Chirurgia robotica: eseguito con successo il primo trapianto di polmone fatto da un robot

Chirurgia robotica: eseguito con successo il primo trapianto di polmone fatto da un robot

Un ospedale spagnolo ha completato con successo quello che si ritiene essere il primo trapianto di polmone completamente robotico al mondo. Questa procedura potrebbe presto diventare lo standard globale

di pubblicata il , alle 16:20 nel canale Scienza e tecnologia
 

Si tratta di un'importante rivoluzione nel mondo della chirurgia medica quella avvenuta nell'ospedale spagnolo Vall d'Hebron di Barcellona, dove è stato effettuato il primo trapianto di polmone al mondo utilizzando la chirurgia robotica.

L'utilizzo della chirurgia robotica ha permesso di sostituire la tradizionale incisione toracica di 30 centimetri con piccole incisioni di pochi centimetri. In questo modo, trovando una nuova via di accesso, non è stato necessario separare le costole ed aprire il torace. Questa procedura pionieristica è stata eseguita su un uomo di 65 anni di nome Xavier che necessitava di un trapianto di polmone a causa di una fibrosi polmonare.

"Oggi siamo orgogliosi di presentare una tecnica pionieristica realizzata dal Sistema Sanitario Catalano che contribuisce al miglioramento clinico di tutti i pazienti a livello internazionale", afferma Manel Balcells, Ministro della Salute della Catalogna. "Vi presentiamo una nuova tecnica di chirurgia polmonare che rappresenta un progresso internazionale e globale. Lo facciamo insieme a Xavier, il primo paziente trapiantato con chirurgia robotica e con una nuova via di accesso meno invasiva che permette una guarigione più rapida" .

Come la chirurgia robotica aiuta medici e pazienti

Il robot utilizzato nell'operazione, creato nel 2000 e rinominato sistema "da Vinci" ha permesso ai chirurghi di eseguire complesse procedure chirurgiche minimamente invasive con precisione e accuratezza. Il nuovo polmone è stato sgonfiato in modo che potesse entrare attraverso la stretta incisione, larga solo 8 cm. Sono stati praticati tagli più piccoli sul lato delle costole per accogliere le braccia del robot e le telecamere 3D, che offrono ai chirurghi una visione a 360 gradi all'interno del polmone. In sostanza, il chirurgo ha solamente dovuto effettuare una piccola incisione di 8cm dello xifoide e tenerla aperta con un divaricatore per tessuti molli. Successivamente l'operazione diventa al 100% robotica.

La vera importanza di questa nuova tecnica chirurgica sta proprio nel trattamento post-operatorio. Con il trapianto convenzionale è necessaria una lunga e dolorosa convalescenza che viene quasi totalmente annullata utilizzando il sistema "da Vinci". "Dal momento in cui ho ripreso conoscenza e mi sono svegliato dall'anestesia generale, non ho avuto dolore", ha detto Xavier

"Questa operazione non rimarrà solo nella Vall d'Hebron, motivo per cui la stiamo mostrando al mondo, perché se questa tecnica funziona, e crediamo che funzioni, allora deve essere ampliata, perché l'obiettivo più importante è per aiutare più persone", ha affermato il dott. Albert Jauregui, capo del dipartimento di chirurgia toracica e trapianti polmonari presso l'ospedale universitario Vall d'Hebron. 

11 Commenti
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TorettoMilano21 Aprile 2023, 16:27 #1
cioè il trapianto di polmone è diventata all'improvviso una operazione non invasiva, assurdo
giovanni6921 Aprile 2023, 16:38 #2
Lo si vuole distinguere dal cielo aperto appunto perchè sono riusciti a sgonfiare il nuovo polmone facendolo passare attraverso soli 8 cm.
Semmai il titolo è un clickbait: l'operazione avviene in modalità assistita con un robot, non effettuata da un robot.
aqua8421 Aprile 2023, 16:49 #3
Originariamente inviato da: giovanni69
Semmai il titolo è un clickbait: l'operazione avviene in modalità assistita con un robot, non effettuata da un robot.


in effetti...
c'è giusto un "omino" che comanda ed esegue tutta l'operazione, ma fa niente...
Schaduw21 Aprile 2023, 18:31 #4
mi sa che chi ha scritto l'articolo confonde gli interventi *in robotica* con il concetto di robotizzato = automatizzato.

Ma in medicina indica l'uso di macchinari appunto robotici, controllati dal chirurgo che minimizzano le dimensioni dei punti di accesso.
Sono di fatto un'evoluzione delle tecniche laparoscopiche.
roccia123421 Aprile 2023, 18:44 #5
Imprecisioni a parte, è un traguardo davvero notevole.
Sandro kensan21 Aprile 2023, 19:13 #6
@roccia, @schaduw, @giovanni, ecc:
bisogna leggere i commenti per capire di cosa l'articolo stia parlando. In effetti dove non ci sono i commenti mi fido molto meno a leggere gli articoli. Poi nei commenti c'è gente di ogni risma.
Opteranium21 Aprile 2023, 20:21 #7
il titolo non è impreciso, è proprio sbagliato, se l'italiano ha ancora un senso. Redazione correggete, grazie.

In merito alla notizia in sé, nulla da dire, viene quasi voglia di farsi affettare con queste nuove tecnologie miniinvasive
roccia123421 Aprile 2023, 20:25 #8
Originariamente inviato da: Opteranium
In merito alla notizia in sé, nulla da dire, viene quasi voglia di farsi affettare con queste nuove tecnologie miniinvasive


Beh, oddio...
Diciamo che è meglio di qualche decennio fa, dove ti aprivano come una scatoletta di tonno con una motosega
Aerobatic22 Aprile 2023, 14:22 #9
A parte il titolo dell'articolo un pò fuorviante, il risultato è fantastico, incoraggiante sia per chi "opera" e sia per chi viene "operato".
sk000ks22 Aprile 2023, 15:14 #10
La chirurgia robotica sta diventando una estensione della laparoscopia. Come tutti sanno, il robot (in realtà sono solo quattro braccia con movimenti di precisione, non certo un umanoide) in campo chirurgico permette micromovimenti e una visione migliore del campo chirurgico. Ad operare, ovviamente, c'è un chirurgo in carne e ossa. Lo stesso che poi interviene con tecnica tradizionale se ci sono dei problemi durante l'intervento.

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