Elon Musk: ecco i satelliti Starlink pronti per il lancio

SpaceX è pronta a lanciare, il 15 Maggio 2019, un razzo Falcon 9 con a bordo 60 satelliti della costellazione Starlink. Questi serviranno, nelle intenzioni di Elon Musk, a portare Internet in tutto il Mondo.
di Mattia Speroni pubblicata il 14 Maggio 2019, alle 19:21 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
La possibilità di collegare a Internet il maggior numero di persone passa anche dalla disponibilità dei modi per farlo. Abbiamo scritto recentemente di come SpaceX stia per lanciare, il 15 Maggio 2019, una serie di satelliti Starlink dedicati proprio alla connettività Internet: ora arriva una nuova immagine che mostra la disposizione delle varie unità.
A mostrarla è Elon Musk con un tweet in cui compara i 60 satelliti Starlink (il numero preciso prima non era noto, si sapeva fossero dozzine) all'interno del fairing di un razzo Falcon 9 a quanto visto durante il lancio di prova di Falcon Heavy con la sua Tesla Roadster pronta al decollo.
Si può notare come il fairing, rispetto a quando c'era l'automobile, sia completamente occupato dai satelliti Starlink. Musk ha dichiarato che non si aspetta un completo successo da questa missione: in generale ci vorranno sei lanci da 60 satelliti ciascuno per una copertura Internet scarsa e almeno dodici lanci per una copertura moderata.
Rispetto ai primi modelli lanciati poco più di un anno fa (chiamati TinTin A e TinTin B), questi nuovi satelliti Starlink hanno un nuovo design. C'è però da precisare che anche questi modelli non avranno il design definitivo perché mancherà la parte di interconnessione tra le varie unità. Sarà invece presente la propulsione elettrica e la parte di antenne principali che dovrebbero servire per i primi test operativi. Inoltre si può notare come non sembra esserci un sistema di "dispersione" attiva delle unità, ma altre informazioni saranno rilasciate tra poche ore, prima del lancio.
Il piano di lancio complessivo, che però sarà realizzato con una roadmap lunga alcuni anni, prevede 12 mila unità Starlink in orbita di cui circa 4400 in orbita alta e 7500 con un'orbita più bassa, grazie all'autorizzazione ricevuta dall'FCC.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info200 lanci in 6 anni (da altro articolo) significa un lancio ogni 10 giorni anche se al momento non sono pronti per questi ritmi.
Non ho capito a quanto metteranno il costo della connessione internet.
Avranno fatto i loro conti, ma non capisco come contano di far quadrare i conti con la parte ricca del mondo che ha a disposizione altre infrastrutture per diffondere internet.
Per i paesi emergenti, invece, potresti avere risparmi significativi, "forse".
Boh?, Vedremo.
Avranno fatto i loro conti, ma non capisco come contano di far quadrare i conti con la parte ricca del mondo che ha a disposizione altre infrastrutture per diffondere internet.
Per i paesi emergenti, invece, potresti avere risparmi significativi, "forse".
Boh?, Vedremo.
La previsione era di 200 euro per l'installazione dell'antenna, più un canone inferiore ai 50 euro al mese.
Non so se l'Italia la inserisci nella parte ricca del mondo, o tra i paesi emergenti, ma qui al momento le altre infrastrutture per diffondere internet non le vedo...
200 lanci in 6 anni (da altro articolo) significa un lancio ogni 10 giorni anche se al momento non sono pronti per questi ritmi.
Non ho capito a quanto metteranno il costo della connessione internet.
Avranno fatto i loro conti, ma non capisco come contano di far quadrare i conti con la parte ricca del mondo che ha a disposizione altre infrastrutture per diffondere internet.
Per i paesi emergenti, invece, potresti avere risparmi significativi, "forse".
Boh?, Vedremo.
Che importa, lui sta creando l'infrastruttura, non sarà di certo il provider.
La vendita non spetta a lui.
Piuttosto mi chiedo, se occorrono anni per completare l'infrastruttura, ai ritmi evolutivi delle tecnologie di comunicazione, non si rischia che diventi obsoleta prima ancora di essere attiva? E una volta raggiunta l'obsolescenza che si fa?
Insomma, se si riesce nell'obiettivo, complimenti a tutti, ma il rischio di fallire è enorme. Questo è quel genere di investimenti che dovrebbero fare i governi o le onlus per coprire le zone grigie e fornire internet democraticamente a tutti
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