Secondo Hawking l'uomo ha la necessità di trovare un nuovo luogo in cui vivere nella maniera più rapida possibile visto che il tempo a disposizione non è poi molto, considerando i tempi della sperimentazione spaziale.
1000 anni, secondo il fisico: "Non credo che sopravviveremo altri 1000 anni senza scappare dal nostro fragile pianeta", ha detto Hawking durante l'evento, con le parole che sono state riportate dal Daily Mail. Un periodo di tempo per considerarci al sicuro, noi e qualche nostra generazione futura, ma non sarebbe responsabile da parte nostra ignorarlo. Si tratta di un monito che Hawking lancia ormai da anni, considerando che aveva detto parole molto simili nel 2013 durante un discorso al Cedars-Sinai Hospital.
Nel 2010 invece la finestra delle tempistiche era molto più ampia. In un'intervista con Big Think aveva detto che "sarà abbastanza difficile evitare disastri sul Pianeta Terra nei prossimi cento anni, per non parlare dei prossimi mille, o milione di anni". In quel caso Hawking rilanciava la necessità di continuare l'esplorazione spaziale per la sopravvivenza: "La razza umana non dovrebbe mettere tutte le sue uova nello stesso paniere, o nello stesso pianeta. Speriamo che riusciremo ad evitare di far cadere il paniere fino a quando non avremo diffuso il carico", erano le sue parole.
Lo stesso Hawking è coinvolto in numerosi progetti per aiutare la razza umana a divenire una razza multiplanetaria, con i sogni del fisico che sembrano farsi più concreti in seguito alle ultime dichiarazioni di Elon Musk, che punta alla colonizzazione di Marte. C'è un certo fermento sull'argomento ai giorni nostri ed è possibile che le generazioni odierne vedranno i primi passi di un movimento che è destinato a portare a compimento obiettivi estremamente importanti e che oggi a molti sembrano solamente i vaneggiamenti di un folle.
Se non altro la resilienza di Hawking di fronte alla ALS può rappresentare una fortissima fonte di ispirazione, dal momento che il fisico la combatte ormai da oltre 50 anni senza interrompere la sua invidiabile carriera teorica.
63 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoC'è chi specula che se i soldi spesi per le guerre fossero stati usati per programmi di ricerca, adesso staremo già popolando Marte, ad esempio.
Giusto per avere un'idea, la sola guerra in Iraq dal 2003 al 2010 è costata tra i 300 ed i 400 milioni di dollari al giorno (anche se poi qualcuno ci guadagna da tutto ciò, ma di certo non sono soldi che vanno in programmi di ricerca)!
Giusto per avere un'idea, la sola guerra in Iraq dal 2003 al 2010 è costata tra i 300 ed i 400 milioni di dollari al giorno (anche se poi qualcuno ci guadagna da tutto ciò, ma di certo non sono soldi che vanno in programmi di ricerca)!
Questa non è una speculazione. È un dato di fatto.
Con le guerre si buttano nel cesso talmente tanti soldi e conoscenze (in costruzione e progettazione di armi) che, se fossero stati dirottati interamente in ricerca (magari a fondo perduto), non dico che oggi staremmo già popolando marte (o magari sì? chissà...), ma sicuramente dal punto di vista scientifico e tecnologico saremmo molto, molto più evoluti.
Ad esempio sono convito che una malattia come il cancro sarebbe presente solo nei libri di storia al pari delle epidemie di peste o del vaiolo.
Ma non solo le guerre, pure la religione, soprattutto in passato ma non solo, ha messo ben più di una volta i bastoni tra le ruote alla ricerca e agli scienziati.
C'è chi specula che se i soldi spesi per le guerre fossero stati usati per programmi di ricerca, adesso staremo già popolando Marte, ad esempio.
Giusto per avere un'idea, la sola guerra in Iraq dal 2003 al 2010 è costata tra i 300 ed i 400 milioni di dollari al giorno (anche se poi qualcuno ci guadagna da tutto ciò, ma di certo non sono soldi che vanno in programmi di ricerca)!
Per ripetere quello che hai detto: il problema non è la terra ma l'uomo.
Tra 1000 anni probabilmente saremo ancora tutti qui a pensare di andare chissà dove per trovare nuovi posti (da distruggere ovviamente).
Ad ogni modo mancherò molto prima, tanti auguri a chi ci sarà.
L'uomo ha reso questo pianeta un posto migliore in cui vivere.
nel migliore dei caso questo è nascondere la testa sotto la sabbia sperando che il problema svanisca per conto suo, nel peggiore e più probabile dei casi è ignoranza pura...perchè, anche semplificando al massimo, è proprio facendo previsioni in base allo stato attuale delle cose che si può sperare che il sistema cambi già nei prossimi 50-100
...ammesso che i danni dei prossimi 50-100anni non siano irreversibili
è come se qualcuno rubasse l'acqua ai pompieri per riempirsi la piscina mentre l'intera città va a fuoco, certo lui ha reso la sua vita ( almeno per una mezz'ora ) migliore ma di certo non ha reso la città migliore
L'uomo ha reso questo pianeta un posto migliore in cui vivere.
http://leganerd.com/2016/09/22/la-s...ra-sulla-terra/
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