FingerTrack è il dispositivo che traccia i movimenti della mano con sensori termici: ecco come funziona

FingerTrack è il dispositivo che traccia i movimenti della mano con sensori termici: ecco come funziona

Invece di giroscopi e accelerometri, un gruppo di ricercatori ha provato ad utilizzare sensori termici per tracciare il movimento delle mani, con risultati molto promettenti

di pubblicata il , alle 19:21 nel canale Scienza e tecnologia
 

I giroscopi e gli accelerometri sono gli elementi che nei dispositivi indossabili vengono utilizzati per poter rilevare i movimenti delle mani o, più in generale, di parti del corpo. Se pensiamo più nello specifico agli smartwatch è grazie a questi componenti, capaci di riconoscere che tipo di movimento sta facendo il polso e con quale velocità, che lo schermo si attiva per permetterci di guardare l'ora mentre solleviamo il polso o che ci avvisa, in quest'epoca di contromisure anti-COVID, se abbiamo lavato correttamente le mani.

Le innovazioni, però, avvengono spesso quando si prova a sovvertire lo status quo, a negare ciò che viene dato per scontato. Ecco che un gruppo di ricercatori della Cornell Unversity e dell'Università del Wisconsin-Madison ha provato ad immaginare un sistema di tracciamento dei movimenti delle mani partendo da presupposti diversi rispetto all'uso di accelerometri e giroscopi. Ciò che ne è scaturito ha preso il nome di FingerTrack.

Si tratta di un dispositivo che fa uso di quattro sensori termici a bassa risoluzione, ciascuno delle dimensioni di un fagiolo, che monitorano i contorni del polso. I sensori catturano varie immagini della mano, che vengono poi ricomposte da una rete neurale per creare un modello 3D della mano stessa. I ricercatori affermano che si tratta del primo dispositivo capace di monitorare i contorni del polso.

Nel progetto dei ricercatori è interessante l'impiego di sensori termici: precendenti tentativi in questo campo si sono concentrati per lo più sull'impiego di fotocamere ottiche tradizionali, con risultati spesso deludenti. I prototipi sviluppati in passato erano ingombranti, non pratici nell'uso e capaci di distinguere solo pochi gesti specifici delle mani. Con FingerTrack invece i ricercatori sono riusciti a compiere notevoli passi avanti, riuscendo a tracciare con precisione la posizione delle dita anche quando viene tenuto in mano un oggetto.

Le potenzialità per questo tipo di tecnologia sono molteplici, e i ricercatori suggeriscono una possibilità di impiego piuttosto interessante, con FingerTrack che potrebbe rappresentare la base di un sistema di traduzione per la lingua dei segni. Ma non solo: il dispositivo potrebbe essere impiegato anche per rilevare i primi segni di disturbi cognitivi come il morbo di Parkinson o il morbo di Alzheimer, oltre a utilizzi più frivoli nel campo della realtà virtuale.

Come detto si tratta, per ora, di un progetto in fase di ricerca accademica, e potrebbero passare anni prima che FingerTrack possa trovare una strada in grado di condurlo al mercato. In ogni caso l'aspetto interessante di questo progetto è che il sistema fa uso di componentistica abbastanza economica ed è in grado di tracciare i movimenti con un elevato grado di precisione.

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