ESA e Avio siglano nuovi contratti per i razzi spaziali Vega-C e proseguire lo sviluppo di Vega-E

ESA e Avio siglano nuovi contratti per i razzi spaziali Vega-C e proseguire lo sviluppo di Vega-E

Grazie alla firma di due contratti del valore complessivo di circa 350 milioni di euro, ESA e Avio scommettono sui razzi spaziali Vega-C, aumentandone la cadenza di lancio e per proseguire lo sviluppo del razzo di nuova generazione Vega-E.

di pubblicata il , alle 15:11 nel canale Scienza e tecnologia
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Il lancio dell'ultimo razzo spaziale Vega e il ritorno al volo della sua evoluzione Vega-C, dopo uno stop di diversi mesi a causa di una modifica al design, sono state sicuramente notizie positive per la società italiana Avio. Questa realtà sembra essere pronta ad ampliare il proprio business con nuovi clienti oltre a quelli istituzionali smarcandosi da Arianespace per la gestione dei lanci e avendo così più autonomia.

vega-C

Il mercato dei lanci spaziali in Europa sta vivendo un periodo di grande fermento grazie all'arrivo di nuovi nomi (PLD Space, RFA, etc.) che promettono di rendere più competitivo e innovativo un settore ad alta tecnologia e strategico per il futuro del continente. Certo, Stati Uniti e Cina sono lontani, ma ricorrere sempre a supporto esterno potrebbe creare problemi in futuro (come già accaduto con Roscosmos e la sospensione dei lanci Soyuz).

Non a caso l'ESA sta spingendo per la creazione di vettori con diverse capacità e che siano anche riutilizzabili oltre a capsule per il trasporto di equipaggi in orbita bassa terrestre. Negli scorsi giorni proprio l'ESA e Avio hanno siglato nuovi contratti per aumentare il numero di lanci annuali del razzo spaziale Vega-C e per proseguire lo sviluppo della futura versione chiamata Vega-E.

Secondo quanto riportato sono stati siglati due contratti tra ESA e Avio con un un valore complessivo di circa 350 milioni di euro per i prossimi tre anni. Come si legge nel comunicato ufficiale si tratterà di migliorare le strutture di terra per il supporto di un numero crescente di lanci sfruttando Vega-C mentre Vega-E sembra avere un futuro come vettore per i prossimi anni.

Per Vega-C sono previsti attualmente fino a 6 lanci all'anno e con il nuovo contratto sarà possibile aumentare la cadenza di lancio e aumentare la cadenza di lancio anche tra lanci consecutivi. Nei prossimi mesi sarà costruito anche un nuovo edificio nello spazioporto della Guyana francese per l'integrazione del vettore permettendo così di assemblare e provare due razzi contemporaneamente.

vega-e

Per quanto riguarda invece Vega-E, questo non è riutilizzabile (come i precedenti) ma potrebbe comunque fornire una base "stabile" per i lanci europei senza lasciare scoperta la messa in orbita di carichi utili medio-leggeri. Nel frattempo altre società potranno proseguire lo sviluppo di nuovi vettori riutilizzabili che daranno nuova linfa al settore aerospaziale europeo.

Avio ha specificato che con la firma del contratto Vega-E potrà proseguire lo sviluppo "fino alla fase di qualificazione a terra". Con i nuovi stanziamenti si potranno coprire fasi come l'assemblaggio del vettore, costruzione della piattaforma di lancio, rifornimento, logistica oltre ai test necessari per validare i vari sottosistemi. Vega-E avrà tre stadi anziché i quattro impiegati sugli altri vettori Vega. Il terzo stadio utilizzerà ossigeno e metano liquidi e consentirà di incrementare la capacità di lancio da 2,3 tonnellate di Vega-C alle 3 tonnellate del futuro Vega-E. Questo modello sarà lanciato dalle strutture dove un tempo era operativo Ariane 5 (ora sostituito da Ariane 6).

1 Commenti
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LMCH23 Dicembre 2024, 20:50 #1
Bene, per tre motivi:
1) il business per gli RSB di Ariane 6 del primo stadio dei Vega, insieme permettono di mantenere operativa una catena produttiva utile anche per produrre propellente solido e propulsori per missili antiaerei ed intercettori antimissile
2) si sviluppa un nuovo propulsore metalox utile anche per futuri vettori riutilizzabili.
3) si mantiene una buona capacità di lancio sotto controllo totalmente europeo.

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