ESA: ecco la mappa più completa della Via Lattea grazie a Gaia

Grazie al progetto Gaia dell'ESA (Agenzia Spaziale Europea) abbiamo ora la mappa tridimensionale più precisa della Via Lattea, la nostra galassia. Tante le implicazioni e gli studi che potranno essere fatti con questi dati.
di Mattia Speroni pubblicata il 04 Dicembre 2020, alle 08:01 nel canale Scienza e tecnologiaESA
L'ESA ha annunciato nella giornata di ieri il rilascio della mappa più completa della Via Lattea mai avuto fino a ora. Si tratta ancora di un lavoro in fase completamente, tanto che si tratta della Early Data Release 3 (EDR3) mentre per il lavoro completo bisognerà attendere la prima metà del 2022! Ma la mole di informazioni che già ora possono essere esaminate dagli scienziati è letteralmente "spaziale".
La Via Lattea vista da ESA Gaia
Per raggiungere questo obiettivo ci sono voluti 6,5 anni di osservazioni. Il risultato è la possibilità di catalogare oggetti celesti, stelle e creare così una mappa tridimensionale della Via Lattea e del suo contenuto. Ma in numeri cosa significa?
Vuol dire avere la posizione di 1,8 miliardi di stelle con una precisione elevatissima. Un incremento di 100 milioni di sorgenti rispetto alla precedente GDR2, che è stata conclusa nel 2018. Ci sono poi informazioni sul colore dei vari corpi celesti (1,5 miliardi), con un incremento pari a 200 milioni di oggetti rispetto alla precedente versione.
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Grazie ai dati della campagna osservativa sono già stati calcolati nuovi parametri e nuovi studi potranno essere rilasciati nel corso dei mesi. Per esempio si possono fare previsione sulle dimensioni del disco galattico, sulla sua struttura, che è in crescita, sulla sua struttura nel corso dei milioni/miliardi di anni con l'aggiunta di nuove stelle in particolare nelle regioni esterne.
La Via Lattea vede poi alcuni movimenti di stelle che non erano stati previsti in precedenza. Per esempio ci sono corpi celesti che si stanno muovendo da sopra il piano galattico a sotto (lentamente) e alcuni che fanno il percorso inverso (velocemente). E molto di più!
Sono stati rilevati gli effetti della più piccola galassia del Sagittario, che in futuro (distante con le concezioni umane) verrà smembrata e assorbita dalla Via Lattea. I passaggi ravvicinati hanno però dato modo alla prima di perturbare il moto di stelle e intere regioni della nostra galassia. Ma si guarda anche più vicino.
Per esempio è stato possibile misurare l'accelerazione del Sistema Solare rispetto all'Universo. L'accelerazione è sostanzialmente impercettibile ma abbastanza da deviare la traiettoria di 115 km in un anno, il tutto ottenuto grazie alle osservazioni su oggetti come i quasar (complessivamente nel catalogo ce ne sono 1,6 milioni). Inoltre sono stati catalogati 331 mila oggetti entro i 100 parsec (326 anni luce) dal Sistema Solare. Si tratta del 92% degli oggetti in questa zona. Un salto in avanti spaventoso se si pensa che il precedente "catalogo" del 1991 era di 3800 oggetti.
Anche la Grande e la Piccola Nube di Magellano sono state monitorate (essendo galassie satelliti della Via Lattea). Si è visto che la prima starebbe sottraendo stelle dalla seconda facendone evolvere la struttura. In generale, tutti i dati raccolti per la nuova release di Gaia riguardano un periodo osservativo che va dal 25 Luglio 2014 al 28 Maggio 2017 (per la DR2 erano stati 22 mesi e per la DR1 erano stati 14 mesi) e molto ci sarà ancora da capire e scoprire. Questi sono solo i dati iniziali!
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDa questo si deduce quanto alta sia la possibilità che ci siano altre forme di vita, che poi siano a distanze impossibili e molto probabilmente non senzienti, questo è un altro discorso...
Da questo si deduce quanto alta sia la possibilità che ci siano altre forme di vita, che poi siano a distanze impossibili e molto probabilmente non senzienti, questo è un altro discorso...
non è che basti una stella per avere un pianeta con vita.
Sul fatto che esistano nell'Universo altre forme di vita direi che è stupido negarlo quasi quanto il terrapiattismo.
o la vita ha una percentuale di riuscita prossima allo zero.. o se ha anche solo una possibilità su un miliardo ecco che ci siamo noi e un altro.. nella Via lattea.. considera i miliardi di galassie.. (parlano di miliardi di galassie) alla fin fine ci possono essere un 200 miliardi di pianeti abitati nell'universo.. così lontani fra di loro che probabilmente no vedremo mai nessuno.. ma..
cmq bel lavoro.. sarebbe ancora più bello poter avere un simulatore 3D di quel mega lavoro che hanno fatto per potersela vedere da casa.. e non parlate di Elite Dangerous (lo ho) perchè è lento per andare a vedere mondi a spasso :-D
Sai che "figata" captare un messaggio di una civiltà, che nel momento in cui ci arriva, è già estinta? Magari qualcuno capterà noi
Da questo si deduce quanto alta sia la possibilità che ci siano altre forme di vita, che poi siano a distanze impossibili e molto probabilmente non senzienti, questo è un altro discorso...
Considerando che la nostra via Lattea dovrebbe avere 200 miliardi di stelle in totale, il numero di pianeti possibili è spaventoso
Sai che "figata" captare un messaggio di una civiltà, che nel momento in cui ci arriva, è già estinta? Magari qualcuno capterà noi
Ovviamente, sempre ammesso che non venga intercettato prima da un vulcaniano di passaggio
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