Epirus Leonidas: il nuovo cannone a microonde super preciso per abbattere i droni

Epirus Leonidas: il nuovo cannone a microonde super preciso per abbattere i droni

Epirus Leonidas è un cannone a microonde di nuova generazione basato su generatore a stato solido al nitruro di gallio. Tramite beamforming può creare un fascio molto preciso ed ha dimostrato grandi capacità nell'abbattimento dei droni: 66 su 66 nei test

di pubblicata il , alle 15:21 nel canale Scienza e tecnologia
Droni
 

I droni sono oggetti che sempre più stanno entrando nella nostra realtà quotidiana, rendendo facili riprese una volta davvero complicate e promettendo di rivoluzionare il trasporto di beni e persone. In ambito militare questo tipo di velivoli è già molto utilizzato, in diverse sue forme, dagli UAV di grandi dimensioni che pattugliano i cieli e eseguono operazioni a distanza in contesti bellici, ai più piccoli quadricotteri caratterizzati da grande flessibilità d'uso in molti scenari.

Una delle preoccupazioni in campo militare emerge dal possibile utilizzo di sciami di piccoli droni per creare minacce, ad esempio utilizzandoli come mini missili teleguidati per 'missioni suicide' in cui non serve che il drone sia equipaggiato da un'arma, in quanto esso stesso è l'arma. Piccoli e veloci i droni possono penetrare le maglie di sistemi difensivi studiati per oggetti di dimensioni molto maggiori o molto più lenti.

In questi anni diverse aziende hanno studiato sistemi di difesa contro i droni, sia basati su laser, sia su microonde HPM (High Power Microwave). Quest'ultima tecnologia è quella scelta da più aziende per sviluppare sistemi di difesa, ma fino a oggi ha avuto alcuni problemi, in primis le dimensioni del sistema e la precisione.

epirus leonidas

Epirus ritiene invece di aver trovato la quadra con un nuovo sistema Leonidas che non utilizza un classico magnetron, ma un amplificatore a stato solido al nitruro di gallio. Questa tecnologia permette di ridurre di molto le dimensioni del sistema: se i sistemi precedenti con tubi a vuoto occupavano il volume di un container, Leonidas ha ingombri tali da poter essere caricato nel cassone di un pick-up. Anche la velocità di messa in opera è decisamente ridotta, nell'ordine dei minuti, contro le ore necessarie ai sistemi di vecchia generazione.

epirus leonidas

Il sistema a stato solido al nitruro di gallio permette poi un controllo puntuale del fascio di microonde, che può essere stretto o allargato in base alle esigenze, arrivando fino all'emissione di fasci di microonde molto precisi, grazie al beamforming, nell'ordine delle migliaia al secondo. In questo modo il sistema può essere efficace sia contro obiettivi singoli, sia nel caso di sciami su un ampio fronte.

epirus leonidas

Il sistema ha subito catalizzato l'attenzione di Northrop Grumman, uno dei principali fornitori dell'esercito USA, che ha già firmato un accordo con Epirus, dopo la dimostrazione in cui il sistema ha neutralizzato 66 droni su 66.

epirus leonidas pod

L'azienda inoltre ha sviluppato anche Leonidas Pod, un sistema molto più compatto, che a sua volta può essere trasportato da un drone, che può diventare quindi il drone abbatti-droni.

7 Commenti
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emanuele8327 Aprile 2021, 16:01 #1
Dai qualcuno che nel 2021 inizia a usare Mos a stato solido come amplificatori! Una volta la difesa era la porta di accesso a nuove tecnologie... Almeno adesso pur di spennare contratti miliardari non potranno raschiare il fondo del barile della tecnologia e usare gli stessi magnetron che ho io nel candy del 2009...

Sui satelliti tutti gli stadi di potenza sono a mos al nitruro di gallio da almeno fine anni 90. Ricordo che quando lavoravo a berlino il mio capo comprò un paio di mos del genere per creare impulsi laser sotto i 20 picosecondi di FWHM. Guardando il loro sito internet non credo ci siano riusciti :S

Sarebbe bello sapere la densità spettrale di potenza per angolo solido di questa antenna.
Marko_00127 Aprile 2021, 16:38 #2
i russi usano droni kamikaze
che rimangono in volo a fare da sentinella e poi
individuata la minaccia, dal sistema di sorveglianza,
l'abbattono
senza contare la guerra elettronica che li fa sedere
ma mica domani, lo fanno già in Siria, credo con quelli turchi,
e non con dei test dimostrativi o dei rendering.
!fazz27 Aprile 2021, 17:08 #3
e negli usa, visto personalmente da me, utilizzano sistemi di intercettazione cinetica a saturazione d'area mediante intercettori ad elevato rapporto massa / superfice attivati da generatori di gas ad alta energia
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in parole povere ranger + shotgun ed una buona scorta di 00 c'erano dei ragazzini che stavano facendo volare un dji fuori da un piccolo aereoporto e appena si è avvicinato troppo alla recinzione l'hanno fatto saltare in aria
jepessen27 Aprile 2021, 17:31 #4
Originariamente inviato da: Svelgen
Tutto sto casino con cannoni e alabarde spaziali quando sarebbe sufficiente un geofence che impedisce anche solo di armare i motori?
A me è successo nei pressi di un aereoporto dove mi trovavo al limite della ATC.
Non sono riuscito a partire e negli errori è apparso proprio il collegamento al fatto che mi trovavo per pochi metri all'interno della zona delimitata.
Le funzioni ci sono. Basta attivarle.


L'utilizzo dei droni nei pressi degli aeroporti e' un problemone e ci sono un sacco di sistemi per limitare l'utilizzo.

Una delle cose che facciamo in azienda ad esempio e' inviare un "falso" segnale GPS, che fa credere al drone di trovarsi in un punto diverso da dove si trova costringendolo a spostarsi. Altri sistemi fanno un jamming in maniera tale da far perdere il controllo del drone, costringendoli ad atterrare (almeno quelli dotati di questa funzionalita') e via dicendo).
supertigrotto27 Aprile 2021, 23:47 #5
Ragazzi,qui si parla di droni militari,quindi compresi gli ala fissa e ala mobile (monocotteri e multicotteri),certamente non hanno flight controller board comuni come f7 o Naza o pixhawk e affini,quindi un sistema che impedisce di armare i motori e orpelli vari non funziona o anche quello che confonde il gps.
Sicuramente droni per uso terroristico/militare hanno un po' di schermatura,tempo fa fu bandita una gara con civili che dovevano oltrepassare le difese militari (premio in denaro) alcuni droni (ovviamente autocostruiti) di persone riuscirono a passare le difese militari,le flight controller,esc e riceventi erano state adeguatamente schermate.
Questo è il motivo per cui usano particolari tipi di cannone.
ferste28 Aprile 2021, 08:23 #6
Originariamente inviato da: supertigrotto
Ragazzi,qui si parla di droni militari,quindi compresi gli ala fissa e ala mobile (monocotteri e multicotteri),certamente non hanno flight controller board comuni come f7 o Naza o pixhawk e affini,quindi un sistema che impedisce di armare i motori e orpelli vari non funziona o anche quello che confonde il gps.
Sicuramente droni per uso terroristico/militare hanno un po' di schermatura,tempo fa fu bandita una gara con civili che dovevano oltrepassare le difese militari (premio in denaro) alcuni droni (ovviamente autocostruiti) di persone riuscirono a passare le difese militari,le flight controller,esc e riceventi erano state adeguatamente schermate.
Questo è il motivo per cui usano particolari tipi di cannone.


Quelli utilizzati da terroristi vari sono proprio rudimentali, ben diversi da quelli utilizzati da potenze mondiali o regionali.
Recentemente i turchi, che hanno fatto esperienza in Siria, hanno permesso agli Azeri di vincere la guerra con l'Armenia utilizzando centinaia di droni armati e Uav, non avanzatissimi, ma nemmeno "base", gli Armeni non avevano praticamente difesa e hanno subito danni serissimi anche in profondità delle linee (e tieni presente che senza i Turchi oggi Baku sarebbe un parcheggio).
Notturnia29 Aprile 2021, 08:39 #7
chissà a che distanza puo' intercettare ed abbattere i droni..

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