Boeing ha avvisato i propri dipendenti della possibile fine del programma NASA SLS

La società statunitense Boeing ha indetto negli scorsi giorni una riunione con i propri dipendenti legati al programma di sviluppo e realizzazione del razzo spaziale NASA SLS (Space Launch System) della possibile fine delle operazioni.
di Mattia Speroni pubblicata il 08 Febbraio 2025, alle 16:31 nel canale Scienza e tecnologiaESANASAArtemisSpaceX
NASA SLS (Space Launch System) potrebbe essere vicino alla sua fine. Il grande razzo spaziale che, finora, è stato lanciato una sola volta a metà novembre 2022 potrebbe non avere un roseo futuro davanti a sé, tutt'altro. Attualmente è in fase di assemblaggio il vettore della missione Artemis II mentre sono in fase di costruzione le componenti hardware per le missioni da Artemis III a Artemis V. L'agenzia spaziale statunitense, dopo l'elezione di Donald Trump come presidente statunitense potrebbe però rivedere drasticamente i propri piani per contenere i costi e accelerare lo sviluppo.
Il presidente statunitense ha dichiarato nelle scorse settimane di voler portare l'essere umano su Marte per la prima volta nella storia dell'umanità facendo pensare a un (relativo) disimpegno nei confronti delle missioni lunari. Questo potrebbe comportare grandi cambiamenti nelle strategie di sviluppo e cancellare completamente NASA SLS. Attualmente non sono stati annunciati i piani definitivi, in attesa del probabile arrivo del miliardario Jared Isaacman come amministratore della NASA (l'agenzia è ora sotto la guida dell'amministratrice ad interim Janet Petro).
La fine di NASA SLS potrebbe essere vicina
Ad avvalorare una possibile fine del programma NASA SLS sarebbe stata anche una riunione tenutasi il 7 febbraio da parte di Boeing, appaltatore principale del vettore spaziale. La società statunitense, attraverso David Dutcher (VP e program manager di Boeing per lo Space Launch System) avrebbe avvisato i circa 800 dipendenti che lavorano alla costruzione del razzo spaziale che potrebbero esserci dei licenziamenti nel prossimo futuro.
Boeing ha dichiarato che stava cercando di ridurre i licenziamenti potenzialmente spostando il personale non più utile alla costruzione di NASA SLS presso altre sedi della società a partire da marzo. Degli 800 dipendenti, circa 400 potrebbero comunque perdere il lavoro. Ancora una volta però si tratterebbe di una possibilità (per quanto molto concreta) mentre mancherebbero conferme ufficiali da parte dell'agenzia. La società ha dichiarato "per allinearci con le revisioni del programma Artemis e le aspettative di costo, oggi abbiamo informato il nostro team dello Space Launch System che potrebbero servire circa 400 posizioni lavorative in meno entro aprile 2025".
Elon Musk, a capo del DOGE, di SpaceX, Tesla, X e consigliere stretto di Trump ha scritto su X che "per quanto riguarda lo Spazio, l'architettura Artemis è estremamente inefficiente, in quanto è un programma che massimizza i posti di lavoro, non un programma che massimizza i risultati. C'è bisogno di qualcosa di completamente nuovo". Cosa potrebbe accadere?
Ci sono diverse ipotesi su quale strada potrebbe scegliere la NASA in futuro. Per esempio, pur cancellando NASA SLS (risparmiando circa 2 miliardi di dollari a lancio), la navicella Orion potrebbe essere mantenuta ma portata in orbita da altri vettori commerciali. Questo consentirebbe di avere una maggiore sicurezza rispetto a un lancio diretto con Starship (che non prevede un sistema di LAS, Launch Abort System) e manterrebbe anche il modulo di servizio europeo, non interrompendo la collaborazione con ESA.
Non sarebbe comunque escludibile a priori un lancio diretto con SpaceX Starship cancellando così anche l'utilizzo di Orion ma mettendo a rischio partnership importanti per l'agenzia spaziale. Un cambiamento dei piani potrebbe comunque portare a un allungamento dei tempi di sviluppo, pur riducendo i costi, con la Cina che potrebbe "vincere la nuova corsa alla Luna", dove intende arrivare entro il 2030.
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoResta da vedere se ora Musk cercherà di prendersi tutti i fondi e se Trump glielo permetterà (probabilmente no, se non si è rincoglionito oltre il punto di non ritorno).
https://arstechnica.com/features/20...e-crew-funding/
https://arstechnica.com/features/20...e-crew-funding/
Era nominalmente il piano A per far contenti parecchi parlamentari USA che avevano nel loro distretto elettorale aziende ed enti coinvolte nei finanziamenti per Artemis, ma da almeno 5..6 anni era evidente che di fatto era il piano B vista le differenza nei costi e le prestazioni.
Al momento se si usasse Starship sarebbe necessario il rifornimento in orbita di Starship e/o l'assemblaggio in orbita dei moduli di missione, ma la differenza di costi è tale che con il costo di una singola missione Artemis si possono fare un fottio di lanci di test e prova dei prototipi fino a quando tutto l'hardware di missione è testato per bene.
L'unico vero rischio è che Keta boy decida di prendere in mano la cosa come ha fatto con il Cybertruck.
magari con una singola missione ci potranno anche riuscire, ma sarebbe simile al programma apollo, per dire di avercela fatta per primi e poi lasciar morire tutto li...
quello che serve realmente all'umanità è una presenza stabile, in orbita e sulla luna, con reali progetti scientifici... e pian piano espandersi nel sistema solare, non la solita "sparata" politica...
Anzi meglio concentrarsi su questa che è più vicino e probabilmente gestibile.
La facciamo poi scoppiare come nei vari film di fantascienza tipo "la macchina del tempo" ?
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