Fusione nucleare: CFS inizia l'assemblaggio del tokamak SPARC

Fusione nucleare: CFS inizia l'assemblaggio del tokamak SPARC

Commonwealth Fusion Systems ha avviato l'assemblaggio del tokamak SPARC con l'installazione della base del criostato. Il progetto mira a dimostrare la produzione netta di energia da fusione, accelerando l'innovazione verso centrali operative entro il 2030.

di pubblicata il , alle 13:34 nel canale Scienza e tecnologia
 

La startup Commonwealth Fusion Systems (CFS), nata da una costola del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e partner dell'italiana Eni, ha ufficialmente avviato l'assemblaggio del tokamak SPARC. Dopo anni di ricerca e sviluppo, il progetto sta prendendo forma con l'installazione del primo componente fondamentale: la base del criostato.

CFS ha completato l'installazione della base del criostato, una struttura in acciaio inossidabile a forma di disco, trasportata su binari e posizionata con precisione mediante una gru. Questo elemento critico è ora stabilmente fissato con bulloni e malta nella sua sede definitiva a Devens, circondato dai sistemi necessari per il suo raffreddamento e alimentazione.

"Con la base del criostato ora in posizione, abbiamo iniziato a costruire il cuore del nostro sistema di energia da fusione", ha dichiarato Samer Hamade, Vicepresidente dei Progetti presso CFS. "Questo è un esempio molto visibile di come il progetto di energia da fusione di CFS sia passato a una nuova fase, l'assemblaggio del tokamak. È davvero entusiasmante vedere la prima parte di SPARC riempire quello che era un foro circolare nel pavimento - una vera testimonianza del duro lavoro e della dedizione del team".

Il tokamak SPARC utilizza potenti elettromagneti per creare le condizioni necessarie alla fusione, con temperature interne che superano i 100 milioni di gradi Celsius. La fusione, lo stesso processo che alimenta il Sole, combina nuclei atomici leggeri in elementi più pesanti, rilasciando enormi quantità di energia.

Grazie alla sua pulizia, all'assenza di emissioni di gas serra e alla disponibilità virtualmente illimitata di combustibile, la fusione potrebbe rappresentare la soluzione energetica definitiva per l'umanità. L'obiettivo principale di SPARC è dimostrare la produzione netta di energia da fusione, ovvero generare più energia di quella necessaria per avviare e mantenere il processo. Questo sarà un passaggio fondamentale per la futura realizzazione di centrali ARC, progettate per immettere energia sulla rete già nei primi anni 2030 a Chesterfield County, Virginia.

Per garantire le prestazioni ottimali dei magneti superconduttori di SPARC, il criostato isola il sistema dall'ambiente esterno grazie a un vuoto, simile a una borraccia termica su larga scala. La base del criostato, con un diametro di 7,3 metri e un peso di 75 tonnellate, non solo supporta l'intera struttura del tokamak - che pesa circa 1.000 tonnellate - ma assorbe anche parte dei neutroni prodotti dal processo di fusione e permette il passaggio di condotti per elio refrigerante, alimentazione e sensori.

Nei prossimi mesi, CFS posizionerà i magneti a campo toroidale (TF) a forma di "D", inserirà il recipiente a vuoto all'interno di questi magneti, aggiungerà i magneti a campo poloidale (PF) che circondano la struttura e infine installerà i magneti del solenoide centrale (CS) prima di sigillare l'intero sistema con le pareti e la parte superiore del criostato. Parallelamente, il team di CFS sta installando i sistemi ausiliari necessari al funzionamento di SPARC, tra cui l'alimentazione elettrica, il raffreddamento dei magneti, i sensori diagnostici e il sistema di riscaldamento del plasma.

"Abbiamo completamente progettato la base simultaneamente con tutte le interfacce di sistema di SPARC, come i supporti dei magneti, l'alimentazione, la criogenia, il pompaggio del vuoto e la strumentazione. E l'abbiamo ricevuta in tempo dopo una rapida fabbricazione", ha spiegato Moji Safabakhsh, Direttore dell'Ingegneria di CFS. "L'installazione della base del criostato è un momento cruciale che dà ufficialmente il via al processo di assemblaggio e interconnette SPARC con il resto dell'impianto".

74 Commenti
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Opteranium25 Marzo 2025, 14:01 #1
bene bene, chissà se prima di tirare le cuoia riuscirò a sottoscrivere un contratto luce con scritto "100% da fusione"
Mars9525 Marzo 2025, 14:19 #2
Originariamente inviato da: Opteranium
bene bene, chissà se prima di tirare le cuoia riuscirò a sottoscrivere un contratto luce con scritto "100% da fusione"


Non credo che tu abbia 6 anni, quindi non credo
euscar25 Marzo 2025, 15:42 #3
la futura realizzazione di centrali ARC, progettate per immettere energia sulla rete già nei primi anni 2030 a Chesterfield County, Virginia.


Troppo ottimisti.
Quanti anni sono passati dai primi tentativi? Ne passeranno altrettanti prima di diventare sfruttabile commercialmente.

Intanto la Cina, negli ultimi 10 anni, ha fatto passi da giganti nelle rinnovabili. Sarà anche vero che continueranno per alcuni anni con il carbone, loro prima fonte energetica, ma almeno la stanno sfruttando per la transizione.
Sono anche favoriti dal fatto che hanno milioni di ettari da poter sfruttare. Un esempio su tutti, un parco fotovoltaico da 3500 ettari (fonte, l'ultima puntata di presa diretta - per chi l'ha vista sa di cosa parlo). Inoltre stanno sfruttando anche il solare termodinamico (sembrava di vedere le centrali che si trovano negli ultimi episodi del gioco Fallout ), immagino copiato dal progetto Archimede avviato nel 2001 all'ENEA da Carlo Rubbia ... della serie i Cinesi quando copiano lo fanno in grande e meglio di molti altri.
baruk25 Marzo 2025, 16:19 #4
Cosa non si farebbe per attirare fondi... forse si sono sbagliati con la data, 2130 è più ottimistico.
baruk25 Marzo 2025, 16:21 #5
Originariamente inviato da: euscar
...Intanto la Cina, negli ultimi 10 anni, ha fatto passi da giganti nelle rinnovabili. Sarà anche vero che continueranno per alcuni anni con il carbone, loro prima fonte energetica, ma almeno la stanno sfruttando per la transizione.
Sono anche favoriti dal fatto che hanno milioni di ettari da poter sfruttare. Un esempio su tutti, un parco fotovoltaico da 3500 ettari (fonte, l'ultima puntata di presa diretta - per chi l'ha vista sa di cosa parlo). Inoltre stanno sfruttando anche il solare termodinamico (sembrava di vedere le centrali che si trovano negli ultimi episodi del gioco Fallout ), immagino copiato dal progetto Archimede avviato nel 2001 all'ENEA da Carlo Rubbia ... della serie i Cinesi quando copiano lo fanno in grande e meglio di molti altri.


Sai, loro non hanno NIMBY con cui dover trattare. Se il buon Xi decide che si fa in quel postio, si fa e muti...
alien32125 Marzo 2025, 16:37 #6
Originariamente inviato da: euscar
Troppo ottimisti.
Quanti anni sono passati dai primi tentativi? Ne passeranno altrettanti prima di diventare sfruttabile commercialmente.

Intanto la Cina, negli ultimi 10 anni, ha fatto passi da giganti nelle rinnovabili. Sarà anche vero che continueranno per alcuni anni con il carbone, loro prima fonte energetica, ma almeno la stanno sfruttando per la transizione.


In cina le rinnovabili non arrivano nemmeno al 10%, non sono passi da gigante solo specchietti per le allodole a cui tutti abboccano...
euscar25 Marzo 2025, 17:06 #7
Originariamente inviato da: alien321
In cina le rinnovabili non arrivano nemmeno al 10%, non sono passi da gigante solo specchietti per le allodole a cui tutti abboccano...


E ti pare poco? In dieci anni da zero al 10%?
"Specchietti" lo pensi tu e tutti quelli che non credono che ci salveranno solo le rinnovabili

Tanto per fare un esempio, basta confrontare alcune importanti città cinesi (non ricordo il nome, dovrei rivedermi la replica) che solo dieci anni fa manco sapevano cosa fosse un cielo limpido, mentre ora la metà dei veicoli circolanti è elettrico e il cielo è quasi azzurro.

Sarà anche vero che dietro a questo cambiamento c'è una forte componente statale (leggesi aiuti di stato, che in Europa non vogliono fare - o così ci fanno credere), ma non è forse questo che uno stato dovrebbe fare, cioè investire nelle proprie aziende per migliorare le aziende stesse ed il benessere della popolazione? Invece cosa si fa in Italia? Si fanno impianti per rigassificare il gas che la nostra "amica" america ci fornisce al triplo del prezzo pre-conflitto oppure si pensa ai (micro)reattori di nuova generazione che se va bene (iniziasse da subito la loro costruzione) saranno in funzione tra forse 10 anni? E nel frattempo la Cina passerà dal 10% al 20%.

Quello che non capisco io è che ci sono tutte le tecnologie per fare il grande passo, ma non c'è la volonta per farlo.
Una volta si diceva "a pensar male si fa peccato", ma a me vien da pensare che dietro ci sia le mani forti delle multinazionali degli idrocarburi e del nucleare (quest'ultime sposterebbero solo il problema dell'approvvigionamento invece di risolverlo, per non parlare dei nuovi problemi che verrebbero introdotti).
OUTATIME25 Marzo 2025, 17:43 #8
Originariamente inviato da: euscar
E nel frattempo la Cina passerà dal 10% al 20%.

Quello che non capisco io è che ci sono tutte le tecnologie per fare il grande passo, ma non c'è la volonta per farlo.
Una volta si diceva "a pensar male si fa peccato", ma a me vien da pensare che dietro ci sia le mani forti delle multinazionali degli idrocarburi e del nucleare (quest'ultime sposterebbero solo il problema dell'approvvigionamento invece di risolverlo, per non parlare dei nuovi problemi che verrebbero introdotti).

Dal 10 al 20 di cosa? Di un'energia che ce l'hai dall'alba al tramonto? Torniamo tutti ad andare a letto dopo Carrosello?
Ti sei mai chiesto perchè servono anche centrali elettriche tradizionali? Che siano a combustibile o nucleari.
euscar25 Marzo 2025, 17:50 #9
Originariamente inviato da: OUTATIME
Dal 10 al 20 di cosa? Di un'energia che ce l'hai dall'alba al tramonto? Torniamo tutti ad andare a letto dopo Carrosello?
Ti sei mai chiesto perchè servono anche centrali elettriche tradizionali? Che siano a combustibile o nucleari.


Veramente il prossimo passo dei cinesi sarà nello stoccaggio.
E poi con il solare termico il problema non si pone dato che lavora H24 (sono in zone desertiche e quindi problemi di copertura solare quasi non ci sono).
Fantapollo25 Marzo 2025, 18:14 #10
Seeee 2030

I soliti che non vogliono iniziare a costruire le centrali a fissione perché la fusione sta arrivando

Passeranno 30 anni (se va bene, è ottimistico anche 30)... altro che 5

E' un po' come la sceneggiata delle "generazioni" (altra scusa per non costruire)

**** SUBITO **** piano nucleare in Italia per una decina di centrali nucleari a fissione di TERZA generazione

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