Avio e Arianespace hanno condotto uno static fire del booster P160C dedicato ad Ariane 6, Vega-C e Vega-E

Avio, Arianespace e la CNES hanno concluso con successo il 24 aprile uno static fire del booster P160C che sarà impiegato sulle future versioni dei razzi spaziali Ariane 6, Vega-C Block 2 e Vega-E non prima del 2026.
di Mattia Speroni pubblicata il 28 Aprile 2025, alle 11:30 nel canale Scienza e tecnologiaArianeGroupArianespaceAvio
Negli scorsi giorni Avio, Arianespace e CNES hanno eseguito uno static fire del booster con propellente allo stato solido P160C sul banco di prova per booster a propellente solido (BEAP) dello spazioporto di Kourou in Guyana francese. Questo modello è un evoluzione dell'attuale P120C che è impiegato come booster laterale (con due o quattro unità in base alle necessità) sul razzo spaziale Ariane 6 ma anche come primo stadio sul vettore leggero Vega-C.
Watch the shockwave hit the trees! The footage is from yesterday's P160C test at the Guiana Space Centre. Credit: ESA / CNES / Arianespace / Optique Video du CSG / S. Martin pic.twitter.com/xBHx6ftoXk
— Andrew Parsonson (@AndrewParsonson) April 25, 2025
Il nuovo booster P160C sarà utilizzabile su Ariane 6, Vega-C (Block 2) e Vega-E nei prossimi anni aumentandone le prestazioni non cambiando in maniera sostanziale il design (così da non impattare eccessivamente sui costi). Questo booster è uno dei propulsori a propellente solido con struttura monolitica in fibra di carbonio più grandi al Mondo.
In generale le differenze tra P120C e P160C risiedono nelle dimensioni, con il secondo che è un metro più lungo rispetto al primo e ha circa 14 tonnellate in più di propellente solido così da aumentare le prestazioni e quindi la possibilità di lanciare carichi utili con massa maggiore. La sua struttura prevede tre elementi: il primo è una struttura in materiale composito realizzata da da Avio a Colleferro (Roma). Il secondo è un ugello in materiale composito che deve resistere ad altissime temperature mentre il terzo è l'accenditore, con una struttura realizzata in alluminio e in materiali compositi che consente l'accensione del propulsore.
L'accensione dell'unità di prova del booster P160C è avvenuta il 24 aprile. Le specifiche riportano una dimensione di 3,4 x 14,5 metri con una massa complessiva di 167 tonnellate e una spinta di 4780 kN e un tempo di accensione di 137" con operatività prevista non prima del 2026. P120C invece ha dimensioni di 3,4 x 13,5 metri con massa di 153 tonnellate, spinta di 4323 kN e un tempo di accensione di 134".
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