Google chiude Picasa in favore di Google Foto

L'organizzatore di immagini, in locale e online, non verrà più supportato dal 15 marzo 2016. Chi ha già scaricato l'applicazione potrà continuare ad utilizzarla, ma con la consapevolezza che non riceverà più aggiornamenti
di Nino Grasso pubblicata il 15 Febbraio 2016, alle 11:21 nel canale ProgrammiNegli ultimi anni il blog di Picasa non era mai stato aggiornato fino allo scorso fine settimana, quando è stata annunciata la chiusura del servizio. Google sta spegnendo il suo organizzatore di immagini, la prima incursione della società all'interno di questa tipologia di media. Il motivo? Semplicissimo: adesso c'è Google Foto, un sistema più semplice e moderno per salvare e organizzare i propri scatti, anche su smartphone e in cloud.
"Crediamo di poter creare un'esperienza migliore concentrandoci su un servizio che offre più funzionalità e che funziona sia su mobile che su desktop, piuttosto che dividere i nostri sforzi su due prodotti differenti", si legge sul post. A partire dal 15 marzo 2016 Google non supporterà più Picasa per desktop e nel mese di maggio la compagnia creerà un nuovo spazio affinché gli utenti possano visualizzare i web album salvati su Picasa. Ma gli stessi album saranno visibili anche su Google Foto.
Questo non significa che l'applicazione per desktop smetterà improvvisamente di funzionare a partire dal prossimo mese. Gli utenti potranno naturalmente continuare ad organizzare i propri album sull'applicazione, anche se bisogna considerare che questa non riceverà più aggiornamenti di alcun tipo rimanendo indietro rispetto ad altre proposte della concorrenza sul fronte delle funzionalità e, ancora più importante, anche su quello della sicurezza.
Picasa è un organizzatore di foto e video, un software che ricerca le foto sull'hard-disk e le indicizza in modo da renderne comoda la ricerca. Al suo interno troviamo anche alcuni tool essenziali per la post-produzione delle immagini, per salvarle online e per creare presentazioni su drive ottici. Il software era stato acquisito da Google nel 2004 dallo sviluppatore Idealab, e nelle ultime versioni aveva introdotto un sistema di riconoscimento facciale che è stato poi inserito anche su Google Foto.
"Ci scusiamo per gli eventuali disagi che provocherà questa transizione, ma vogliamo assicurarvi che stiamo chiudendo Picasa con il fine di fornire la migliore esperienza possibile in ambito fotografico", scrive Google sul post, concludendo: "Google Foto è un prodotto più nuovo e smart, ed offre una base migliore per costruire esperienze e funzionalità sorprendenti per i nostri utenti". Gli utenti hanno insomma un mese per migrare da Picasa a Google Foto, o a qualsiasi altra applicazione concorrente, per la sincronizzazione delle proprie foto in locale o sul cloud.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPutroppo però aveva da tempo perso il passo e gli strumenti di editing erano a dir poco primodiali. Alla fine su Mac sono tornato su Photos. Se solo ci fosse qualcosa che gestisse le foto come Picasa ma con gli strumenti avanzati di Editing di Photos... forse solo Lightroom che però è costoso e professionale.
In base all'implementazioni di queste applicazioni sarà possibile capire quali forzature/pressioni risulteranno essere poste a carico dell'utenza.
Putroppo però aveva da tempo perso il passo e gli strumenti di editing erano a dir poco primodiali. Alla fine su Mac sono tornato su Photos. Se solo ci fosse qualcosa che gestisse le foto come Picasa ma con gli strumenti avanzati di Editing di Photos... forse solo Lightroom che però è costoso e professionale.
Usavo questa applicazione ai tempi di Windows.
Dopo essere passato a MacOsx, non ne ho mai sentito la mancanza.
Ho gestito i miei album prima con Iphoto e ora con Photos.
Dopo essere passato a MacOsx, non ne ho mai sentito la mancanza.
Ho gestito i miei album prima con Iphoto e ora con Photos.
Photos è un programma meraviglioso, velocissimo rispetto ad iPhoto e con delle funzionalità di editing molto raffinate. Il problema è che se un giorno dovessi cambiare piattaforma la migrazione da Photos non sarebbe affatto banale.
Se migri su Linux Gnome-Photos è molto simile, anche se per adesso è ancora carente sul lato dell'editing (già dalla prossima 3.20 ne saranno aggiunte alcune funzioni basilari)
https://www.youtube.com/results?q=g...amp;sp=CAI%253D
Ni...
Credevo anche io, poi un giorno mi sono messo a fare una prova ed ho esportato alcuni Album per veder che succede.
Una volta che hai scelto le varie opzioni (esporta per titolo, nome album, originale oppure modificata), ti ritroverai tutti gli album rinominati come cartelle.
In definitiva, la condizione iniziale che avevi quando non usavi ne Photos e neppure Iphoto che gestiscono gli album per libreria.
Io non mi tiro certo paranoie in tal senso...E' come se in un magazzino prima era abituato a gestire codici a barre e prodotti a mano mentre invece ora li gestisce un traslatore automatico gestito da PC.
Ovviamente, la roba, lo sa solo lui dove la mette. Ma in ogni momento, puoi interrogarlo per vedere che cazzo combina....
https://www.youtube.com/results?q=g...amp;sp=CAI%253D
Interessante!
Ero rimasto un po indietro con Linux, mi fa piacere constatare che qualcosa si muove.
Una volta che hai scelto le varie opzioni (esporta per titolo, nome album, originale oppure modificata), ti ritroverai tutti gli album rinominati come cartelle...
però si è costretti ad esportate TUTTE le originali e TUTTE le modificate, se le foto però non sono state modificate si ottengono in pratica due copie della stessa foto.
E lì non mi sono mai interessato della cosa perché scatto solo in Raw e quindi modifico le foto originali con il programma della Nikon (oppure capture phase one piuttosto che lighthorn).
Però credo che se fai il passaggio in due volte, ti esporta prima quelle solo originali e poi quelle solo modificate.
Bisognerebbe spippolare un po le impostazioni di esportazione...
In Photos io ci carico solo le foto definitive, tra l'altro una cosa utile che è andata persa da Iphoto è la scrittura manuale del luogo nelle immagini.
Ora, prima di importarle, se vuoi avere anche il luogo di scatto devi occuparti di scrivere automaticamente i dati exif GPS con apposito GPS (io uso Igotu) oppure di scriverle tu manualmente con GpsPhotolinker.
Non capisco il successo di Picasa, mai usato.
Non capisco il successo di Picasa, mai usato.
Anche Darktable
Comunque una decina fa, quando software come Rawtherapee e Darktable non esistevano o erano agli inizi, era uno dei migliori sia per gestione che per editing rapido, soprattutto per gli utenti inesperti
Ora di alternative migliori se ne cade il web
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