Gli scienziati hanno studiato l'elusivo Einsteinio a 69 anni dalla scoperta

Gli scienziati del Lawrence Berkeley National Laboratory hanno isolato e studiato 233 nanogrammi di einsteinio, il novantanovesimo elemento della tavola periodica. Fu scoperto nel 1952 dopo l'esplosione di una bomba all'idrogeno.
di Manolo De Agostini pubblicata il 06 Febbraio 2021, alle 18:31 nel canale Scienza e tecnologiaAl Lawrence Berkeley National Laboratory (Berkeley Lab) della University of California sono riusciti a studiare l'einsteinio (einsteinium), uno degli elementi più elusivi e pesanti della tavola periodica (elemento 99) per la prima volta dopo diversi decenni. Lo studio, pubblicato su Nature, avvicina i chimici alla scoperta della cosiddetta "isola della stabilità", dove si pensa risiedano alcuni degli elementi più pesanti e di breve durata.
L'einsteinio è stato scoperto per la prima volta nel 1952 presso il Dipartimento dell'Energia statunitense analizzando i detriti radioattivi di un test in cui venne fatta esplodere una bomba all'idrogeno. L'elemento non è presente naturalmente e può essere ottenuto solo in quantità microscopiche usando reattori nucleari specializzati. È inoltre difficile da separare dagli altri elementi, è altamente radioattivo e decade velocemente, il che lo rende difficile da studiare.
I ricercatori sono però riusciti a creare un campione di 233 nanogrammi di einstenio puro e hanno svolto i primi esperimenti per conoscere meglio questo elemento. Sono così riusciti a determinarne alcune delle proprietà chimiche fondamentali per la prima volta.
Come altri elementi della serie degli attinidi (un gruppo di 15 elementi metallici sul fondo della tavola periodica), l'einsteinio viene prodotto bombardando un bersaglio, in questo caso il curio, con neutroni e protoni per creare elementi più pesanti. Il team ha usato un reattore nucleare specializzato chiamato High Flux Isotope Reactor, situato presso l'Oak Ridge National Laboratory nel Tennessee.
La reazione è pensata per produrre il californio, ma come sottoprodotto restituisce una quantità molto piccola di einsteinio. Ottenere un campione di einsteinio puro dal californio è difficile a causa delle somiglianze tra i due elementi, di conseguenza i 233 nanogrammi rappresentano un traguardo molto importante. Ovviamente l'elemento non è visibile e l'unico modo per sapere che c'è è tramite il suo segnale radioattivo.
L'Einsteino-254 ha un'emivita di 276 giorni - il tempo necessario per la decomposizione di metà del materiale - e si scompone in berkelio-250, che emette radiazioni gamma altamente dannose. Per contenere l'einsteinio e proteggere gli scienziati dalla radiazione i ricercatori del Los Alamos National Laboratory nel New Mexico hanno progettato uno speciale supporto stampato in 3D.
Il decadimento è un altro ostacolo per lo studio di questo elemento, infatti avviene piuttosto rapidamente e quindi limita il periodo di tempo per svolgere i test. Ciononostante, i ricercatori sono riusciti a determinare la lunghezza del legame di einsteinio, ossia la distanza media tra due atomi legati, una proprietà chimica fondamentale che permette di prevedere come l'einsteinio interagisce con altri elementi.
Nel caso specifico hanno scoperto che la lunghezza del legame dell'einsteinio va contro la tendenza generale degli attinidi. In passato vi erano state alcune teorie in merito, ma finora non c'era una prova sperimentale. Rispetto al resto della serie degli attinidi, l'einsteinio perde anche luminescenza in modo molto diverso quanto esposto alla luce, ma serviranno ulteriori esperimenti per determinare il motivo.
Il nuovo studio getta le basi per "fare chimica su quantità veramente piccole", spiegano gli scienziati. "I nostri metodi consentiranno ad altri di spingersi ai limiti studiando altri elementi allo stesso modo". La ricerca potrebbe inoltre facilitare la creazione di einsteinio in futuro. Infine, si ipotizza di poter usare l'einsteinio come elemento di destinazione per creare elementi ancora più pesanti, inclusi quelli non scoperti come l'ipotetico elemento 119 chiamato anche ununennio.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe ho scoperto una cosa che non mi sapevo spiegare nel contesto:
c'è un limite oltre il numero atomico 92, nella formazione/creazione di nuovi elementi
praticamente aggiungendo protoni al nucleo (e neutroni) oltre quel n.a. gli elementi sono instabili perchè le forze quantistiche o nucleari interne, che tengono il nucleo, agiscono entro una certa distanza,[U] oltre non sono sufficientemente forti da farlo rimanere stabile...
e diventa, quindi, radioattivo,[/U] cioè emette neutroni e quant'altro...
però [S]sembra che[/S] in un buco nero o -letteralmente- le stelle di neutroni, la gravità SUPERA queste forze e si creerebbe, da qualcosa che ho letto anni fa, un solo singolo elmento a un qualche googol-liardo di neutroni
di poca utilità
si può vedere quando due stelle di neutroni o due buchi neri orbitano troppo vicini uno all'altro
mi resta
ad esempio, nessuno evidentemente lo sa, si potranno formare elementi con una qualche interazione tra livelli energetici, ulteriori e non conosciuti oltre il 7 (verificati) e il nucleo?
quanto possible (
beh, non é che "sembra che"... é la definizione stessa di "stella a neutroni": la forza di gravitá dustrugge gli atomi schiacciando gli elettroni nel nucleo, trasformando protoni in neutroni e lasciando, perlomeno nel nucleo della stella, nient'altro che neutroni sostenuti dal principio di esclusione di Pauli. Quando la gravitá supera un certo limite, neppure questo basta piú e si forma il buco nero.
Credo che nessuno sappia se esistono livelli energetici per gli orbitali superiori a 7. La logica mi porterebbe a pensare di si, ma che per verificare tale teoria servirebbe creare un atomo con un numero atomico, quindi numero di protoni, decisamente superiore a quelli finora riprodotti in laboratorio... tenuto conto che ogni livello energetico può avere fino ad un certo numero di elettroni, oltre il quale si passa al livello successivo. Si può calcolare anche subito e al volo quale dovrebbe essere tale numero atomico.
Ipotizzo, ovviamente.
In realtà non so neanche dove sono arrivati a scoprire nuovi elementi, la tavola periodica che ho al lavoro è ferma all'elemento 112, poi magari controllo quella che ho sull'app del cellulare
La forza che tiene unito il nucleo di un atomo si chiama Forza Forte (ehi, non l'ho inventato io il nome
Faccio altresì notare che il Tecnezio, numero atomico 46 se non ricordo male, non esiste in una forma stabile pur avendo un numero di protoni inferiore a circa la metà degli elementi stabili in natura. Il Tecnezio di fatto non esiste perchè decaduto tutto in passato.
Giusto per questioni di onore nazionale, tengo a ricordare che tra gli elementi post-Uranio c'è anche il Fermio. Oltre a ricordare che le particelle elementari si dividono in due grandi categorie, una delle quali è chiamata Fermioni.
Si, qui elogiamo sempre gli altri, ma Fermi è insieme ad un altro paio di fisici (tra cui Einstein) che si possono mettere su un piedistallo rispetto a tutti gli altri.
Tralasciamo i buchi neri che è meglio
beh, non é che "sembra che"... é la definizione stessa di "stella a neutroni": la forza di gravitá dustrugge gli atomi schiacciando gli elettroni nel nucleo, trasformando protoni in neutroni e lasciando, perlomeno nel nucleo della stella, nient'altro che neutroni sostenuti dal principio di esclusione di Pauli. Quando la gravitá supera un certo limite, neppure questo basta piú e si forma il buco nero.
ma infatti lo avevo sbarrato, ed ho usato anche il termine -letteralmente-per stelle di neutroni
immagino anche che la gravità, lì dentro, trattenga anche le radiazioni, o per meglio definire, le emanazioni di particelle subnucleari da quell'inferno di neutroni,
e
se per qualche combinazione un pezzo di quella materia, magari in seguito ad uno scontro/fusione con un'altra stella di neutroni, mi chiedo cosa sarà la radiazione in questo caso... immagino, lontanto dalla stella di neutroni, un continuo bombardamento di neutroni
immagino sia questa la risposta...
[U]quello che volevo dire prima[/U] è che la radioattività non è un evento casuale, ma proprio dovuto all'aggregarsi di nuclei così grandi che le forze, nucleare forte e/o debole, non possono trattenere quanto supera un certo limite/n.a. ...
almeno io
ci sono COMUNQUE isotopi di elementi a n.a. inferiore a 92 che sono radioattivi...
COME SI SPIEGA PRECISAMENTE?
ho letto anche che oltre un certo n.a. il nucleo non è più sferico ma ovoidale...
uno immagina ipotesi, ma chissà che ci siano dei n.a. precisi o isotopi di un eventuale elemento con n.a.>92>118 che siano stabili,
tipo, esempio, elemento 142, 174, 208
nel senso che abbiano una qualche collaborazione di forze subatomiche che specificamente provochino determinati n.a. stabili,
ovviamente senza sperimentazione non si può sapere...
Credo che nessuno sappia se esistono livelli energetici per gli orbitali superiori a 7. La logica mi porterebbe a pensare di si, ma che per verificare tale teoria servirebbe creare un atomo con un numero atomico, quindi numero di protoni, decisamente superiore a quelli finora riprodotti in laboratorio... tenuto conto che ogni livello energetico può avere fino ad un certo numero di elettroni, oltre il quale si passa al livello successivo. Si può calcolare anche subito e al volo quale dovrebbe essere tale numero atomico.
Ipotizzo, ovviamente.
In realtà non so neanche dove sono arrivati a scoprire nuovi elementi, la tavola periodica che ho al lavoro è ferma all'elemento 112, poi magari controllo quella che ho sull'app del cellulare
...
Tralasciamo i buchi neri che è meglio
mi chiedevo se si possa prevedere oltre gli orbitali, s(1livello energetico), p (3livelli energetici), d (5 livelli energetici), f (7)
cosa e in che numero sia la distribuzione (posto che sia possibile, tenendo conto della proibizione data dalle insufficienti forze atomiche, nucleare forte e/o debole) in EVENTUALI elementi a n.a. STABILE
[U]secondo me segue un orbitale a 11 livelli energetici
queste cose in una stella di neutroni accadono, ma... vai a verificare...
certo nel buco nero è faccenda mantenuta rigidamente segreta
cosa e in che numero sia la distribuzione (posto che sia possibile, tenendo conto della proibizione data dalle insufficienti forze atomiche, nucleare forte e/o debole) in EVENTUALI elementi a n.a. STABILE
[U]secondo me segue un orbitale a 11 livelli energetici
queste cose in una stella di neutroni accadono, ma... vai a verificare...
certo nel buco nero è faccenda mantenuta rigidamente segreta
Stabili dubito fortemente (mia idea, nessun riscontro reale)... quando iniziano ad esserci troppi Protoni nel nucleo, è difficile farli stare assieme.
COME SI SPIEGA PRECISAMENTE?
Per dirla in altre parole, il numero di neutroni e la loro distribuzione sono un fattore determinante per rendere il nucleo stabile. E ogni elemento atomico possiede un numero limitato di isotopi; per dire, sempre a memoria se non erro il Carbonio può essere C12 (radioattivo), C13 e C14.
Il Tecnezio non ha un isotopo naturale stabile, per cui è tutto decaduto.
Scusate la domanda scema, oltretutto fatta da un ignorante totale sull'argomento... Ma con che criterio vengono assegnati i nomi a questi elementi? Hanno un significato particolare? Derivano dal greco? O... da un bicchierino di troppo?
Nomenclatura
Se l'etimologia di Einsteinio è abbastanza semplice, per le altre del gruppo del Lantanidi e Attinidi viene richiesta un minimo di conoscenza storica del settore; il riferimento è solitamente un ricercatore, un padre della scienza, un istituto prestigioso (Berkeley -> Berkelio, Fermio -> Fermio).Ci sono poi elementi che sono teorizzati e denominato Superattinidi che, sulla base del numero atomico e secondo una convenzione internazionale, hanno quindi un nome che indica il numero. Un-un-ennio = 1-1-9 (numeri secondo il greco)
Il Untriseptio, per esempio, sarà un elemento con numero 137 e via dicendo.
Scusate la domanda scema, oltretutto fatta da un ignorante totale sull'argomento... Ma con che criterio vengono assegnati i nomi a questi elementi? Hanno un significato particolare? Derivano dal greco? O... da un bicchierino di troppo?
c'è anche il Darmstàdtio (Darmstazio) (n.a.=110) perchè scoperto nella città tedesca di Darmstadt,
e ho letto che alcuni scienziati volevano chiamarlo Policio, perchè 110 è il numero di emergenza della Polizia Tedesca,
poi hanno scelto il primo...
cribbio...
comunque:
Ci sono poi elementi che sono teorizzati e denominato Superattinidi che, sulla base del numero atomico e secondo una convenzione internazionale, hanno quindi un nome che indica il numero. Un-un-ennio = 1-1-9 (numeri secondo il greco)
Il Untriseptio, per esempio, sarà un elemento con numero 137 e via dicendo.
ah ecco, ho trovato (non scherzo):
113= un un trio
114= un un quadio
115= un un pentio
116= un un hexio
117= sarebbe un un septio ma l'hanno chiamato Tennessio
118= un un octio (se l'avessero scoperto in italia e fosse stata avvalorata la proposta tedesca per il 110, avrebbero potuto anche chiamarlo Ambulancio... o Emergencènio... ehm : D specialmente in quest'ultimo tempo...
comunque, non scherzo, se eventuali civiltà aliene siano in grado di maneggiare le forze subnucleari, o di confinare la radioattività, potrebbero confezionarsi materia con un determinato gruppo di atomi particolarmente ricchi di protoni e neutroni (a volontà
magari, ehm, nel processo, servirebbe più energia di quella rilasciata
uhm... però vista la probabile lontananza da casa, "il gioco potrebbe valere la candela", per la lontana produzione di energia...
ma questa è evidentemente un'altra storia, lontana...
diversamente che sul nostro pianeta, dove [U]la faccenda sarebbe senza dubbio in linea[/U] con [I]le speranze, le illusioni (e i sogni infranti)[/I]... di produzione energetica di questi tempi
... io vedo... Musk... tornare dai bastioni oltre il sistema solare... a bordo di navicelle proprietarie...
... cariche di elementi 911-912 e 913... con i raggi gamma, delta, lambda, epsilon e zeta 100/200 e 314<315...
... tutti confinati a mano e uno ad uno dai suoi attendenti...
... balenare nel buio xenosiderale al di là dell'ortosfera galattica...
e tornare... tornare!... là da laddòve nessun homine era mai pervenuto prima...
... oohh... non è più tempo di sognare sogni irreali...
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