Dream Chaser, l'erede dello Space Shuttle, completa dei test in previsione del volo

Sviluppato dalla Sierra Nevada Corporation, Dream Chaser è un velivolo spaziale che potrà trasportare sia persone che oggetti in orbita, planando poi al rientro sulla Terra e atterrando in qualunque aeroporto
di Riccardo Robecchi pubblicata il 30 Agosto 2017, alle 17:21 nel canale Scienza e tecnologiaSi chiama Dream Chaser ed è, in più di un senso, l'erede dello Space Shuttle, il mezzo diventato per molti un simbolo delle missioni spaziali. Il nuovo mezzo, costruito dalla Sierra Nevada Corporation, ha completato con successo dei test di traino su pista e si prepara alla prossima fase, in previsione dei prossimi test di volo.
Come lo Space Shuttle, il Dream Chaser è un mezzo dotato di ali che viene lanciato in orbita con un razzo convenzionale e rientra a terra planando, con la possibilità di utilizzare le normali piste degli aereoporti. Particolarità del mezzo, che è lungo 9 metri, è l'utilizzo di un propellente ibrido (propano e ossido di diazoto) che non è pericoloso come le alternative precedenti e, per questo, è gestibile direttamente dopo l'atterraggio.
Il Dream Chaser è stato messo alla prova presso l'Armstrong Flight Research Center, nella Edwards Air Force Base, per verificarne la capacità di gestire gli atterraggi. Un pickup lo ha condotto sulla pista a circa 100 km/h in modo da testarne le ruote, il sistema di frenaggio e altri sistemi.
La prossima fase prevede, stando al sito nasaspaceflight.com, che il mezzo venga sollevato da terra da un elicottero che lo conduca in volo, permettendo in questo modo di verificare la strumentazione di bordo in un ambiente controllato. Il passo successivo è il distacco, in modo che il Dream Chaser possa atterrare per proprio conto - l'ultimo test si è concluso con la mancata apertura del carrello sinistro, che ha portato allo schianto. Non c'è stata alcuna conseguenza per il carico, motivo per cui il test è stato definito un successo sia dal costruttore che dalla NASA.
Il velivolo è utilizzabile sia con equipaggio a bordo che senza. Proprio quest'ultima possibilità è quella su cui SNC e NASA stanno lavorando di più al momento, dato che il veicolo è stato selezionato per trasportare materiale verso la ISS.
Il primo volo verso la ISS è previsto nel 2020. Il contratto tra SNC e NASA prevede 18 voli tra il 2019 e il 2024 con un mezzo in grado di trasportare 5.500 kg di carico, di cui 5.000 kg di carico pressurizzato e 500 kg di carico non pressurizzato in orbita. In alternativa, il Dream Chaser può trasportare fino a sette persone, motivo per cui se ne prevede l'utilizzo anche per applicazioni di turismo spaziale.
È previsto che il Dream Chaser utilizzi booster Atlas V 412 per arrivare in orbita. Sarebbe interessante se Sierra Nevada Corporation e SpaceX collaborassero per avere un sistema riutilizzabile al 100% o quasi, in modo da ridurre sprechi e costi dei lanci in orbita. L'azienda di Elon Musk, d'altronde, sta lavorando alla capsula Dragon che è concorrente (quasi) diretta del Dream Chaser.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTraduziuone ad minchiam??
Chiamatelo protossido di azoto, o se volte usare il nome IUPAC monossido di diazoto
Concordo, ma dipende sempre dalla decelerazione a cui è sottoposto il carico...
Anche la capsula del Challenger venne ritrovata integra in mare, ma la decelerazione a cui è stato sottoposto l'equipaggio fu talmente grande che nessuno sopravvisse...
[U]Traduziuone[/U] ad minchiam??
Chiamatelo protossido di azoto, o se volte usare il nome IUPAC monossido di diazoto
Semplice errore di battitura, come il tuo.
Ma per favore... Gli errori di battitura sono un'altra cosa...
Credo che i concorrenti siano nettamente più lungimiranti con buona pace del design.
Ciao kelendil,
Credo di doverti rispondere per chiarezza e completezza. La fonte in lingua inglese non riporta - come puoi appurare tu stesso - le informazioni sul carburante. Se posso aggiungere un ulteriore tassello, la traduzione "alla buona" suggerita da cicastol non sarebbe mai potuta avvenire: in inglese "ossido di diazoto" non si dice "nitrous bioxide", ma "nitrous oxide" e, pertanto, un calco linguistico errato non sarebbe stato in ogni caso possibile.
Spero di aver sciolto i tuoi dubbi. Resto comunque a disposizione per ulteriori informazioni.
Riccardo
Credo che i concorrenti siano nettamente più lungimiranti con buona pace del design.
Lo Space Shuttle era "costoso" per i requisiti imposti dai militari
(capacità di essere lanciato con un lancio in orbita polare ed in una sola orbita posizionare il suo carico e rientrare in territorio americano in modo da essere difficile da seguire ed eventualmente colpire con armi antimissile lanciate da territorio nemico)
che richiedevano l'uso di mattonelle ceramite per reggere l'attrito aerodinamico dovuto a velocità ed angolo di rientro.
Accettando un rientro con discesa meno inclinata e più lunga sarebbe bastata uno scudo termico metallico (più facile da controllare e meno costoso da gestire).
Poi optando per una versione "solo passeggeri" i costi si sarebbero ridotti ulteriormente
(lo Space Shuttle dal punto di vista "commerciale" era una specie di incrocio tra un autobus ed un TIR che non faceva bene nessuna delle due cose).
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